"Tu cosa?!"
Disse Lauren praticamente urlando. Non poteva credere alle sue orecchie, cosa aveva appena sentito? Appena Camila e Alexa la videro si paralizzarono e anche Lucy non si azzardò a ridere come al suo solito. Quando Camila vide anche lei cominciò a tremare.
"Laur ti posso spiegare"
Cominciò Alexa. Venne zittita immediatamente dalla mano di Lauren.
"Non c'è proprio un cazzo che mi devi spiegare Ferrer, è tutto chiarissimo. Camila non sprecarti a dirle che è tutto finito. Potete tranquillamente stare insieme. Vaffanculo"
Disse Lauren con gli occhi lucidi alla più piccola prima di fiondarsi fuori dall'edificio.
Mise in moto l'auto e si andò via. Camila la tradiva con Alexa, la sua compagna di squadra.
Le lacrime scendevano incontrollate dalle guance di Lauren. Sapeva che Camila le stava mentendo, ma non immaginava di certo che le stesse nascondendo questo.Le venne in mente di andare da Ashley, era l'unica che avrebbe voluto vedere in quel momento. Parcheggiò l'auto davanti casa della ragazza dai capelli blu e scese. Bussò alla porta con le lacrime che ancora non si erano fermate.
"Lau! Cazzo, che succede?"
Lauren non disse niente, si fiondò tra le braccia della sua amica in cerca di conforto. Aveva bisogno di quell'abbraccio che mette addosso una calma tale da potersi tranquillizzare anche dopo una tragedia.
Ashley la accompagnò fino in camera sua continuando a stringerla e poi la fece sdraiare lasciandola singhiozzare sul suo petto. Ashley era sicura che centrasse qualcosa Camila, la ragazza di cui Lauren le aveva parlato.
"Che è successo?"
Lauren tirò su con il naso e cercò di non scoppiare di nuovo a piangere mentre lo diceva.
"C-Camila, i-io sono andata a casa sua, l-lei mi tradisce con Alexa"
"Alexa Ferrer?!"
Chiese incredula Ashley. Lauren annuì piano. Stava continuando a piangere incontrollatamente. Chiuse gli occhi cercando di eliminare quella frase che aveva detto Camila dalla sua testa. Aveva detto che era stata la prima. Diamine, le aveva mentito.
Altre lacrime scivolarono lungo le sue guance e in poco tempo si addormentò.
Ashley le accarezzò la testa per qualche secondo e le lasciò un piccolo bacio fra i capelli.
Poi si alzò e coprì Lauren con un piumone.
Scese di sotto e decise di preparare una torta, ovviamente non al cioccolato, visto che a Lauren non piaceva. Almeno quando la corvina si sarebbe svegliata avrebbe trovato un premio di consolazione.***
Circa tre ore dopo qualcuno suonò così insistentemente alla porta che Ashley dovette abbandonare il taglio della torta fiondandosi ad aprirla.
"Cosa ci fai tu qui?"
Chiese la ragazza dai capelli blu mettendosi sulla difensiva. Camila era davanti alla sua porta ed aveva letteralmente un aspetto di merda. Ma sicuramente Lauren avrebbe avuto un aspetto ancora più di merda e quindi Ashley non si fece intenerire.
"Ti prego, devo parlare con Lauren, per favore"
Ashley scosse la testa. Non avrebbe permesso a Camila di parlare con Lauren manco se fosse stata una pazza.
"Ti prego"
La più piccola vedendo che Ashley era irremovibile sospirò e disse
"Facciamo così: tu mi fai entrare, io ti spiego tutto per filo e per segno e poi decidi se posso dirlo a Lauren"
Ashley ci pensò su. Magari Camila aveva una spiegazione valida per tutto quanto. Sospirò e annuì permettendo a Camila di passare. La cubana di sedette sul divano e cominciò a spiegare tutto quanto.
***
Le due ragazze vennero distratte da un tumore al piano di sopra molto simile a un singhiozzo, Lauren stava piangendo di nuovo.
Camila quasi non rischiò di scoppiare a piangere sentendo il pianto della ragazza che amava."P-posso andare?"
Ashley annuì. Aveva compreso la situazione è credeva a Camila. Aveva capito che non era colpa sua e le aveva dato il permesso di raggiungere Lauren. Camila le sorrise flebilmente e si avviò verso la stanza dove quel pianto non accennava a cessare, anzi, diventava sempre più forte.
Cercando di non rompere in un penoso pianto Camila entrò piano nella camera dov'era Lauren e la vide: aveva la testa fra le gambe e stava singhiozzando mentre tirava su col naso, con voce nasale disse
"T-ti prego Hals, lasciami so-so-la"
Camila sospirò.
"Non sono Ashley"
Appena Lauren sentì la sua voce si alzò di scatto dal letto e Camila sul suo volto scorse il panico.
"C-cosa ci fai qui? C-chi t-ti ha fatto entrare?"
"Ashley. Ti prego Lo, lasciami spiegare, ho spiegato tutto ad Ashley e lei ha capito, ti prego, fammi spiegare, se poi vorrai mandarmi via lo capirò"
Lauren tirò su col naso e si asciugò il viso coperto di lacrime, si sedette di nuovo sul letto e fece cenno a Camila di fare la stessa identica cosa, la cubana di sedette velocemente e Lauren, che nel frattempo si era ricomposta, con tono più freddo del ghiaccio disse
"Non ho tempo da perdere Camila. O parli o esci da questo diavolo di appartamento"
Camila sussultò per il tono che Lauren aveva usato. Non aveva mai sentito così tanta freddezza da parte sua. Sospirò e cominciò a raccontare.
"Tutti questo è cominciato tempo addietro. Circa due mesi fa, quando lavoravo ancora nel locale, perché si, sono stata licenziata circa un mese fa, Alexa si è presentata lì e ci ha provato con me. Era molto gentile e mi attirava il suo modo di fare, così ho deciso di darle una chance. Poi però, circa dieci giorni dopo, ho scoperto una cosa che mi ha lasciato sconvolta.
Io e Alexa siamo sorelle. Da quel momento in poi ho interrotto ogni tipo di contatto romantico con lei, ma non demordeva, continuava a provarci. Dal canto mio io non calcolavo ne lei ne...mio padre e...poi ho conosciuto te. E mi sono innamorata. Ti prego credimi quando ti dico che sei l'unica, lo sei davvero"Lauren ignorò completamente le ultime parole di Camila, e con un tono ancora più freddo di quello che aveva usato in precedenza non si finse sconvolta per quanto Camila le aveva appena riferito.
"Mi hai mentito. Su Alexa, su tuo padre, sul fatto che io debba essere la prima, su tutto Camila"
Camil scosse la testa furiosamente.
"No. Non ero pronta a dirti di Alexa, ma lo avrei fatto. Prima che scoprissi che mio padre è lo stesso di Alexa ero convinta che mio padre si chiamasse Alejandro, come ti ho detto, e per me è ancora così. E quando ti ho detto che sarai la prima era perché è la verità, non ho mai fatto nulla con Alexa, solo baci, a stampo per di più, credimi, ti prego"
"Camila ho bisogno di tempo, ho capito, ora puoi andartene"
Camila scosse la testa. Non voleva andarsene, aveva paura di non rivedere più Lauren.
"Ti ho detto di andartene, devi lasciarmi i miei spazi"
Camila scosse di nuovo la testa.
"Esci da questo cazzo di appartamento porca puttana!"
Urlò arrabbiata Lauren dando un pugno forte al materasso che per poco non fece saltare le molle. Camila si alzò e scoppiando a piangere corse via. Lauren fece la stessa identica cosa. Pianse, pianse tutte le lacrime che aveva in corpo. Amava Camila, ma doveva processare tutte quelle informazioni.
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Sucker For You (LAUREN G!P)
FanfictionLauren Jauregui è una ragazza di ventidue anni che gioca a basket come professionista, gioca all'NBA, ovvero la principale lega professionistica di pallacanestro negli Stati Uniti e nel Canada. Gioca nei Lakers, ed è la giocatrice più forte del mond...