La partita.

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Arrivai giusto in tempo, al fischio dell'arbitro. Cercai nelle gradinate qualcuno da me conosciuto per non stare un'ora e mezzo seduta da sola a guardare un sport che per di più non mi piaceva. Continuai a cercare quando stupidamente mi sedetti di fianco a Tresy. Ma perché lo feci?! Forse i compiti mi diedero troppo alla testa.

«Ciao,posso sedermi qui?»le chiesi cercando di essere cortese.

«Si»mi rispose lei dopo avermi fissata come se fossi una stupida. Mi sedetti e mi strinsi nel mio maglione caldo a causa del freddo vento che si stava alzando.

«Vieni alla festa venerdì?»mi chiese.

«Si tu?»

«Si con Zayn!»mi disse orgogliosa.

Annuii con il capo e iniziai a scrutare i giocatori in campo per vedere se ne conoscevo qualcuno. Mi accorsi che in campo c'era quel ragazzo strano che mi era venuto contro quando ero a fare shopping con Rosy. Aveva la stessa divisa di Zayn, per cui doveva essere un suo compagno di squadra. Cercai di leggere il cognome sul retro della maglia. Così man mano che leggevo una lettera la dicevo ad alta voce.

«T-O-TOM-LI-TOMLI..»

«NSON»mi interruppe Tresy.«Si chiama Tomlinson» mi disse.

«Oh grazie..»risposi cercando di nascondere l'imbarazzo.

«È molto carino ma non penso sia il tuo tipo!»disse fissandolo.

«Oh no no non è decisamente il mio tipo! Volevo solo sapere chi era!»mi giustificai.

«Ok»sospirò.

Finì il primo tempo così Tresy ne approfittò per andare in bagno. I giocatori si erano fermati a bere. Zayn si guardò in torno, "in cerca di Tresy" pensai. Il suo sguardo però raggiunse il mio, così mi salutò con la mano e con il suo bellissimo sorriso. Mentre alzai la mano per salutarlo, arrivò Tresy che gli urlò: "Ciao amore mio! Sei bravissimo e bellissimo!"

Che voce da oca! Ma Zayn le sorrise comunque. La partita riprese, ma dopo mezz'ora del secondo tempo dovetti uscire dal campo perché stava venendo buio e io dovevo tornare a casa a piedi, da sola. Salutai Tresy e mi avviai verso il cancello. I lampioni illuminavano la strada ormai buia, ma avevo comunque paura che un pazzo potesse aggredirmi. Così per non pensarci mi misi le cuffie nelle orecchie e iniziai a canticchiare. Riuscii ad arrivare a casa sana e salva. Quando rientrai mangiai solo un toast e tornai su in camera speranzosa di ricevere una chiamata da Zayn. Magari per chiedermi il motivo per cui ero andata via prima o solo per ringraziarmi o chiedermi come stavo. Dopo che ebbi capito che non mi avrebbe chiamato decisi di guardarmi un film sul mio bellissimo computer portatile.  Ovviamente non riuscii ad arrivare alla fine perché mi addormentai con un unico pensiero: Malik.

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