16. Jimin

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Apro gli occhi, lentamente e scopro di essere da solo.
Namjoon non c'è.
Mi metto subito seduto a gambe incrociate e sento l'acqua in bagno in funzione, segno che si sta facendo la doccia.

La sera prima è stata di gran lunga migliore di quello che immaginavo.
Ripenso a tutto quello che è accaduto e porto la mano a toccare il marchio sulla mia pelle e al lenzuolo leggermente sporco del mio sangue.

Inizialmente è stato doloroso ma il mio desiderio di diventare solamente suo ha superato di gran lunga il dolore.
Era tutto ciò che volevo, nelle due settimane che erano passate avevo scoperto quanto Namjoon fosse l'alpha che volevo ad ogni costo, era stato così semplice innamorarmi di lui...
I miei sentimenti erano cambiati mano a mano che i giorni passavano insieme a lui fino a che non ce l'ho più fatta, mi sono deciso e ho fatto la prima mossa con la paura che mi potesse respingere.
Sorrido, non lo ha fatto anzi... il marchio è la prova che anche lui era del mio stesso avviso, le sue emozioni lo provavano, è innamorato di me.

Il mio sguardo si posa sul comodino dove era stato lasciato un vassoio dove c'era un piatto con due fette di pane tostato mezzo bruciacchiato, dei biscotti, la marmellata e una tazza del il mio decaffeinato.
A gli occhi di chiunque poteva sembrare un gesto di poco conto, ma già era tanto che un alpha facesse un gesto del genere, poi Namjoon era incapace nella cucina e si era sforzato nel lasciarmi quel poco che a me sembrava un gesto a dir poco enorme.

Di nuovo sento gli occhi farsi lucidi ma faccio un respiro profondo e decido di non piangere.
Lui è davvero la perfezione e io mi sento così fortunato e onorato ad essere stato scelto da lui.
Lui che è gentile, premuroso, dannatamente intelligente, dolce e severo all'occorrenza.
I suoi pregi sono troppi per essere elencati e...
CAZZO I MIEI PENSIERI!

Sento una leggera risata provenire da dentro e per l'imbarazzo mi nascondo sotto le coperte.
Dannazione!
Sento la porta aprirsi e il maggiore sedersi sul bordo del letto e scostarmi la coperta dolcemente.

"Dovremmo mettere dei paletti per i pensieri" borbotto guardandolo con un tenero broncio "non voglio che tu legga ogni mio pensiero".
Ridacchia e mi accarezza la guancia.
"Sei cambiato così tanto Jimin, mi hai stregato fin dall'inizio e mi hai fatto innamorare di te.
Non vergognarti dei pensieri, mi hanno reso davvero felice piccolo mio" dice dolcemente abbassandosi baciandomi.
Arrossisco e ricambio debolmente il bacio.

Poco dopo si stacca e si siede vicino a me posizionando il vassoio sulle mie gambe.
"Grazie" dico timidamente e spalmo la marmellata di albicocca sulla fetta di pane tostato addentandolo.
Mi stupisco che mi piaccia più così che perfettamente tostato, come lo faccio di solito.
Sorride avendo recepito quel pensiero e mi ruba un biscotto mangiandolo.

"Fra un'ora circa dobbiamo uscire, andiamo a pranzo con Jungkook e Taehyung, ci sono anche i loro omega".
Sorrido annuendo.
Sono felice di rivedere Jin e Yoongi, in queste settimane li ho visti qualche volta e sono stati loro a darmi consigli importanti per cambiare.

Così facciamo colazione insieme, mi faccio una doccia veloce e poi mi vesto.
Indosso la felpa presa quel giorno al centro commerciale, la mia preferita in assoluto e vado all'ingresso dove Namjoon si sta mettendo le scarpe.

Il nero sta decisamente bene a Kim Namjoon.
Indossa dei pantaloni neri stretti, un maglioncino nero a collo alto e un cappotto lungo nero.
Dio, è la perfezione.
Mi impegno a tenere questi pensieri solo per me rendendo il suo sguardo confuso.
Mi metto le scarpe e il cappotto sorridendoli e usciamo.

Passa la mano attorno al mio fianco attirandomi a lui mentre mi sistema i capelli.
Vorrei davvero togliermi questo rosso, non mi piace affatto... prima o poi glielo dovrò dire...
Sono stati i miei genitori a decidere che dovevo tingermi di questo colore ma non mi è mai piaciuto.

"Dopo pranzo andiamo a fare la tinta Jiminie, che colore vuoi farti?" Chiede e io abbasso lo sguardo in imbarazzo.
"Scegli tu, andrà benissimo" sussurro mordendomi il labbro inferiore.
Annuisce e poco dopo arriviamo ad una piccola Noodle House.

I ragazzi ci aspettano già seduti ad un tavolo e dopo averli salutati ed esserci tolti i cappotti ci sediamo vicini.
Prima di tutto ordiniamo e poi Namjoon comincia a parlare con Taehyung e Jungkook di una cosa accaduta la scorsa settimana mentre Yoongi e Jin mi guardano con un sorrisetto che mi fa imbarazzare e nascondere nell'incavo del collo del mio mate che mi guarda perplesso.

"Non riuscite ad essere meno diretti voi due?" Rimprovera i due omega.
"Eddai hyung, si vede lontano un miglio che l'hai marchiato sono solo curiosi" dice Jungkook ridacchiando.
Namjoon mi accarezza la schiena baciandomi i capelli.
"Forza piccolo" mi da delle leggere pacche sul culo ancora dolorante per la sera prima "sono tuoi amici o no?"

Sbuffo leggermente.
"Loro sanno già tutto, mi hanno consigliato loro come comportarmi" borbotto e gli alpha scoppiano a ridere mentre Namjoon ridacchia.
"Tutto?"
Scuoto la testa.
'Quella cosa con la bocca l'ho pensata io...' penso e lui annuisce con un piccolo sorriso mentre mi torturavo le mani.
'Ho gradito tantissimo il tuo gesto di sottomissione' pensa baciandomi di nuovo i capelli.
Arrossisco nascondendomi sul suo petto.

Poco dopo arrivano le nostre ordinazioni e io piano piano mi sciolgo raccontando di come fosse andata assicurandomi che i tre alpha stessero parlando e quindi non potessero seguire il discorso.
Si vedeva come fossero felici per me, anche se Jin a differenza di Yoongi lo esponeva molto di più.
Per la maggior parte del pranzo Namjoon mi aveva accarezzato il palmo della mano e mi aveva sorriso spesso facendomi rilassare.

"Tae, mi dai l'indirizzo del tuo parrucchiere?
Devo portare a fare la tinta a Jimin" dice mentre ci stiamo vestendo per uscire.
"Di che colore ti fai Jiminie?" Chiede Jin curioso.
Scrollo le spalle dicendoli che avevo lasciato la scelta al maggiore.
"Uhm... di che colore ce l'hai il manto?" Prende parola Yoongi sorprendendoci tutti mentre stiamo camminando fuori.
"Argenteo, grigio" mormoro piano.
Sorride.
"Fatteli in quel modo".
Guardo Namjoon.
Sorride annuendo.
"Per me ci staresti bene".
Annuisce sorridendo.
"Va bene allora~"

Namjoon si fa dare l'indirizzo da Taehyung, salutiamo i ragazzi e poi camminiamo mano nella mano parlando di tanto in tanto.
Passiamo il resto della giornata dal parrucchiere, ceniamo fuori e poi torniamo a casa.

Ero un po' restio quando aveva iniziato a tingermi i capelli ma il risultato mi è piaciuto davvero tanto e Namjoon non ha fatto altro che dire quanto mi stessero bene e a toccarli, anche ora che siamo a letto abbracciati.
"Lo so che sarà la milionesima volta che lo dico, ma ti stanno davvero bene così, poi con la frangia sembri ancora più piccolo è adorabile" ridacchia accarezzandomi i capelli che stranamente erano ancora mossi dalla piega che mi aveva fatto il parrucchiere.
Sorrido e scuoto la testa.
"Mi piace, non smettere" dico sincero.
Mi piacevano davvero tanto quelle coccole.

Annuisce e guarda il soffitto pensieroso continuando a coccolarmi.
"Alpha... tutto ok?" Chiedo piano.
Mi guarda e sospira.
"Devo parlarti di una cosa..."
Prima che mi faccia prendere da mille pensieri negativi comincia a parlare.
"Devo parlarti del mio rut..."

Sospiro sollevato e gli faccio cenno di continuare.
"Hai visto anche tu che sono un alpha molto controllato...
Beh, durante il rut la mia parte animale viene fuori e divento molto violento" dice velocemente.
"Alpha, lo avevo messo in conto, non preoccuparti eseguirò ogni tuo ordine così che tu non mi faccia del male" dico sorridendoli in modo rassicurante.
"Jimin... tu non hai idea di come diventi..." sospira.
Scuoto la testa.
"Non lo so è vero, ma cercherò di dare il meglio di me per soddisfarti e farti stare bene come tu hai fatto con me durante il mio heat, non ho paura" dico sincero.

Mi guarda qualche secondo e nel vedere che ero davvero positivo e non avevo paura di ciò che sarebbe accaduto mi bacia dolcemente.
Non ho paura, saprò resistere per lui, lo so.

Spring Days [Nammin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora