papà

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La cena fu particolarmente divertente grazie a Zayn. Mamma rideva ad ogni sua battuta e rispondeva ad ogni sua domanda molto felice. Sembrava lui suo figlio non io. Mentre mamma e Zayn continuavano a scherzare, mi alzai dal tavolo e iniziai a sparecchiare. Neanche un "ti aiuto io Jenny" o un "lascia stare tesoro faccio io". Niente. Cosi appena finii di mettere piatti e bicchieri nel lavandino, mi avviai verso le scale salendole saltando un gradino ogni due. "Io lo sapevo!"urlai. Avevo preso male un gradino, dando di conseguenza una storta.

«Jenny! Va tutto ok?!»urlò mia madre.

«Sisi..»dissi arrabbiata. Continuai a salire la scalinata per arrivare nella mia stanza. Dovevo ancora finire i compiti, così appena la raggiunsi sistemai la scrivania e iniziai a concentrarmi.

«Dovresti tenerla ferma»

Entrò Zayn dalla porta aperta della mia camera.

«Oh guarda chi c'é!»dissi facendo la finta sorpresa. Lui alzò gli occhi al cielo e mi prese in braccio portandomi sul letto.

«Fammi vedere»disse sollevando il risvolto dei jeans dalla caviglia.

Sospirai.«Sto bene!» dissi mentre cercavo di coprire la caviglia.

«Ferma. Ti fa male se premo qui?»disse toccandomela.

Si. «No»dissi mentendo. Lui mi guardò.

«Non sei brava a mentire.»disse.

«Basta Zayn sto bene.»

scattai tirando giù il risvolto dei pantaloni e alzandomi dal letto bruscamente. Stavo per cadere dal dolore, così mi appoggiai al lato del letto.

«Basta Zayn sto bene,non mi fa male!»disse imitandomi. disse sendosi accanto a me. Non dissi niente. Non riuscivo a guardarlo negli occhi. Che mi stava succedendo?

«È da quando sei tornata che sei strana. Che è successo?»mi chiese.

«Niente! Non mi é successo niente e smettila di farmi sempre l'interrogatorio!»scattai in piedi.«Non sei mio padre per dirmi quello che devo fare! E poi quella a mentire qui non sono io visto che non ho ancora capito se vuoi stare con me o Tresy ma tranquillo non è importante!» urlai iniziando a piangere.

Lui si alzò e mi guardò.«Io non sto mentendo a nessuno.» poi se ne andò.

Sospirai cercando di calmarmi. Ripresi la concentrazione necessaria per fare quei pochi compiti che mi andavano di fare e mi addormentai sul letto senza pensare a niente, a nessuno. Avevo associato Zayn a mio padre ed era stato un errore grandissimo. Zayn non aveva fatto niente per essere trattato così. Se gli avevo detto quelle cose voleva dire che sentivo la mancanza di mio padre in un modo troppo eccessivo. Così al mio risveglio telefonai all'agenzia di viaggi, prenotando un aereo per la california. Non consultai mia madre, sapevo la sua risposta.

«Giornata di merda?»mi disse Josh quando salii in macchina. 

«Giornata di merda.»affermai. La mia voglia di andare a scuola oggi era pari a zero. Decisi di non dire niente ne a Josh ne a Zayn o a tutti gli altri. Sarei partita per le vacanze di Natale. Avevo gia avvertito mio padre. Mamma mi avrebbe strangolato. L'avrei lasciata da sola a Natale, lo so e mi ritengo tutt'ora una figlia orribile, ma avrei trovato una soluzione.

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