19. Namjoon

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Dodici ore di isolamento dovrebbero esserli stati di lezione.
Andare a fare la vittima a casa di un MIO amico e mettermelo contro... come si permette?
Gli ho dato fin troppe libertà e per un po' di sesso spinto è andato a piangere da loro.
Doveva avere la decenza di subire e basta, stupido omega.

Giro la chiave dello sgabuzzino e apro la porta.
"Svegliati" ringhio dandoli un calcio al fianco.
Rimane immobile.
Sbuffo e gliene do un'altro più forte.
Fare la vittima non servirà niente.
"HO DETTO SVEGLIATI!" Urlo dandone un'altro decisamente più forte e sento un crack da parte del suo corpo.
Mi sa che gli ho rotto qualcosa.
Vabbè.
Anche così non si sveglia.

Mi abbasso e sento che ha le pulsazioni deboli.
Cazzo non pensavo fosse così fragile.
Non mi resta che portarlo in ospedale.
Lo prendo in braccio e dopo averlo caricato in macchina parto per l'ospedale.
La rabbia è ancora tanto ma inizio a pensare di avere esagerato.

Arrivati in ospedale subito lo ricoverano e spiego brevemente la situazione.
Non è la prima volta che un omega finisce all'ospedale a causa mia per il rut, per questo prima di Jimin avevo adottato la soluzione di portarmi a letto più omega alla volta così da non essere violento.

Inizio a sentire tutto il dolore che gli ho procurato, segno che il rut sta scomparendo.
Mentre sono seduto nella sala di attesa penso a tutto quello che gli ho fatto.
Dovevo lasciarlo da Jungkook ma ero accecato dalla rabbia.
L'ho ferito così tanto... e ora ha rischiato di morire a causa della febbre, delle ferite lasciate e della mancanza di aria, cibo e acqua.
Queste ultime due non sarebbero state un problema ma con la febbre sono divenute un problema serio.

Mi hanno detto che stava davvero morendo a causa della febbre troppo alta e io non l'ho nemmeno sentito nonostante fossimo mate.
Non ci sono parole per descrivermi.
Ha sopportato tutto senza replicare una singola volta e io non ho fatto altro che ferirlo ancora e ancora.

Non mi merito Jimin, faccio davvero schifo.
Sono l'alpha capo di un territorio, proteggo gli omega dagli alpha e cerco di mantenere pace e serenità e poi sono il primo a fare del male al mio compagno.
Non mi sorprenderei se mi chiedesse di spezzare il nostro legame e andarsene.
Me lo meriterei...

Mi raggiungono anche i ragazzi e dopo essermi assorbito mille insulti è un paio di pugni da parte di Taehyung e Jungkook mi lasciano nella sala di attesa mentre entrano nella stanza di Jimin dove ho saputo che si è svegliato.

Vorrei scusarmi e implorarlo di perdonarmi ma voglio lasciarli tempo per riprendersi e sono sicuro che ora non vorrebbe vedermi.
Quindi la notte rimango lì mentre Yoongi e Jin rimangono a dormire nella sua stanza.

Vorrei aiutarlo e durante la notte faccio irruzione nella sua stanza mentre i due ragazzi sono andati a farsi un caffè alle macchinette e vedo che fortunatamente sta dormendo.
Mi sento davvero uno schifo e voglio fare qualcosa per lui.

Gli scopro le ferite e le bacio una ad una sapendo che questo piccolo contatto lo farà stare meglio.
Lecco le bruciature che gli ho procurato e ogni morso.
Sono felice di vedere che ha preso un po' di colore e che le ferite iniziano a rimarginarsi.

"Mi dispiace tanto Jimin" singhiozzo continuando a baciare le sue ferite.
"Faró in modo di farmi perdonare e darmi una regolata.
Sono un essere schifoso lo so, ma faró in modo di controllare il mio rut...
Spero che un giorno mi perdonerai..." mormoro ricoprendolo.
"Capirò se vorrai spezzare il nostro legame... per quanto straziante potrà essere me lo merito.
Sei la cosa migliore che mi sia capitata e ti ho trattato come i tuoi genitori trattavano te...
Non ti merito" dico a voce bassa avviandomi verso la porta.
"Mi dispiace tanto..." e dopo queste parole esco.

Fuori dalla stanza incontro Seokjin e Yoongi che mi ignorano ed entrano senza dire nulla.
Mi dispiace davvero...

[...]

Passano tre giorni prima che Jimin voglia vedermi.
Ogni notte sgattaiolavo nella sua stanza e gli parlavo mentre gli baciavo e leccavo le ferite.
Yoongi e Jin non dicevano nulla, mi lasciavano apposta una decina di minuti per farlo e poi me ne andavo.
Sapevano che la miglior cura ero io, nonostante fossi stato io la causa e gliene sono stato davvero grato.

Entro nella sua stanza d'ospedale a testa bassa e con un enorme senso di colpa sulle spalle.
Prima di entrare tutti e quattro mi hanno avvertito che se mi fossi comportato male mi avrebbero fatto il culo.
Stranamente quello che mi ha fatto più paura è stato Yoongi.
Nonostante sia un omega e sia di natura particolarmente tranquilla da arrabbiato è abbastanza spaventoso.
Jungkook una volta me lo aveva detto ma non gli avevo creduto, ora capisco meglio cosa intendeva.

"Ti ho sentito parlarmi quando venivi di notte per aiutarmi a stare meglio" dice a voce bassa ma decisa.
Alzo di scatto lo sguardo incastrandolo con il suo.
Ha sentito tutto quello che gli ho detto?

"Non voglio andarmene..."
Apro la bocca ma mi zittisce.
"È vero, mi hai ferito... non immagini quanto... ma per quanto io abbia avuto paura di te, per quanto abbia sofferto non ti lascerò.
Era il tuo rut e tu mi avevi avvertito.
Mi avevi detto che potevi diventare pericoloso ma non sapevo quanto.
Ora lo so e non lo so... troveremo una soluzione ma io non voglio lasciarti..." mormora mordendosi forte il labbro inferiore.
"Tu sei il mio compagno, sono innamorato perso di te Namjoon" pronuncia il mio nome per la prima volta e lo fa con una sicurezza tale che ne rimango sorpreso.

"Mi farò perdonare te lo giuro...
Io... io farò in modo di sapermi controllare la prossima volta e se non ci riuscirò durante il mio rut resterò da solo così non ti potrò ferire di nuovo.
O potrei prendere dei soppressori...
Potrai stare da Jungkook o da Taehyung quanto tempo vorrai..." dico annuendo deciso.

Mi guarda negli occhi e annuisce.
"Non restare lì in piedi... non mi farai del male giusto?"
Scuoto la testa e mi avvicino anche se lo sento sussultare quando mi siedo sulla sedia accanto al suo letto.
Ha paura di me, diamine prenderei a testate il muro, sono un mostro.

"Non lo sei... ti prego baciami mi sei mancato così tanto" dice con un filo di voce.
Deglutisco a fatica e mi vengono gli occhi lucidi ma mi impongo di non piangere.

Sentire il suo dolore sulla mia pelle è stato devastante e ora vuole che lo baci.
Jimin è davvero il compagno migliore che potessi desiderare.

Mi avvicino con cautela e lo bacio a stampo.
Dopo qualche secondo ricambia e rimaniamo in quella posizione per qualche momento.
Mi era mancato veramente tanto e sapere che mi darà una seconda occasione mi rende la persona più felice del mondo.

Non riesco a trattenere un piccolo sorriso quando ci stacchiamo.
"Posso continuare a curarti le ferite?" Chiedo con cautela, annuisce e si toglie la maglia lasciando che di nuovo baci le ferite, i morsi e le bruciature.
Inizialmente era teso al contatto ma poi si è lasciato andare e ha funzionato anche molto meglio.

Bacio ogni sua ferita e va bene così.
Andremo a piccoli passi, com'è giusto che sia.
Me lo devo guadagnare il suo perdono.

Spring Days [Nammin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora