Biscotti

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«Josh non rompermi le palle! Lasciami stare, è mercoledì mattina e non ho voglia di ascoltarti!» In quello stato di dormiveglia, sentii una voce che imitó la mia. Semiaprii gli occhi giusto quel che basta per intravedere la luce mattiniera di Dicembre. C'era freddo. Mi alzai piano piano coprendomi sempre di più con le coperte. Di fronte a me vidi degli occhi azzurri schiariti dalla luce che proveniva dietro le mie spalle. Mi girai di scattó verso la finestra. Si vedeva Josh tutto sorridente che ammirava il paesaggio fuori dalla finestra. "NEVE" urló. Con questo mi svegliai del tutto.

«Neve?!» chiesi sorpresa. Lui annuì.

Corsi alla finestra, aperta a tre quarti e ammirai i piccoli fiocchi cadere dal cielo. Chiusi gli occhi e annusai l'odore del freddo inverno.

«Neve uguale niente scuola!!» disse Josh schiacciando il cinque a qualcuno. Aspetta. Mi girai.

Niall. Dio che ci faceva in camera mia, di mattina, vedendomi in pigiama?! Alzai gli occhi al cielo.

«Allora,che vuoi fare?» chiese Josh.

«Ah non lo so..ma se vuoi ti regalo camera mia visto che ormai ci stai 25 ore su 24 senza il mio permesso!» risposi.

«Eri più carina quando dormivi!» disse sarcastico. Feci una smorfia.

«Visto chi ti ho portato?» disse allungando una occhiata a Niall. Lui mi sorrise. Sbuffai.

«Avanti venite. Ho un'idea!» dissi scendendo le scale, dirigedomi in cucina. Presi un mattarello e iniziai a tirare fuori vari alimentari. Niall e Josh mi guardarono confusi.

«BISCOTTI!» dissi.

«Scherzi vero?!» disse Josh. Io sollevai le spalle.

«Mi piacciono!» disse Niall.

Strano! Gli passai i vari strumenti e iniziammo a cucinare.

Allungai una mano a Josh.

«Dammi quel cellulare.» dissi in tono duro. Lui mi guardó schifato.

Gli indicai l'impasto facendogli strada.

«Cioccolato, normali o al cocco?» chiesi.

«Perché non tutti e tre?!» disse Niall leccandosi le labbra. Scossi la testa ridendo.

Guardai Niall usare le formine. Sembrava un bimbo che aveva bisogno della mamma. Gli andai vicino premendo sulla formina più dura, aiutandolo. Mi guardó sorridente, dicendomi "grazie" con lo sguardo.

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