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POV'S Karper
La presa forte di Gevon lascia il mio corpo, cadendo a terra rimango lì a fissarlo, ignara di quello che è appena successo. Ci siamo baciati ed è stato io a baciarlo, non ci posso credere.

"Karper, Karper!" mi urla addosso Artyom facendomi tornare nel mondo reale. "Eh?" chiedo. "Slegami." Mi avvicino a lui slegandolo. "La tua è stata veramente un'ottima idea darli una pillola sonnifera," risponde lui andando verso l'uscita. "Vuoi venire o no?" Decido di seguirlo, girandomi subito dopo per lanciare un ultimo sguardo a Gevon... addio.

Saliamo in macchina e proseguiamo verso un hotel. "Ti ho prenotato una camera, aspettami lì, devo concludere la mia parte del piano."

"Okay," rispondo scendendo dall'auto e proseguo verso l'entrata fino nella camera numero 210.Mi butto sul letto guardando il soffitto. È stato veramente molto complicato essere qui, credevo che il piano sarebbe fallito se a me non sarebbe venuta la fantastica idea di usare un sonnifero. Inizialmente, era previsto che dovevo farmi trovare solo io da Carred e Givon, ma le cose sono andate storte. Ero in macchina con Riki, che è venuto a prendermi fuori dall'ospedale, e lungo il tragitto, Riki ha perso il controllo del volante ribaltandoci entrambi. Così Artyom è dovuto venire a tirarmi fuori dalla macchina, rivelando a Riki di essere stato lui ad inscenare l'incidente. Così, per non rovinare il nostro piano, ci siamo fatti catturare entrambi.

Ma ora basta pensare. Sono da sola, forse dovrei farmi una doccia, non mi ricordo l'ultima volta che mi sono lavata

Apro il bagno, rimanendo scioccata del suo splendore, inizio subito a riempire la vasca spogliandomi. Mi immergo nella vasca appena è piena e mi soffermo ad osservare ogni minimo dettaglio del bagno: piastrelle nere sia sul muro che sul pavimento, lavandini bianchi. Quel bacio con Gevon, perché ci sto dando così tanta importanza? Forse ci sto dando troppa importanza perché è stato il mio primo bacio, anche se non dovrei nemmeno contarlo tale, perché non è stato nulla per me, giusto? Basta, mi ripeto più volte uscendo dalla vasca, pronta ad asciugarmi i capelli.

Indosso quello che Artyom mi ha lasciato sul letto. dei leggings e un maglione

non mi sono mai piaciuti molto i leggings per via delle miei forme abbondanti ma pazienza l'importante e che mi sento finalmente pulita

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non mi sono mai piaciuti molto i leggings per via delle miei forme abbondanti ma pazienza l'importante e che mi sento finalmente pulita.

Esco dal bagno sedendomi sul letto, chiamando l'ordinazione in camera mangio un bel po' di cose, perché da un bel po' non mangiavo più qualcosa che si potesse definire cibo .

Verso le 11 di sera, Arytom ritorna con una bottiglia di whiskey in mano e due bicchierini. Mi consegna uno e mi versa da bere, io appoggio il bicchiere sul tavolo fissandolo. "Cosa abbiamo da festeggiare?"

"Entrambi abbiamo ottenuto quello che volevamo, tu la tua libertà, io il mio potere."

"e andato bene il tuo incontro?"

"Sì," risponde lui mettendomi un braccio al collo che io tolgo subito alzandomi; lui fa lo stesso avvicinandosi. "Su Karper, perché fai la dura?" Lui cerca di baciarmi, ma io lo allontano. "Cosa hai capito?"

AMORE MAFIOSO Pallottole di doloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora