Si risveglia alla luce del giorno, che filtra prepotente dai battenti della finestra. Non trova Anna al suo fianco, ma la percepisce al piano di sotto e si rassicura subito. Un'altra cosa che lo tranquillizza è che non c'è alcuna auto della polizia nei dintorni. L'uomo non li ha traditi.
Controlla i suoi vestiti e, trovandoli asciutti, li indossa; ripiega gli indumenti prestati, pulisce il bagno e rifà il letto. Poi scende dabbasso.
Trova Anna intenta a divorare manciate di frittelle allo sciroppo d'acero. La cucina è invasa dal profumo di dolci e dalla luce che i mobili in legno bianco riflettono e accentuano ancora di più. Le pareti sono incorniciate da grandi finestre su due lati. C'è un'isola al centro, circondata da alcuni sgabelli. L'uomo sta lavando i piatti al lavello, Anna è seduta al suo fianco, dando le spalle alla finestra. La luce del sole le avvolge i capelli neri come una carezza.
– Ti sei svegliato.
– Ho dormito troppo?
– Solo dodici ore, – risponde l'uomo sorridendo. – Ti unisci a noi, fai colazione?
Ora che John riesce a osservarlo meglio, nota che ha le spalle larghe e gli occhi grandi e tondi, si muove in cucina come un gigante buono e un po' impacciato. Va verso sua sorella, che è tutta intenta a impregnare di sciroppo ogni centimetro quadro dei suoi pantaloni. Le accarezza i capelli, chinandosi a darle un bacio sulla testa. Le sfiora la fronte, sentendo che è fresca come una rosa. La piccola non dice nulla, ma appoggia brevemente una tempia sul suo maglione, per poi tornare alle frittelle di cui si riempie la bocca.
L'uomo osserva la scena senza commentare. Porge a John una tazza di latte caldo, dove ha spruzzato della cioccolata.
John prende la tazza e l'appoggia sul tavolo. – La ringrazio per quanto ha fatto per noi, ma adesso dobbiamo andare. Anna, finisci di mangiare e poi cambiati. I tuoi vestiti sono già asciutti in camera.
Lei si affretta a inghiottire e prende un'altra frittella. L'uomo fissa John per un lungo istante. – Chiamami Rob, figliolo. Naturalmente ve ne potete andare quando volete, ma che ne dici se lasciamo Anna riposare ancora un poco? Ho delle vecchie videocassette di cartoni animati di là in salotto. Intanto, magari, possiamo scambiare due parole tra uomini, ti va?
Il suo tono di voce è calmo, sereno. Nel parlare ha continuato a rassettare la cucina come niente fosse.
Al silenzio di John, solleva lo sguardo e spalanca le labbra in un sorriso caldo e sincero. – Davvero, ve ne potete andare anche subito, se volete, ma francamente mi dispiacerebbe tanto: amo un po' di compagnia in casa. E poi ho tanta roba da mangiare avanzata dalla festa di ieri. Potreste fermarvi per pranzo.
John guarda Anna pensieroso. – Ti va di vedere i cartoni? – Per tutta risposta la piccola scende dalla sedia e si dirige in salotto a cercare le videocassette. Robert la raggiunge e ne inserisce una nel lettore. Quando torna, esorta John a sedersi, visto che è ancora in piedi; agguanta una tazza di caffè lungo e si accomoda all'isola davanti a lui, di spalle alla finestra.
John immagina che adesso cominci ad assalirlo con le domande, lecite, di un padrone di casa che accoglie di sera due minori fuggiaschi, invece comincia a parlare di sé, rigirando la tazza tra le dita e sorseggiando con calma il suo caffè. Gli racconta di essere rimasto vedovo da poco: – Mia moglie e io avevamo comprato questa casa pensando a tutti i figli che avremmo avuto. Sai, volevamo una famiglia grande e rumorosa, con cani, gatti, criceti e coniglietti a scorrazzare per casa...
John non può fare a meno di sorridere.
L'uomo sospira. – Ma purtroppo la mia "lei" ha deciso di farsi portare via da un tumore. È stato così rapido... e adesso mi ritrovo a vivere in questa enorme villa, dove le stanze accumulano polvere a palate. Perciò mi fa piacere fare colazione insieme. Con il mio lavoro non ho molto tempo per fare conversazione.
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AL DI LÀ DEL CIELO E DEL MARE cap 001-101
Storie d'amore🔞John è un bellissimo bibliotecario che vive in solitudine per il suo passato traumatico; ha un cuore unico al mondo, da colibrì, e nasconde un potere segreto, una discendenza da una stirpe di draghi, ormai estinta, con un destino da custode del m...