<Cooosa? Ti ha detto che il tuo tè è buonoo?>
Chiese Hanji esterrefatta.
Io sospirai, ormai arresa alla follia della quattrocchi.<Si, è così, e allora?>
Chiesi mettendomi a tracolla la borsa, pronta per uscire.<Cioè ti ha anche riparato dalla pioggia con la giacca?!>
<Si, dove vuoi arrivare?>
Hanji non rispose, quindi la guardai, ma rabbrividì vedendo il suo sguardo, QUELLO sguardo.
Aveva un ghigno poco raccomandabile e gli occhi nascosti dal riflesso degli occhiali.<Mh mh... >
Si avvicinó pericolosamente a me.<Secondo me vi piacete a vi-cen-da!>
Disse toccandomi la punta del naso più volte con una punta maliziosa.<Cosa?! Ma sei impazzita?!>
Divenni rossa in un istante, balbettando parole strane.<E allora perché sei rossa carota?>
La guardai male. Odiavo quando venivo chiamata carota per il colore dei miei capelli. Mi sistemati la sciarpa con nervosismo, cercando di apparire il più calma possibile.<Beh, qui in casa fa caldo considerando che sono in sciarpa e giubbetto per uscire.. >
Risposi virando lo sguardo altrove per vergogna.<Si si... >
<Si Hanji, ora devo uscire, sono le 18:00, non vorrei fare tardi a lavoro.>
Non la lasciai replicare una volta che uscì di casa in fretta e furia.Dovevo andare a lavorare e Hanji non aiutava con i suoi pensieri malati.
[...]
Mi massaggiai le tempie. Era da quando mi ero svegliata che avevo un gran mal di testa e dopo l'acquazzone di ieri mi ero presa un bel raffreddore.
Arrivai a casa del Signor Ackerman, lui naturalmente non c'era quindi fu Auruo ad aprirmi.
<Caspita Petra, ti senti bene? Sei molto pallida!>
<Si.. Tranquillo, è solo un po' di raffreddore.>
Tirai su il naso più volte, non stavo benissimo, ma non potevo saltare il lavoro.Mi catapultai in cucina e mi misi a cucinare la cena per il Signor Ackerman.
Carne fresca, come al solito, e verdure.
Da quanto avevo capito, il corvino era un tipo sportivo e salutare. Mangiava molto bene e faceva molta attività sportiva.<Una volta sono andato con lui a correre.. Non l'avessi mai fatto... >
Mi disse una volta Auruo. Si poteva vedere la disperazione nei suoi occhi.Mi scappó una risata al solo pensiero di Auruo che cercava di mantenere il passo svelto del corvino, a volte era così buffo.
Lui e il signor Ackerman erano amici da molto, anche se non sembrava da come lo trattava Auruo.
Non che lo trattasse male, ma sembrava ossessivo e ansioso nei suoi confonti, il perché non lo so.<Petraa!>
Parli del diavolo...Dalla porta della cucina spuntó fuori la testa castana e ricciola di Auruo.
Aveva il suo solito sguardo un po' assonnato marcato da delle occhiaie, mi domandavo spesso se provasse ad imitare il signor Ackerman anche in quelle fosse violacee che aveva sotto gli occhi.Portava una giacca nera ed elegante.. Molto simile... a quella del signor Levi...
Dei pantaloni aderenti alla vita, stretti ulteriormente con una cinta in cuoio, dei mocassini neri lucidissimi e una camicia bianchissima al di sotto della giacca, della quale si stava sistemando i polsi.
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𝘚𝘸𝘦𝘦𝘵 𝘤𝘰𝘭𝘥 //𝘙𝘪𝘷𝘦𝘵𝘳𝘢
FanfictionPetra è una giovane ed ambiziosa cuoca che frequenta l'università e non si tira indietro davanti le difficoltà. Prima della laurea però, riesce a trovare lavoro che la metterà a dura prova: dovrà cucinare nella casa di un ricco imprenditore che fa d...