23. Jimin

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Stringo i pugni abbassando lo sguardo sui i miei polsi rossi e sporchi di sangue a causa delle catene.
Non capisco perchè voglia sapere, è una cosa passata.
Non voglio pensarci e stare di nuovo male.

"Jimin" mi richiama ringhiando "parla".

Faccio un respiro profondo e faccio riemergere tutti i ricordi del mio primo amore.
Alzo gli occhi incastrando il mio sguardo col suo.
"È successo tre anni fa.
Frequentavo il terzo anno alle scuole superiori mentre mio fratello l'ultimo.
La nostra scuola era suddivisa per sezioni, gli omega, i beta e gli alpha.
Non ero mai riuscito a fare amicizia, tutti gli omega conoscevano mio fratello e avevano troppa paura per rivolgermi la parola.
Ero solo e bersagliato dagli stupidi scherzi di mio fratello e di Jungkook..." sospiro.

Annuisce facendomi cenno di continuare.
"Sapevo che Jungkook prima di entrare nel mio branco fosse un piantagrane..."
Esattamente.

"Loro due insieme ai loro amici mi rendevano la vita impossibile e un giorno dopo la scuola, mi avevano riempito di botte e sorprendentemente un ragazzo mi aiutó.
Era dell'ultimo anno.
Era davvero bello e aveva un sorriso spettacolare, come se lui stesso fosse stato il sole.
Mi portó in infermeria e mi medicó le ferite aiutandomi anche con le sue abilità di alpha.
Inizialmente ero troppo spaventato per rendermi conto che volesse solo aiutarmi e non approfittarsi di me.
Mi portó a casa in macchina e pensavo fosse finita lì.
Lo incontrai il giorno dopo sulla terrazza della scuola durante la pausa pranzo.
Mi appoggiò un panino di fianco e mi sorrise andando via" sorrido a quei ricordi "oltre a darmi qualcosa per il pranzo mi raccontava le sue giornate e in poco tempo mi sciolsi ridendo alle sue battute e sorridendo ai suoi gesti premurosi".

Vedo Namjoon mordersi il labbro pensieroso e mi fa cenno di continuare.
"Mi raccontò che mi aveva notato e che gli piacevo.
Gli spiegai che i miei genitori avevano già dei piani per me e dovevo obbedire a loro, non scegliere io il mio amore...
Ma non si arrese, finimmo per diventare amici.
Lui c'era sempre per me, era sempre presente ed era il mio sole..." sospiro e chiudo gli occhi abbassando lo sguardo per non scoppiare a piangere.

Mi mancava fottutamente tanto.

"Mi innamorai follemente di lui ed ebbi il mio primo bacio con lui, le prime carezze, i primi baci sul collo, i primi succhiotti e tanti tanti baci e coccole...
Lui era perfetto per me... era la mia intera esistenza..." sussurro.

Non trattengo più le lacrime.
Parlare di lui mi faceva sempre stare male...

"Gli erano già spuntate i denti da alpha e volevo che diventasse il mio alpha, il mio compagno e scappare con lui.
Lo voleva anche lui e stavo davvero per diventare suo... ma prima che mi marchiasse arrivò mio fratello e combatterono.
Vinse mio fratello e lo uccise davanti ai miei occhi..."

Scoppio a piangere.
Mi manca da morire...

"Mio fratello mi riportò a casa e rimasi fermo nella mia stanza senza fare assolutamente niente.
Non mangiavo, non bevevo, non riuscivo a vivere senza di lui e non sentivo più nemmeno più il dolore di quando i miei genitori mi picchiavano.
Desideravo morire..." singhiozzo tra una parola e l'altra.
"Lo seppellì nel nostro posto speciale, fu l'unica cosa che riuscì a fare per molto tempo.
Pensavo che non mi sarei più innamorato, che non avrei più amato...
Mi lasciai andare.
Diventai un morto che camminava e dovetti fare credere a chiunque che stavo bene quando sentivo il dolore divorarmi".

"Come si chiamava?"

Mi mordo forte il labbro.
"Jung Hoseok..." sussurro scoppiando di nuovo a piangere.
Mi ci vollero diversi minuti per riprendermi.

"Hai mai pensato a lui da quando sei con me? Mentre ti facevo mio e ti marchiavo, hai desiderato che fosse lui a farlo?" Chiede serio.
Scuoto la testa.
"Hoseok rimarrà sempre un ricordo bellissimo ma ho scelto di andare avanti e mi sono innamorato di te Namjoon" dico imponendomi di alzare lo sguardo guardandolo negli occhi che ora erano tornati normali e si era seduto a terra calmandosi.

"I genitori non hanno detto niente della sua morte?"
Scuoto la testa.
"Era orfano, viveva da solo..." dico tirando su con il naso.

Annuisce lentamente.
"Sareste andati d'accordo voi due... ne sono certo" dico con un sorriso triste.
"Amavo cantare per lui..." sospiro.

Non avevo mai conosciuto qualcuno di così gentile e che mi capisse come faceva lui...
Perchè lui vivendo da solo aveva imparato a fare ogni cosa, cosa che gli alpha non facevano mai.
Riusciva a capire il mio mondo...

"Lo ami ancora?"
Deglutisco a fatica e annuisco.
"Avrà sempre un posto speciale nel mio cuore e lo amerò sempre ma amo anche te Namjoon, in modo differente ma non devi metterti a confronto con lui, tu sei diverso e ti amo" dico piano guardandolo negli occhi.

Sento la sua insicurezza e la paura.
Capisco il perchè...
"Namjoon ti prego... non ti avrei mai chiesto di essere marchiato se tu non fossi diventato davvero importante per me è soprattutto se non lo avessi voluto...
Ho superato Hoseokie...
Lui è il mio passato ma tu sei il mio futuro" dico con un piccolo sorriso e nonostante le catene, gattono verso di lui e appoggio la fronte sulla sua.

"A che pensi?"
Mi libera dalle catene e mi bacia i polsi feriti.
"Penso che voglio renderti felice, te lo meriti Jiminie.
Ammetto di essere un po' geloso del rapporto che avevi con lui ma ora non importa perchè sei mio e non sto godendo sulla sua morte, assolutamente.
Mi dispiace tanto e sono sincero a dire che non se lo meritava, perchè ti rendeva felice.
Ma ora ci penserò io amore mio" sorride dolcemente e mi bacia a stampo.

Sorrido arrossendo per come mi aveva chiamato.
"Prima o poi voglio conoscerlo, mi accompagnerai a conoscerlo vero?" Chiede accarezzandomi la guancia.
Sorrido ampiamente e annuisco con gli occhi lucidi.
"Sono sicuro che gli farà piacere conoscerti" lo abbraccio forte.

"Scusa per non averti creduto ho sbagliato di nuovo" dice abbracciandomi con timore.
"Shh... sta zitto per favore".
Annuisce e mi abbraccia ancora più forte.

Hobi, spero che tu stia facendo il tifo per me.
Mi manchi.

Namjoon mi prende in braccio e mi porta a letto tornando subito ad abbracciarmi e poco dopo ci addormentiamo.

Spring Days [Nammin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora