cap.15

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Peter's pov
Quando riaprii gli occhi mi ritrovai nella mia stanza steso sul letto.
Devo aver dormito tutto il pomeriggio, non ricordo il momento in cui mi sono addormentato.
No aspetta aspetta...
"Non può essere stato tutto un sogno, no no e poi no. Lui era lì era così reale. Mio padre è tornato non poteva essere un sogno.
Il suo abbraccio le sue parole erano erano troppo vere..."
Bisbigliai mentre calde lacrime scendevano veloci sul mio viso. Purtroppo lo scontro a Londra con Beck mi ha fatto perdere ogni fiducia in ciò che sento o vedo, certo c'è il senso di ragno ad aiutarmi ma ogni volta che lo uso è un tormento. Poiché con questo orrendo super potere ho potuto percepire gli ultimi attimi di "vita" di mio padre. E dal mio ritorno sulla terra cerco di non dargli più ascolto.
"Non era un sogno..."
Guardai l'ora sulla sveglia erano le tre di notte.
Resto lì seduto a pensare, e a convincermi che magari tutto ciò che avevo visto prima era solo un sogno.
Stetti in silenzio a piangere nel buio della stanza. Poi sentii dei passi.
"Oh Pete."
Disse la voce proveniente da quei passi che ormai erano davanti alla mia porta. Io continuai a tenere lo sguardo rivolto verso il basso con la vista appanata dalle lacrime, troppo preso dai miei pensieri da non accorgermi di chi avesse parlato o di cosa avesse detto, mentre i passi si facevano più vicini, fino a che si sedette accanto a me.
"Lo so cucciolo.."
Tornò il silenzio.
"Hai visto il telegiornale, ma tranquillo la TV ingrassa non fartene un dramma, hai mai visto Steve in televisione? Sembra una ciambella ripiena, ma non per questo motivo c'è bisogno di piangere tanto. Dai vedi un po' di Photoshop e passa tutto"
Disse con sarcasmo la voce che solo ora riconobbi, mi posò una mano sulla spalla, e sentii che non mi stavo inventando tutto come al solito. Già molte volte mi era capitato di sentire la sua voce nel cuore della notte, ma ora.
"Papà"
Alzai lo sguardo per vederelo.
"Petey perché piangi ora?"
Mi domandò scostandomi dei capelli dalla fronte.
"Mi sei mancato"
Dissi stringendolo in un abbraccio.
"Tu nemmeno sai quanto"
Mi rispose stringendomi forte.
"Ora Pete non voglio più vederti piangere, d'accordo? Dai dormi un altro po' altrimenti rischi di crollare di nuovo come prima"
"Come prima?"
"Hey genio secondo te chi ti ha portato dalla macchina al letto?"
Mi disse alzandosi e mi passò la coperta caduta a terra.
"Su forza dormi o vendo tutti i tuoi giocattoli"
Concluse dandomi un bacio sulla fronte.
"Non sono più un bambino"
Gli risposi riferito alla frase che diceva sempre quando io e Mark eravamo piccoli.
"Dimostralo Spiderboy"
Disse uscendo dalla stanza. È reale e tutto così fottutamente reale, non ci sono più le illusioni di Misterio. È tutto finito.
Provai a dormire ma senza riuscirci, così feci una passeggiata per la torre, così grande che credo di non averla neanche visitata tutta.
Ancora tormentato dalle illusioni di Misterio, quella volta a Berlino in quel palazzo abbandonato tutto sembrava così vero.
"Peter sbaglio o ti avevo detto di andare a letto"
Disse mio padre venendo verso di me, Jarvis deve aver fatto la spia.
"Non riesco a dormire, anche tu dovresti essere a letto."
Risposi continuando a guardare fuori dalla finestra.
"Io in compenso tuo ho dormito già per due settimane tu invece.."
Iniziò a dire ma si bloccò appena sentiamo un rumore in lontananza. Rumore di guai.
Mio padre mi guardò.
"Che c'è?"
Dissi.
"Su Spiderman, vai"
"Posso? Davvero?"
Gli chiesi incredulo, dato ciò che mi ha detto prima temevo che si sarebbe arrabbiato e mi avrebbe tolto il costume, o cosa peggiore che mi avrebbe rinchiuso in questa torre come Rapunzel.
"Su vai, quel ladro di biciclette deve essere fermato. Usa questo visto che gli altri sono fuori uso"
Disse lanciandomi la capsula contenente il mio costume da Ironspider.
Lo presi e una volta che il costume mi si creò addosso saltai fuori dalla torre diretto verso tutto quel caos.
Non è un semplice ladro di biciclette questo è un colpo ben organizzato.
"Salve che abbiamo qui?"
Dissi atterrando difronte alla gioielleria dove era in corso il furto.
"Hey tú sei nuova qui? Penso di si, di sicuro mi ricorderei di una bella ragazza che ruba gioielli"
Strano non l'avevo mai vista eppure sembra essere molto abile e astuta per essere il suo primo crimine, ma mi ricorderei di una ragazza in tuta di pelle nera e capelli color platino.
"Hey ragnetto, finalmente ci conosciamo. Scusami ma ora devo finire con questo furto, facciamo che ci vediamo dopo"
Mi disse.
Cazzo la sua voce è così... incantevole.
"Mi dispiace ma sai rubare diamanti è contro la legge."
"Oh mio dolce ragnetto, quanto sei tenero"
Disse avvicinandosi a me arrivando a qualche centimetro dalla mia maschera.
Riesco a sentire il suo respiro sulla maschera e il suo particolare profumo.
Irresistibile
"Oh ma che maleducata che sono non mi sono presentata. Sono gatta nera, ma puoi anche chiamarmi come il tuo peggior incubo"
Disse con un tono soave che quasi mi incantò.
Mi diede una lieve spinta e scivolai sul pavimento stranamente scivoloso, mentre lei rideva di gusto.
"Che carino, un ragno che vuole prendere un gatto."
Saltò agilmente sul bancone.
"Allora Spiderman afferra questo"
Disse e tirò una corda con la quale fece cadere un intero scaffale su di me.
Sembra che tutto questo era stato progettato per un mio eventuale intervento.
Cercai di schivarlo ma nel farlo mi feci male alla spalla.
Doloroso ma  sopportabile, questa ladra sta mettendo in atto ogni suo talento per riuscire a scapparmi, beh caro gattino piccolo spoiler, non mi scapperai.
Iniziamo a combattere, devo ammettere che è davvero allenata.
Riesco a colpirla ma il dolore alla spalla non mi permetteva di alzare il braccio e di conseguenza lei ebbe la meglio.
"Oh andiamo ragnetto, giù le maschere. Tutti sanno che sei"
Disse e dopo lanciò verso di me una specie di dischetto elettromagnetico, che disattivò il mio costume.
"Ora va meglio no?"
Era tornata con un salto sul bancone e se ne stava seduta come un gatto. Devo ammettere che è fottutamente sexy, rimasi pietrificato a guardarla, è come una specie di incantesimo.
"Allora ragno hai perso la parola? Non provi più a fermarmi?... È un no? Va bene allora farò da sola"
Non riesco a muovermi è come se mi avesse ipnotizzato. Lei si avvicinò a me restando a pochi millimetri dalla mia faccia.
"Questo lo ricorderai a vita"
Disse e senza darmi il tempo di realizzare si avvicinò con velocità alle mie labbra e mi baciò.
All'inizio mi prese alla sprovvista ma alla fine ricambiai il bacio.
"Ora devo andare ragnetto. Tieni questo disattiverà il mio magnete e potrai usare di nuovo il tuo costume e liberarti"
Si staccò e mi lanciò una specie di piccolo telecomando.
"Ci vediamo per un altro nostro incontro speciale Spidey"
Terminò saltando via con agilità.
"No ferma aspetta!.....devo portarti in gallera" Urlai seguendola ma inciampai e il braccio dolente mi impedì di lanciarle una ragnatela.
Cazzo mi è scappata
Sistemai il costume e tornai a casa, ma perché cavolo l'ho baciata?? Anche se è stato bello.
Dio sono fritto, MJ mi ucciderà, come cazzo ho potuto farle questo.




¡Hola!
Cosa scatterà da questo inaspettato bacio tra gatta nera e Spiderman?
Ve lo aspettavate? Ma soprattutto chi si nasconde nel sexy costume nero.
Ci vediamo.
~Leo.

La fine del ragno🕸️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora