Capitolo 40 - Epilogo

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Un anno e mezzo dopo

Quante cose possono mutare in un anno e mezzo? Quante ancora posso rimanere le stesse? Per Lauren e Camila era successa la stessa cosa, molte cose erano cambiate e tante altre era rimaste immutate. Erano ancora insieme, ma con un anello e una promessa in più, davanti a tutti si erano promesse di amarsi per sempre.

Camila alla fine aveva interrotto ogni rapporto con Alexa e quello spregevole uomo, anche perché avere un rapporto con loro non sarebbe stato salutare per la piccola Clara, la bimba presente nel grembo di Camila. Avevano deciso di chiamarla come la madre di Lauren.

<Come stanno le mie principesse?>

Disse Lauren baciando prima la bocca di Camila e poi la sua pancia, erano nel retro della sua villa, in piscina per l'esattezza, e Camila ed sdraiata su un lettino con dolori muscolari al terzo mese di gravidanza.

<Benissimo, stronza.>

Urlò Dinah, che stava dentro la piscina con Normani a divertirsi. Lauren le guardò sorridendo prima di buttarsi. Il suo conto era pieno di soldi, e fermarsi un po' con il basket era stata una buona idea, avrebbe ripreso quando la bimba sarebbe nata e Camila non avrebbe avuto più le voglie dei cibi più disparati a tutte le ore. Nuotò fino alle due ragazze e poi le schizzò dandogli un po' di fastidio, ma quando sentì una smorfia davvero lieve di dolore da parte di Camila schizzò letteralmente fuori dall'acqua e andò dalla più piccola.

<Amore, stai bene, cosa è succes->

Camila la zittì tirandole la testa verso la sua pancia facendola appoggiare. Appena Lauren sentì un colpetto contro la guancia imprecò. La bimba si muoveva.

<OH MERDA! SI STA MUOVENDO! MIA FIGLIA SI STA MUOVENDO, MERDA!>

Urlò così forte da cavare i timpani a Camila che le schiaffeggiò il braccio, ma nonostante tutto stava sorridendo. Sorrideva perché era dannatamente felice della piega che aveva preso la sua vita, sorrideva perché mai nulla avrebbe potuto separarle, e la bambina e gli anelli erano solo un'ulteriore prova di quello.

<Vi amo così tanto. Non posso crederci.>

Disse Lauren trattenendo le lacrime. Amava Camila, amava sua figlia. Amava. Era riuscita ad innamorarsi così forte da sentire il cuore scoppiare dalla gioia, e quella era la cosa più importante. Quante cose avevano condiviso, quante prime volte avevano condiviso.

Per esempio una sera erano andate in un locale con Normani e Dinah, ed erano finite a letto, Lauren si era ingelosita così tanto di un cameriere che aveva marchiato il territorio in ogni modo possibile. E in ogni posizione possibile. Era successo anche altre volte, e ogni volta Camila provava sempre amore e devozione per quella che era oramai sua moglie.

Lauren dal canto suo amava fare sua Camila, farle capire che poteva guardarla chiunque, ma solo lei poteva toccarla, solo lei sapeva il punto giusto per farla arrivare al culmine così forte da farla trasfigurare. Solo lei. E questo la rendeva ancora più possessiva. Ed ora Camila era stata marchiata a vita perché una piccola bimba dai geni Jauregui stava dentro di lei.

Sarebbero state bene, forse non una famiglia perfetta, ma si sarebbero amate e avrebbero amato la piccola Clara. Fino a quando le loro vite non sarebbero terminate. Perché inevitabilmente erano dipendenti l'una dall'altra.

<Vi buttate o no?>

Urlò Dinah. Quello sarebbe stato il loro finale felice.


Vi ringrazio molto per essere arrivati al termine di questa storia. È stata un'avventura pazzesca poterla scrivere e vivere, e spero sia stato un minimo così anche per voi. Se volete dei chiarimenti sulla storia non esitate a domandare, sarò più che felice di rispondervi.
Se vi interessa, sul mio profilo, da domani sarà disponibile una nuova storia Camren che continuerò e svilupperò giorno dopo giorno, proprio come questa.

-Giorgia🥀

Sucker For You (LAUREN G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora