23. Bruciare per te

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Nonna diceva, " a volte perdere ciò che vogliamo salvare può salvarci."

Un giorno potremmo dire di averci provato e di aver fallito.
Magari avremmo dovuto preservare la nostra amicizia, dalle insidie dei nostri caratteri pronti ad esplodere, ma non ci siamo riusciti. Ci siamo fatti guidare dall'istinto e ci siamo bruciati con le nostre stesse mani, ma non ho nessun rimpianto a riguardo.
Ho lottato con le unghie e con i denti, avrei calpestato il mio stesso cadavere se
fosse servito, lui doveva essere mio e forse questa pretesa ha preso il sopravvento sul reale sentimento che ci legava.
Forse tra me e Niccolò non è ancora detta l'ultima parola.
Ma non immagino finale diverso da questo, anche se lo speravo, con tutta me stessa.

Alyssa non scriveva su quel quaderno da chissà quanti mesi.
Ne aveva perso il conto.
Rileggendosi, notò che molte frasi erano disconnesse, non c'era un filo conduttore, c'era incoerenza, superficialità. Era tutto scritto di getto e ridimensionato ad una piccola parentesi, come se Niccolò in qualche modo fosse un pensiero di cui disfarsi, perché dargli la giusta importanza poteva solo far male.
In realtà Alyssa si era tirata indietro, aveva anticipato le mosse dell'avversario per uscirne illesa, si era tirata fuori da una storia che la soffocava, che talvolta aveva le sembianze di uno sforzo troppo grande da sostenere.
Aveva poggiato le sue ali su un fiore leggero, indifeso, in attesa delle premure che lei era pronta ad offrire.
Devota e fedele come raramente si era sentita.

Chiuse quelle pagine senza darsi le spiegazioni che voleva.
Senza che se ne accorgesse l'estate, il caldo afoso che ne derivava, si era insediato su Roma, rendendola invivibile, troppo monotona per i suoi gusti.
Chiese in giro di un lavoretto estivo e la chiamarono qualche settimana dopo in un lido di Fregene, come animatrice .
Non si tirò indietro e tramite un giro di amicizie decise che avrebbe pernottato in uno dei bungalow lì in zona, per tutto il periodo estivo. Usufruiva dei servizi del lido e in più la paga era buona, la sua giornata era talmente colma di impegni  che aveva davvero poco tempo da dedicare alla frequentazione con Stefano.
Le tentazioni in quel contesto erano tante, la mente vagava confusamente senza capire che destinazione far prendere al cuore.
Sentiva che quella fiamma che si era accesa tra lei e Stefano era troppo preziosa per lasciarsi spegnere senza prima ardere in loro e con loro. Eppure il suo cinismo la portò ad analizzare quanto potesse essere ingiusto non cogliere tutte le opportunità che quella leggerezza che non aveva mai accolto, poteva offrirle.

Non rifiutò nessun invito, si scatenò in pista, ballando sino allo sfinimento, mostrò una parte di se, divertente e spensierata, che nemmeno lei pensava le appartenesse.

Durante una serata il lido per cui lavorava avrebbe ospitato Riccardo, che era ormai diventato un'artista influente in quei mesi.
Voleva evitare a tutti i costi di incontrarlo, perché le ricordava una persona che ormai lei non era più e da cui voleva prendere le distanze.
Quando lo vide da lontano, rifletté su quanto fosse ancora più affascinante dall'ultima volta.
I capelli ricci gli incorniciavano il viso, una camicia dalla stampa anni settanta semi aperta lasciava intravedere un fisico ancora più asciutto, di colpo gli vennero in mente tutte le volte in cui aveva lasciato che quel corpo la guarisse da se stessa, ne avverte ancora il calore addosso.
Riccardo sapeva colmare tutte le assenze senza imporre di essere ricambiato.
Continuava a fissarlo da diversi minuti prima che lui la notasse, le sorrise, alzò la mano in segno di saluto, lei ricambiò e si dileguò senza permettergli di avere un contatto diretto.
Aveva finito il suo turno, era inutile sprecare tempo a fare la guardona, pensò, chiudendosi nel suo bungalow.
Corse dritta nella vasca, la riempì e si precipitò nell'acqua tiepida, tentando di alleviare tutta la tensione di quella giornata.
Non doveva più spingersi nello scrutare ciò che gli si presentava davanti, doveva accettare passivamente il verificarsi degli eventi, diligente e schiva, ma non sarebbe stata lei.
Doveva bensì attenzionare tutto con rigore e serietà senza farsi coinvolgere, crescere.
La vecchia versione di lei starebbe dividendo l'acqua con il ragazzo che ha fissato per tutta la sera, incurante delle conseguenze.
L'altra, quella con cui va a braccetto da diverse settimane attende il momento giusto, contempla romanticismo, si lascia travolgere da una sana passione non dalla foga del momento.
Nonostante tutte quelle distrazioni, le sue orecchie cercavano sempre e solo la voce di Stefano.
Sì appartava per chiamarlo a tarda notte, poi lo richiamava quando rientrava nella sua abitazione e lui anche se in preda al sonno le rispondeva sempre, ascoltandola, capendola.

Non gli aveva mai mentito, era consapevole del fatto che era un'ambiente colmo di giovani aitanti e più attraenti di lui ma non pretendeva che Alyssa si rinchiudesse nella gabbia in cui aveva lottato per uscire in questi anni.
Ora che pareva esserci riuscita, lui non sarebbe stato d'intralcio, semmai l'avrebbe supportata a non guardarsi più indietro.
Non voleva che si privasse di ciò che quegli anni mai vissuti appieno potevano donarle, di nuove amicizie.
Alyssa in quel periodo stava deponendo le armi, leggera come non mai.
E questa propensione al dialogo, questo coltivare per la prima volta una conoscenza in maniera matura, senza drammi e bugie, erano delle novità che l'avevano sorpresa positivamente.
Ha vinto ancora il pensiero di Stefano, si erge come una possente divinità, al di sopra di tutto, persino di lei.
Inattaccabile.
Naviga su tutte le nuvole del cielo, accende il buio, tutto si illumina quando si tratta di lui. Di ciò che è stato, di ciò che immagina essere con lei.
Starà trascorrendo queste settimane in sua assenza nel totale caos, nella solitudine che non detesta, è diventata una sua caratteristica.
Non si cura di niente, immerso nel suo habitat naturale, quelle mura che ha eretto a castello, che non intrappolano, proteggono.
Sembra nato per danzarle intorno, per riportarla con i piedi al suolo quando le preoccupazioni la fanno volare lontana.
Sarebbe pronto a divorare il mondo se lo reputasse necessario, scoverebbe L'antidoto per riempire tutte le mancanze che la divorano.
Creerebbe gioia con qualsiasi forma, colore a sua disposizione, disegnando un arcobaleno per ogni suo passo incerto.

"Sei tornata?" il cellulare illumina il volto di Alyssa, insieme ad un sorriso.
Sembra un faro che dispensa gioia.
Gli risponde subito per non farlo preoccupare, per non rischiare che si addormenti con l'ansia di non sapere che va tutto bene.
È diretto, non usa mezzi, semplicemente c'è tutte le volte che vuole, senza il timore di farlo.
Anche se il dubbio di sentirla vicina, ma mai abbastanza è sempre dietro l'angolo, lo acclama, ma lui non cede.

Le chiede come mai non riesce a fermarsi in un luogo per più di qualche settimana, del perché ci è riuscita solo sotto costrizione.
Aveva promesso a suo padre e alla sua compagna di restare a vivere da loro e invece quella convivenza l'aveva fatta sentire di troppo, una buona a nulla, una mantenuta.
Non voleva privarsi del divertimento e di un po' di soldi da mettere da parte per l'università, anche se era consapevole che sarebbe stata un'estate anomala.

Alyssa si sfogò, fece spazio a qualche lacrima e capí che non era diventata l'eroina che il padre credeva fosse da quando era tornata.
Era ancora piena di insicurezze, solo che era diventata più esperta a nasconderle.

"Ti fermeresti per me?"

"Per te sì..." disse senza remore, col suo tono di voce fragile e spezzato dai singhiozzi trattenuti.
Stefano le chiede una videochiamata che lei non accetta, si liquidano con una buona notte frettolosa, che lui non digerisce ma a cosa servirebbe ribellarsi?
Peggiorerebbe solo il precario equilibrio di Alyssa.
Meglio posare i suoi occhi sulla sua foto profilo, lei sullo sfondo di un campo di girasoli in Toscana, un quadro che Monet non ha mai dipinto, il suo volto si confonde fra i raggi del sole ma è impossibile non prestarle attenzione.
Da quando è entrata nella sua vita lo ha privato del sonno, della pace.
Desidera riportarla lì e stavolta farla sorridere per lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 22, 2020 ⏰

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