Park Jimin: Omega.
È figlio di una coppia di Alpha molto conosciuta a Seoul con altri tre figli sempre usciti Alpha.
Hanno passato la vita a prepararlo a comportarsi come un Omega perfetto in tutto e per tutto, fedele e obbediente al suo futuro comp...
Prima di passare al capitolo volevo fare un po' di pubblicità a baevkook_che è stata così gentile da farmi la copertina di questa storia e di altre due storie che sto scrivendo~
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Io ho cominciato a leggerla e la trovo molto carina quindi se vi va passate a darci un'occhiata~
—————————————————— Oh giusto, è un capitolo violento quindi se siete sensibili a certe cose saltate al prossimo che dovrebbe uscire giovedì/venerdì. ——————————————————
Nei giorni successivi Namjoon è sempre fuori. Abbiamo quasi trascorso una settimana in cui passavamo davvero tanto tempo insieme e ora non lo vedo quasi più se non per una doccia o un riposino sul divano. È da giorni che dormo da solo e lui mi manca, ma so che sta facendo il suo dovere di alpha quindi non posso di certo dirgli qualcosa...
Ma stasera torna a casa e io sono davvero felice di questo, infatti gli sto preparando i suoi piatti preferiti e ho pulito casa. Non vedo l'ora di passare un po' di tempo insieme a lui.
Ma i miei piani vengono distrutti quando quando sento la porta di casa chiudersi è un odore davvero intenso e forte farsi spazio. Deglutisco a fatica, Namjoon è in rut.
Faccio un respiro profondo e vado a salutarlo con un sorriso che si spegne immediatamente quando vedo i suoi occhi rossi e un' espressione visibilmente incazzata. Apro la bocca ma vengo zittito dal maggiore. "Spogliati omega, sono in rut e voglio spaccarti quel culo che amo da impazzire" dice duramente.
Rabbrividisco e annuisco. "Si, alpha" sussurro e mi spoglio velocemente mentre lui mi guarda in modo famelico e si spoglia velocemente sbattendomi poi al muro. Gemo per il dolore e dopo avermi fatto inarcare la schiena con forza entra dentro di me in modo brutale.
Alcune lacrime rigano le mie guance e non ho il tempo di respirare che inizia a dare spinte forti e animalesche. Stringo i pugni e resisto a malapena perchè ad ogni sua spinta il dolore aumenta. Il mio corpo trema ed è scosso dai miei singhiozzi che il maggiore ignora continuando a darsi piacere. Mi marchia ancora e ancora parte della pelle sul collo e spalle facendomi un gran male.
All'improvviso si stacca e mi ordina di trasformarmi. Così faccio e fa lo stesso. I suoi occhi sono ancora più rossi e non riesco a tenere il contatto visivo, abbasso lo sguardo e le orecchie sedendomi a terra aspettando di ricevere istruzioni ma non mi aspettavo che si fiondasse su di me, affondasse le zanne nel mio manto così forte da farmi ululare dal dolore.
Mi tira per la coda e rientra in me in forma da lupo facendomi cento volte più male di quello che provavo poco fa e la cosa peggiore è che mi impedisce di svenire. I suoi morsi, graffi e le sue spinte fanno si che il pavimento si ricopra di sangue. Avevo sottovalutato la situazione e ora sono nei guai, ho paura, paura che possa uccidermi.
Ringrazio l'universo quando mi viene dentro. È finita. Tento di staccarmi ma non ci riesco e il maggiore ringhia. "Non ti azzardare a muoverti mi stai facendo male" dice gelido. "Non sai che quando i lupi scopano non si possono staccare per circa venti minuti?" Scuoto la testa e mi scuso con un sussurro.
Il maggiore poi si muove e mi porta in giro come se niente fosse formando una scia di sangue in giro per casa. "Dovrai pulire tutto questo schifo, possibile che voi feccia omega siate così tanto fragili?" Dice disgustato. Abbasso lo sguardo e mi scuso ancora promettendo di pulire ogni cosa. I venti minuti fortunatamente passano velocemente e ci stacchiamo ritrasformandoci.
"Ho fame, cosa c'è per cena?" Chiede avviandosi verso la cucina. "Z-zuppa di kimchi" mormoro con un filo di voce. "È freddo". Prima che possa ribattere vedo il contenuto della pentola venirmi addosso scottandomi il braccio che avevo usato per coprirmi il viso. Urlo dal dolore e cerco di avvicinarmi al rubinetto per metterlo sotto l'acqua gelida ma l'alpha non me lo permette anzi mi arriva uno schiaffo che mi butta a terra. "Sei inutile perchè ti ho marchiato mh?" Mi prende per i capelli alzandomi. "Non fare quella faccia, non fai pietà" mi lascia andare e cado a terra singhiozzando. "Basta umiliarmi ti prego..." cerco di alzarmi e a fatica e ci riesco.
Namjoon in rut è un'altra persona... è tutto ciò che temevo quando i miei genitori mi hanno dato via... "Meriti di essere umiliato. Ti ho dato troppa libertà è ora che ti comporti come giusto sia, come ti hanno educato i tuoi genitori, altrimenti ti toglierò il marchio" sibila e io non posso fare a meno di tremare più violentemente a quel pensiero.
Non voglio che mi tolga il marchio, farei qualunque cosa e poi... è ancora sotto il rut, devo solo resistere...
"Pulisci, io mi scalderò il resto" ordina e io annuisco pulendo a terra tutto il macello combinato e poi tutto il sangue. Mi da il permesso di medicarmi le ferite e vengo di nuovo umiliato quando mi butta ai miei piedi una ciotola per gatti con dentro il cibo. Non dico niente e mangio a terra mentre lui mangia comodamente seduto a tavolo. Non voglio dargli motivo per picchiarmi...
Lavo i piatti e mi cambio i vestiti sporchi di sangue mettendomene di puliti lavandoli a mano. Sono stanco. È da un pezzo che vedo sfocato e barcollo da una parte all'altra della casa per le faccende domestiche. Non ne posso più.
"Omega!" Vengo chiamato e corro dall'alpha che mi indica la terrazza. "Stanotte dormi fuori, devi imparare la lezione" apre la porta finestra e mi fa cenno di uscire. Di nuovo non ribatto per paura che possa farmi del male ed esco. Subito chiude la porta a chiave e rabbrividisco per il freddo.
Anche se è metà aprile si gela. Mi trasformo e mi chiudo in me stesso sentendomi un po' meglio ma avendo comunque freddo. Sarà una lunga notte.