Liam?

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L'ora di pranzo non tardò ad arrivare cosi mangiammo quello che mia mamma definiva un capolavoro, ovvero l'arrosto con le patate. Non che fosse di certo una schifezza ma niente si può definire un capolavoro a confronto con la pizza. Alle 4 sarei andata da Liam per passare un po di tempo con lui. Così, dopo pranzo, mi misi a fare un sonnelino. Sempre perchè non avevo dormito abbastanza. Quando mi svegliai cercai di fare un po di compiti in quel ristretto arco di tempo che avevo prima di partire. Decisi di andare a piedi. Non ero vestita molto elegante, ma non ero neanche vestita da barbona. La strada per arrivare a casa di Liam era abbastanza lunga per incontrare il Mr. Styles alla fermata del tram.

«No ma il Signorino Styles che prende il tram! Vuole proprio sporcarsi le mani!» dissi scherzando.

«No ma la Signorina Hurton che si spreca andando a piedi!»disse di rimando.

«Okok per oggi direi che puó bastare!»dissi ridendo. Lui mi seguì.

«Ok! Tutto bene?»

mi chiese.

«Si dai..te?»

«Benissimo!»rispose.

Annuii con il capo in segno d'intesa, poi arrivò con una rumorosa frenata il tram. Harry si mise davanti all'entrata aspettando che si aprissero le porte e che scendesse la gente.

«Harry ti va di studiare insieme domani?»dissi prima che salisse.

«Mm..Si benissimo solo che vieni tu a casa mia cosi ti sporchi le mani anche te col tram!»mi disse quando fu al primo scalino.

«Che scemo che sei! A che ora?»

«4.30 va perfect!»disse facendomi l'occhiolino. Scossi il capo sorridendo. Ripresi poi, la via per arrivare da Liam.

"Allora, prima via a destra dopo il semaforo, vai avanti fino all'incrocio, gira a sinistra. Casa n 33." Ripetei ad alta voce le informazioni di Liam. Feci tutto quello che mi aveva detto. Cercai sui campanelli il nome "Payne" e premetti il tasto. Il cancellò si aprì. Entrai, lo chiusi e rimasi a bocca aperta. Un enorme giardino in cui si faceva strada una lunga stradina contornata da cespugli di rose di diverse tonalità. Alla fine di quel percorso c'era quell'enorme casa o meglio dire, villa, nella quale entrai.

Il silenzio regnava. «C'é qualcuno?»dissi ad alta voce. Poi sentii dei passi avvicinarsi frettolosamente nella mia direzione.

Era una donna bionda, non molto alta, che portava gli occhiali che mi parlò.

«Oddio scusa cara ma non ti avevo sentita entrare!»disse sorridendomi.

«Si figuri!»le risposi.

«Vieni Liam è di sopra! Ah e dammi pure del tu! Io sono Karen!»disse facendomi strada lungo le scale. «Ahahha ok! Jenny!»annuii. Arrivammo davanti alla porta di camera sua e sua madre bussò leggermente tre volte. Sentimmo un "entra" così mi aprì la porta e mi fece entrare. Ok, forse non mi ero informata abbastanza su Liam Payne. Le pareti della sua stanza erano di un blu chiarissimo tendente al celeste. Le coperte del letto avevano disegnato sopra degli areoplanini di carta. Di fianco al letto c'era un comodino con posate al di sopra delle foto di famiglia. Aveva 2 sorelle. E poi trovai lui che prendeva a pugni un pungingball. Non sapevo se si era accorto della mia presenza, ma speravo altamente che non se ne accorgesse ancora per un po'. Dio, era senza maglia e si vedeva quanto si impegnava a prendere a cazzotti quell'affare. Le goccie di sudore gli rigavano il viso, e tutta la sua rabbia mostrava i suoi perfetti muscoli. Si fermò. Prese un respiro e mi guardò. Gli sorrisi. Lui ricambiò.

«Ciao!»dissi guardandolo.

«Hei! Scusa se sono in questo stato!»

isse grattandosi il dietro della nuca. Mi misi a ridere.

«Non fa niente!»dissi ridendo. Fece un sorriso a 32 denti, prese un asciugamano, si asciugò dal sudore e si rimise la maglietta. Stavo per dirgli che poteva anche non metterla ma mi trattenni. Notò che sedendomi sul letto, il mio sguardo cadde sulle foto di famiglia cosi iniziò a parlarmene. Avessi avuto io una famiglia cosi! Tutti gentili, simpatici, socievoli. Invece no. Io ero rimasta sola con mia madre, mio padre non è mai stato presente per me. Mi fece fare un giro della casa, presentandomi alle sue sorelle, poi ci dirigemmo in cucina, dove preparò un favoloso tè caldo. Sobbalzai sulla sedia, quando sentii qualcosa leccarmi le scarpe.

Un uomo abbastanza alto, con i capelli grigi e un enorme pancione irruppe in cucina.

«Liam hai visto quello stupido cane?!»

Lui si mise a ridere e indicò sotto al tavolo.

«Oh perfetto! Scusa cara sono Geoff!»disse allungandomi la mano.

«Di niente! Jenny piacere!»dissi stringendogliela.

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