La monotonia non cambia la loro quotidianità e non annacqua affatto l'intensità della loro relazione. Al mattino fanno colazione insieme: John un bicchiere di latte con i cereali, Zao una tazzona di caffè lungo e biscotti. Siedono al loro tavolino, accanto alla finestra rivolta a est e guardano il sole sorgere sopra i palazzi lontani, oltre il parco. Durante la settimana si svegliano entrambi molto presto e, nei preparativi per uscire al lavoro, quasi non si parlano.
John di solito si alza per primo, prepara il caffè fresco e dispone i biscotti preferiti di Zao accanto a una tazzona a forma di conigliotto, la sua preferita, poi va in bagno a rinfrescarsi. Nel mentre, Zao si solleva dal letto come uno zombie ferito e caracolla verso il cucinino. Con gli occhi socchiusi e appannati afferra dal frigo, a tastoni, la bottiglia di latte per John e ne versa un poco in una tazza, che ficca senza tanti complimenti nel microonde. Poi si distende sul divano e riprende sonno. Quando John ha finito in bagno, va a recuperarlo come un relitto marino e lo accompagna, con spinte più o meno delicate, verso la doccia. Nel tempo che John usa per vestirsi, Zao è già pronto a ciabattare verso il tavolo per fare colazione.
Mangiano insieme in silenzio oppure commentano sobriamente il tempo. Nessuno di loro è particolarmente loquace a quell'ora. Mentre Zao si cambia, John va all'armadietto della cucina e ingoia un paio di integratori insieme al farmaco per il cuore che gli hanno prescritto. Zao, a cui non sfugge mai nulla, chiede: – Per quanto ancora dovrai prenderlo? – John gli sorride a bocca stretta, come sempre quando vuole minimizzare ed evitare di preoccuparlo. – Non per molto, probabilmente lo sospenderò tra un mese, al prossimo controllo.
Zao lo squadra: è sempre molto attento a cercare segni di stanchezza sul suo volto. Tempo prima hanno parlato di cosa gli accade quando ha le sue crisi percettive e John ha liquidato il tutto con poche parole: – È come se il mio cervello andasse in overdose di dati, ne acquisisce più di quanti ne possa gestire. Probabilmente c'è troppo poco spazio dentro! – e ci ha riso sopra. Zao sa che la questione non è così semplice, perché quell'overdose rischia di ucciderlo ogni volta che accade, ma non insiste oltre. Resta sempre in allerta, comunque, ed è lui che gli ha trovato uno dei due integratori che assume al mattino.
In effetti, tutto ciò non dovrebbe renderlo molto fiero, perché si tratta di un intruglio polveroso di misteriosi ingredienti che va sciolto in acqua e diventa una specie di gel maleodorante dal gusto terribile. Gliel'ha consigliato una specie di sciamano che ha incontrato mentre faceva indagini. In realtà, non è nemmeno un vero sciamano, ma un ex-spacciatore, che lui utilizza come informatore, ha vissuto nella foresta amazzonica, poi è emigrato in Canada, e si intende di erbe e piante come se fossero suoi parenti.
John non ha storto il naso nemmeno una volta da quando lo prende, e Zao, che l'ha assaggiato di nascosto, sa che è davvero disgustosamente indecente e non pensa nemmeno che sia troppo benefico. Anzi, probabilmente contiene sostanze illegali. Si è pentito mille volte di averglielo regalato, preso com'era da una specie di euforismo del tipo io-solo-ti-salverò. E si vergogna a morte ogni mattino, quando John prepara quella schifosa mistura, con la fiducia e serenità che può solo avere un angelo.
Zao pensa che debba esistere un Inferno per coloro che inducono a bere decotti sciamanici ai loro amati.
Ha scoperto che John è sempre meravigliosamente distratto e perso nei suoi pensieri. Tanto che, prima di uscire di casa, controlla sempre che non abbia lasciato il rubinetto del bagno aperto o non abbia appoggiato il cellulare in frigo, cose così. Una volta è capitato che al posto della tazza per la colazione gli abbia messo davanti una confezione di spinaci surgelati, in un'altra occasione ha lasciato la borsa della spesa di fronte alla porta dei vicini di casa, appoggiata sul pianerottolo. Zao lo ha preso in giro per ore. Nota che, mentre gli sta parlando, non lo ascolta più, poi scopre che aveva sentito piangere un bambino nel condominio dall'altra parte del parco.
Purtroppo il suo potere lo investe costantemente di stimoli che provengono da ogni direzione e Zao capisce che a volte è semplicemente troppo per lui. Trova adorabile questo suo essere un po' sfasato, fuori dalle righe, incapace di adattarsi completamente al vivere quotidiano e sociale. Denota la sua unicità, il suo essere speciale.
In ogni caso, quando sono entrambi pronti, di solito escono insieme e Zao lo accompagna al lavoro, ascoltando un po' di musica alla radio. A quel punto, il caffè prende a circolare in vena, comincia a svegliarsi e a rendersi conto di essere al mondo e che vicino a lui c'è la creatura più adorabile che abbia mai conosciuto. Perciò, quando ferma l'auto davanti alla biblioteca, si sporge per sfiorargli la pelle del collo e abbandonarvi un breve, umido bacio sotto l'orecchio, e sempre avverte quel corpo morbido sporgersi d'istinto verso di lui.
È il momento che odia di più, perché, se fosse per lui, reclinerebbe i sedili e gli salterebbe addosso seduta stante. Mentre invece John, il più saggio tra loro, con un sospiro è sempre il primo a distaccarsi e scendere dall'auto. È una fortuna che la Centrale di Polizia si trovi a circa venti minuti da lì, perché così Zao ha tempo per sgomberare la mente e ridiventare un essere umano pensante, facendo risalire a forza tutti i neuroni che nel frattempo gli sono crollati nei pantaloni, cosa utile se vuole continuare a fare il detective.
Con la sua squadra ora lavora molto bene, il suo rendimento è cresciuto alle stelle, e comincia a essere apprezzato anche dai colleghi che prima lo schifavano perché veniva da fuori. Robert lo tratta con familiarità e, a parte quello sfogo passato, non ha più interferito nella loro relazione. Lo invita spesso nel suo ufficio a mangiare insieme un panino e parlare di casi irrisolti come due vecchi amici. Il Capo del Dipartimento ha esplicitamente dichiarato che Robert e Zao sono le due punte di diamante del corpo di Polizia della città. Ed entrambi non potrebbero esserne più fieri.
Un giorno Zao gli ha chiesto cosa ne pensasse della loro relazione dal punto di vista sociale, cioè se secondo lui fosse meglio tenere il tutto nascosto o vivere la cosa senza problemi, alla luce del sole. Robert ne è rimasto molto sorpreso, perché Zao non è certo il tipo che chiede consigli. – Sai che John non vuole attirare l'attenzione su di sé ma, a questo punto, visto come vanno le cose ai giorni nostri, fa quasi più scalpore un divorzio per colpa o un femminicidio che una coppia di uomini che si ama. – Zao gli ha sorriso dicendo: – Siamo quasi... noiosi, quindi?
Robert l'ha ricambiato: – Direi proprio di sì.
– E che ne penserebbe se il Dipartimento lo venisse a sapere, getterebbe un'ombra su di noi? Non vorrei davvero mettere la Centrale in difficoltà solo per una mia questione personale. – Robert l'ha guardato seriamente: – La questione non è solo tua, ma anche mia, perché considero John come un figlio naturale. Stai pensando a una dichiarazione? Vuoi saltare sulla scrivania e dire al mondo che mio figlio è gay e tu lo ami?
Zao si è agitato sulla sedia. – No, non questo, però... vorrei sapere come devo gestire la cosa, nel modo migliore intendo, per non fare soffrire nessuno, tantomeno John. Se devo tenerlo nascosto, tante cose non le potremo fare insieme. Intendo: uscire con i colleghi o frequentare amici, perché inevitabilmente, per tanto che lo nascondiamo, credo che basti guardarci interagire per capirlo.
Robert si è alzato e gli si è fatto vicino: – Non pensarci troppo. Questa Centrale ha le spalle abbastanza larghe per sopportare un detective omosessuale al suo interno. Lascia che le cose avvengano. Se ci saranno problemi non preoccuparti, ti coprirò le spalle. – Zao lo ha ringraziato ed è tornato al lavoro più sollevato.
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AL DI LÀ DEL CIELO E DEL MARE cap 001-101
Lãng mạn🔞John è un bellissimo bibliotecario che vive in solitudine per il suo passato traumatico; ha un cuore unico al mondo, da colibrì, e nasconde un potere segreto, una discendenza da una stirpe di draghi, ormai estinta, con un destino da custode del m...