Una settimana dopo Lauren si trovava sul divano di casa sua abbracciata a Camila, e non aveva la minima voglia di staccarsi. Tre mesi, solo tre mesi che si conoscevano e la vita di Lauren era andata a rotoli, ma in senso buono.
Si sentiva bene, cazzo se si sentiva bene. E amava Camila più di qualsiasi altra cosa o persona, era forse la persona a cui teneva di più.Rob era uscito dall'ospedale da un paio di giorni e ora era tranquillo sul divano di casa a guardare inutili soap opere spagnole degli anni '80 insieme a Ashley, che si stava divertendo a prendere in giro gli attori. Lauren amava la tranquillità, ma c'era ancora una cosa le premeva chiedere a Camila, e Camila provava la stessa cosa, così, entrambe, all'unisono, dissero
<Ti va di passare il Natale con me?>
Si guardarono negli occhi e poi si sorrisero, ed entrambe annuirono, ognuna voleva stare con l'altra, Lauren fu la prima ad esporre i suoi piani.
<Stavo pensando di invitare Chris, Taylor, Rob, Hals, tua madre e tua sorella, sarà un modo in più per conoscerle visto che non le ho ancora viste.>
Camila sorrise, erano esattamente i suoi piani. Annuì e depositò un piccolo bacio sulla bocca di Lauren che quando si staccarono continuò a perforare gli occhi di Camila con i suoi smeraldi, e la cubana sentendosi piuttosto osservata si sedette di fronte a Lauren e disse
<Che c'è?>
Lauren sorrise e dopo aver accarezzato la guancia di Camila disse
<C'è che ti amo Camila.>
Camila sorrise e baciò Lauren con trasporto, si mise a cavalcioni su di lei, voleva dimostrarle con i fatti che anche lei l'amava. Ma il loro momento venne interrotto dal telefono di Camila, che, scocciata, rispose.
"Pronto?"
"Camila, sono tuo p-"
"Non provare a dire quella parola."
Camila sentì l'uomo sospirare da dietro la cornetta.
"Per Natale stavo pensando di andare in un hotel a 5 stelle, magari tu e Alexa farete pace e accetterai una volta per tutte che sei innamorata di lei."
Camila si alzò dal divano con uno scatto lasciando interdetta Lauren, che corrugò la fronte aspettandosi delle spiegazioni da parte di Camila.
"Vai a fare in culo stronzo di merda. Odio sia te sia Alexa, dovete uscire dalla mia vita, mai, e dico mai, sarai mio padre, Alejandro resterà sempre mio padre, l'unico che può permettersi di chiamarmi Mija o amore a parte Lauren. Si stronzo, sto con Lauren, la amo, con tutto il cuore, mai ci separeremo, tu non capisci cos'è l'amore, e non mi dispiace nemmeno un po' visto che per me non sei un cazzo. Davvero pensavi che avrei passato il Natale con te? Lo passerò con la mia famiglia e con l'amore della mia vita, la persona con cui mi sposerò e avrò dei figli. Tu e tua figlia dovete sparire dalla mia vita, intesi?"
Camila non aspettò nemmeno una risposta che attaccò il telefono e lo lanciò sul divano coprendosi la faccia con le mani, non aveva mai fatto vedere questo suo lato a Lauren, e aveva paura di averla spaventata. Aveva paura di perderla. Lauren si sbloccò dalla trance in cui era entrata solo quando vide che Camila aveva gli occhi lucidi. Le avvolse immediatamente le braccia attorno al busto e la strinse forte, poi, piano, la portò verso al divano facendola sdraiare e sfogare. Lauren tuttavia non rispose a ciò che aveva detto Camila durante la telefonata, aveva paura che la cubana l'avesse detto solo per rabbia. Quando Camila smise di piangere Lauren continuando ad accarezzarle i capelli disse
<Sei triste?>
Camila sbuffò spazientita scostandosi.
<No, stavo piangendo per sport.>
Lauren sussultò per il tono brusco di Camila, di certo non se lo aspettava, abbassò lo sguardo e si alzò dirigendosi verso le scale, poi, tenendo la testa bassa disse
<Scusa se mi preoccupo per te.>
Camila si pentì immediatamente di ciò che aveva detto, le aveva risposto male quando Lauren voleva semplicemente cercare di capirla e lei le aveva risposto di merda. Si alzò velocemente dal divano e raggiunse di corsa Lauren che stava salendo le scale, la bloccò contro il muro e la baciò voracemente, ma con dolcezza, Lauren rimase fredda, ma quando Camila le accarezzò il labbro inferiore con la lingua non seppe resistere e si lasciò andare portando le mani ai fianchi della sua ragazza, le loro lingue presero a danzare dolcemente, e quando si staccarono per mancanza di aria Camila sorrise
<Scusami, sono stata un'idiota, so bene che ti stavi solo preoccupando per me, puoi perdonarmi?>
Lauren annuì e dopo averle baciato la punta del naso disse
<Certo piccola. Capisco i tuoi sbalzi d'umore, d'altronde per te questa situazione non è affatto semplice.>
Camila sorrise e dopo aver lasciato un piccolo bacio a stampo a Lauren disse
<Ti va se andiamo a cucinare e nel frattempo ti racconto di come mi sento?>
Lauren annuì sorridendole. Scesero di sotto e si avviarono in cucina, misero il grembiule e solo guardandosi negli occhi scoppiarono a ridere, entrambe su legarono i capelli in una cipolla disordinata e cominciarono a tirare fuori gli ingredienti per dei bei spaghetti con il sugo fatto in casa. Camila cominciò a tagliare i pomodori mentre Lauren mise l'acqua a scaldare, poi si girò verso Camila e vide che era concentrata nel tagliare i pomodori, sorrise e andò ad abbracciarla da dietro.
<Camz, lo sai che ti amo vero?>
Camila sorrise e annuì.
<E lo sai che il questo momento ho voglia di te?>
Camila sentì dei brividi percorrerle tutta la schiena dorsale.
<Lo, sto cucinando.>
Lauren cominciò a baciarle il collo e Camila si ritrovò con la testa appoggiata alla spalla di Lauren ad occhi chiusi per lasciarle fare.
<Lauren... la pasta.>
Lauren rise e spense il fuoco.
<Io non ho fame di cibo, io ho fame di te.>
E così quando Camila si voltò, verde e marrone furono un tutt'uno.
E come un fulmine a ciel sereno vi avviso che i prossimi due capitoli saranno gli ultimi.
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Sucker For You (LAUREN G!P)
FanfictionLauren Jauregui è una ragazza di ventidue anni che gioca a basket come professionista, gioca all'NBA, ovvero la principale lega professionistica di pallacanestro negli Stati Uniti e nel Canada. Gioca nei Lakers, ed è la giocatrice più forte del mond...