Chimica.

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Mi avviai in mensa, guardando in tutte le direzioni nella speranza di trovare una folta cresta nera, ovvero Zayn. Presi il vassoio e iniziai ad osservare quelle sostanze informi chiamate "cibo". Quando la mia vista non sopportò più la presenza di quelle schifezze, presi uno yogurt e una mela e mi sedetti nel primo tavolo libero.

Malik mi raggiunse giusto in quei 5 minuti di degustazione di yogurt della mensa, per poi andare a mangiare con la sua fidanzata Tresy. Dire che non la sopportavo è dire poco! Insomma, è una di quelle solite puttanelle della scuola di cui, non so come, Zayn se n'è innamorato.

Pausa pranzo finita, andai al corso di chimica. Diciamo che era cominciato poco più da 2 settimane e io,pur essendo molto socievole, non avevo ancora fatto amicizia con nessuno.

Mi sedetti in prima fila di fianco a un ragazzo poco più alto di me. Indossava una camicia a quadri, dei jeans che sembravano larghi per la sua taglia e delle All Star bianche.

«Liam Payne.Piacere!»mi disse sorridente.

«Jennifer Hurton,ma per gli amici Jenny!»gli risposi.

La lezione passò in fretta e nel frattempo avevo conosciuto questo nuovo ragazzo che apparentemente sembrava simpatico. Così finita l'ora gli chiesi se voleva venire a prendere da me una tazza di tè, sia per conoscerci meglio, sia per spiegarmi il compito di chimica assegnato per due giorni dopo, che non avevo capito. La sua risposta fu negativa per un valido motivo: "Devo fare una sorpresa alla mia ragazza. Mi dispiace Jenny, ma se me lo richiederai le prossime volte, accetterò senza dubbio la tua proposta!"

Mi sorpresi dal modo educato in cui parlava.

Salutai quelle poche persone conosciute rimaste a scuola, mi infilai le cuffie nelle orecchie e salii sull'autobus che arrivò precisamente all'ora indicata. Quando arrivai a casa, dovetti girare la chiave due volte nella serratura: mamma non c'era.

Entrai buttando lo zaino per terra, andai in cucina a riempire un pentolino di acqua calda per il tè e mi sdraiai sul divano. Chiusi gli occhi e iniziai a pensare, anche se le mie idee furono interrotte dalla suoneria del cellulare. JOSH DEVINE, RISPONDI/IGNORA.

«Pronto?»

«Jenny sono io! Ti volevo solo dire che venerdì sera faccio una festa a casa mia e sei invitata pure tu!»

«E mi dovevi per forza chiamare al cellulare nel mio momento di relax?!» dissi nervosa.

«Scusa ma sono al campetto di basket! Ti lascio!»

«Ciao.»risposi chiudendo la chiamata.

Andai a spegnere il fuoco sotto il pentolino prima che si incendiasse la casa e accesi il televisore.

«Dunque ho 30 minuti per guardarmi la Tv e bere il té,un'ora per andare a fare shopping e..Oh cavolo! Ho un appuntamento con Rosy oggi!» Iniziai a sclerare per il poco tempo che avevo a disposizione.

Rosy è una mia amica d'infanzia con cui mi vedo spesso, ma lei essendo una ragazza perfettina e ordinata non accetta ritardi. Spensi la televisione, mi versai un bicchiere di tè e corsi in camera tirando fuori tutti i libri necessari per svolgere i compiti.

Fortunatamente , a un quarto d'ora dall'incontro, mi mancò solamente una materia da finire. Così decisi di prepararmi, vestendomi semplicemente con dei jeans neri e una camicia scozzese.

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