Capitolo 28

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Lauren scese nella hall piangendo, poco le importava se qualcuno l'avesse vista. Appena Lucy arrivò Lauren si fiondò fra le sue braccia, aveva bisogno di un suo abbraccio, quelli che una volta le toglievano il fiato e ora la confortavano soltanto per il semplice motivo che il suo cuore era incatenato a quello di Camila, e adesso la cubana lo stava maltrattando.

<Lu, andiamo in spiaggia, per favore.>

Lucy annuì e le lasciò un bacio fra i capelli.
La prese per mano e insieme andarono verso la spiaggia, Lauren stava davvero di merda. Le lacrime non accennavano a cessare, e lei era sempre più triste. Appena arrivarono si misero a camminare sulla sabbia e Lucy si fermò di colpo facendo fermare anche Lauren.

<Lau, vieni qui, metti la testa sulle mie gambe come una volta. Ricordi?>

Lauren annuì cercando di fare un sorriso forzato. Si ricordava bene dei momenti con Lucy. Lauren si rannicchiò e poggiò la testa sulle gambe di Lucy mentre la mora prese una ciocca di capelli fra le dita e disse

<Lau sfogati, io ci sono.>

Lauren annuì.

<Camila è uscita con Alexa, non ho idea di dove sia, ma non è nemmeno quello il punto. Mi sono sentita davvero impotente contro di lei, era come se l'intrusa fossi io, come se Camila e lei stessero insieme e io fossi in mezzo a loro. Capisci?>

Lucy si ritrovava benissimo in quella situazione, o meglio, in quella di Alexa, ma aveva capito che non doveva mettersi in mezzo, le dava solo fastidio perché lei in realtà non aveva mai usato Lauren, o meglio si, ma per una giusta causa, e alla fine si era innamorata.

<Certo Lau, capisco. Non può permettersi di ferirti così.>

Lauren rise.

<Non può permettersi di fare come te?>

Lucy scosse la testa.

<Lauren credimi, io non ti ho usata. All'inizio si, ma poi mi sono innamorata, tu non sai il perché ho fatto ciò che ho fatto.>

Lauren si mise seduta e guardando Lucy con gli occhi lucidi disse

<Allora spiegamelo. Sto dannatamente di merda e ho la sensazione che chiunque mi voglia usare o lo stia facendo.>

Lucy portò una mano al mento di Lauren. Le sembrava un piccolo cerbiatto impaurito sul punto di scoppiare in una crisi di pianto.

<Lauren...quando ci siamo conosciute io ero in un periodo di merda. Mia madre era malata, e so che non te l'ho mai detto, ma per quale motivo rimandavo sempre secondo te? Era all'ospedale e non volevo fartela vedere. I soldi che ogni tanto sparivano dal tuo conto non li usavo per i vestiti, o i trucchi, li usavo per la sua terapia. E lei è morta lo stesso. Ho deciso di lasciarti circa una settimana dopo dicendoti quelle cose solo perché ero davvero triste e mi sentivo in colpa.>

Lauren non disse nulla, tutte quelle informazioni la stavano stordendo e non sapeva più come reagire. Lucy non l'aveva usata.

<Q-quindi tu provavi qualcosa per me?>

Lucy annuì sorridendole.

<Mi ero innamorata Lauren, e lo sono ancora..>

Lauren non rispose, abbassò lo sguardo e sospirò. Allora Lucy si decise a continuare.

<Ma so che il tuo cuore ora è di Camila, e non ho intenzione di interferire più, vorrei perlomeno rimanere tua amica però.>

Lauren annuì e abbracciò Lucy, era davvero felice. Quando si staccò disse

<Beh allora noi due saremo rivali eh?>

Lucy ridacchiò e annuì.

<Beh, rivale, ti consiglio di prepararti perché mi sono allenata.>

Disse Lucy. Lauren alzò un sopracciglio e disse

<Vedrai come perderete.>

Lucy scosse la testa e disse

<Bene rivale, le andrebbe di prendere un gelato?>

Lauren abbassò lo sguardo.

<Vorrei ritornare in hotel per vedere se Camila è tornata.>

Lucy annuì e disse

<Posso accompagnarti?>

Lauren annuì con un piccolo sorriso. Ora che sapeva la verità si sentiva a suo agio con la mora. Camminarono in silenzio per tutto il tempo, Lauren si soffermò a pensare su quello che le aveva detto. Lei aveva insistito tanto solo per conoscere sua madre e ora aveva scoperto che era malata, e una settimana prima che lei si lasciasse con Lucy era morta. La mora quindi quando Lauren la definiva distante era semplicemente distrutta per la morte della figura più importante per lei.

Sbuffò e quando arrivò davanti all'hotel salutò Lucy con un abbraccio, la verità era che voleva assolutamente tornare in camera per vedere se Camila era tornata. Quando entrò vide la cubana seduta sul letto a braccia conserte, portava una maglietta celeste e un leggings nero. Lauren si schiarì la voce e azzardò

<Co-come è andata la serata?>

Camila rise amaramente e disse

<Di sicuro peggio della tua, sai, ho pensato tutto il tempo a come ti saresti potuta sentire, e tu invece stavi in giro con quella lì.>

Lauren fece un passo in avanti.

<Almeno lei c'era per me. Strano ma vero, ho passato tutta la cazzo di serata a piangere, e lei mi ha consolata.>

Camila sussultò a quelle parole e Lauren continuò a parlare.

<E sai perché piangevo? Perché mi sentivo dannatamente sbagliata è inutile, perché avevo la sensazione che tu avresti sempre scelto lei, avevo la sensazione che mi stessi usando.>

Camila sgranò gli occhi, e non sapendo ancora la verità disse

<Non sono come lei.>

<Lei non è così, mi ha raccontato tutto e le credo. Ma non ho intenzione di dirti nulla, sono cose sue.>

Camila rise amaramente.

<E come faccio a sapere che tu e Lucy non avete scopato?>

<E come faccio a sapere che tu e Alexa non avete scopato?>

Camila boccheggiò e poi alzò gli occhi al cielo, Lauren sbuffò.

<Fanculo, io vado a dormire da qualche altra parte.>

Camila si alzò velocemente e urlando a Lauren che stava aprendo la porta disse

<Si si vai pure! Tanto sai solo scappare vero?!>

Non notando nessuna risposta da parte di Lauren continuò

<Cos'è? Abbiamo litigato e ora vai a farti Lucy?>

Lauren sbuffò e chiudendo la porta urlò

<Forse, almeno lei non mi tratta di merda.>

Camila batté i piedi per terra più volte e sospirò frustrata per poi scoppiare a piangere, era vero, aveva trattato di merda Lauren, e se ne stava pentendo.

Sucker For You (LAUREN G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora