cap.16

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Peter's pov
Con abili salti e qualche ragnatela arrivai alla Torre. Mi sento così confuso e stordito, ancora dolorante dal combattimento. Se era tutto frutto di una sorta di incantesimo allora perché è stato così intenso e meraviglioso. Mi dirigo nell'infermeria per prendere qualche garza per disinfettarmi le ferite.
"Allora Spiderman fermato il ladro di biciclette?"
Disse mio padre entrando nell'infermeria.
"Oh, vedo che è stato più difficile del previsto. Su fammi vedere la bua"
Si avvicinò preoccupato a me. È sempre il solito esagerato, ma devo ammettere che mi è mancato.
"Sto bene, non preoccuparti"
Gli risposi ma lui senza darmi retta con prepotenza posò una garza imbevuta di disinfettante su una ferita, e chiaramente bruciava da morire.
"Ormai piccolo mio so bene quando menti"
Continuò facendo più pressione provocandomi varie smorfie di dolore.
"Mi è scappata"
Gli dissi mentre si allontanò per prendere altre bende.
"Qual è il problema? La troverai, ora però voglio che ti riposi. Io mi occupo di Misterio e del accuse a tuo carico mentre tu metti questo e non muovi il braccio."
Mi passò una benda per fermare la spalla, certo con i miei poteri guarirà presto ma per ora fa un male atroce.
"Ora però il terzo grado te lo faccio io. Oggi pomeriggio su quel tetto non mi hai detto proprio tutto vero? Parlami di questo Beck"
Mi squadrò con occhi severi e preoccupati.
"Non c'è niente di più. È un tipo che lavorava per te e aveva la tua tecnologia. Ci ha ingannato tutti con i suoi racconti di fantascienza."
"Tutto qui? Hai dimenticato giusto un paio di parti. Come il treno a Berlino o i droni a Londra"
"Se sai già tutto perché me lo chiedi?"
"Perché voglio saperlo da te. Mentre eri alla gioielleria ho analizzato bene il filmato del tuo amico galattico, e ci sono delle anomalie, è possibile che lui sia vivo. E quando ucciderò quel bastardo voglio sapere nello specifico cosa ti ha fatto. Ti assicuro che lui patirà il triplo. Quindi racconta.."
Sospirai e nella stanza si creò il silenzio. Non mi va di ricordare ciò che è stato.
Non ci riesco
Quello è stato senza dubbio una cosa da dimenticare.
Scossi la testa abbassando lo sguardo.
Sento il fiato corto. Sembra quasi un attacco di panico, ma perché? Perché ora dovrei avere un attacco di panico? Oh certo perché devo pensare allo schifo che mi trascino da ormai due settimane. Perché giustamente è facile raccontare del panico che ho avuto quando credevo che mio padre fosse morto, o di quando ho sperato per giorni che si svegliasse e per concludere il tutto quando mi sono rialzato ho incontrato Beck, che ha fatto crollare l'ultimo pilastro, mi ha tormentato, mi ha tradito.
"Pete stai bene?"
Certo che sto bene, non si vede?
"Ragazzino guardami. Respira"
"Non..ci.."
Mi sforzai, ma i pensieri corrono più veloci dell'aria che si sforza di entrare.
"Su forza usciamo po' fuori."
Mi prese con forza e mi portò sul terrazzo e ci sediamo su uno dei divanetti.
"Ora respira con me. Piano, okay?"
Lentamente cercai di rilassarmi e respirare.
"Ecco visto. Va meglio così no?"
Disse preoccupato in risposta annuii leggermente.
"Pete ti prometto che quel bastardo pagherà per tutto."
Dopo sento le braccia di mio padre stringersi intorno a me e mi lasciò un lieve bacio tra i capelli, chiusi gli occhi mentre alcune lacrime silenziose scendevano fredde.
"Va tutto bene piccolo, mi occupo io di tutto. Papà è tornato e sistema tutto. Dai ora rientriamo che fa freddo"
Disse asciugandomi con la manica le guance.
"Non posso"
"Che?"
Mi domandò guardandomi confuso, molto confuso.
"Okay lo so è passato del tempo ma non posso stare tranquillo nella mia camera... Ovunque guardo c'è qualcosa che ricorda lui e.....e a me manca molto, papà. So che è una cosa stupida ma penso costantemente a come sarebbe diverso se lui fosse qui. È stupido lo so ma.."
"Pete"
Mi interrompe cercando di fermare le lacrime che scendevano più veloci, gli occhi sono così rossi che anche solo tenerli aperti un secondo bruciano da morire.
"Peter, non è affatto una cosa stupida. Come diavolo ti è saltato in mente. Spidey lo so che ti manca, dio manca a tutti. E so anche che dirti di andare avanti e vivere anche per lui è inutile, ma è quello che devi fare...guarda.."
Si fermò facendo scendere il silenzio poi mio padre alzò un braccio verso il cielo.
Non capisco che devo guardare.
"Sai c'è chi dice che dietro ogni stella ci siano coloro che non ci sono più. Vanno lì per guardare cosa succede a coloro che vogliono bene. Guarda bene, secondo te tuo fratello vuole vederti così?"
Mi rispose con un tono calmo e pacato ma la voce era leggermente rotta, e non c'è suono più brutto di una voce rotta dalla tristezza
"E tu uomo di scienze credi in queste leggende?"
Gli chiesi stringendomi a lui per il freddo e per sentire quella protezione in più di cui avevo bisogno.
"E chi lo sa, può essere vero. Dopotutto non sappiamo cosa ci riserva la vita. Ora però entriamo dentro altrimenti mi diventi capitan ghiacciolo 2.0, se ti va puoi venire con me nel laboratorio."
"Okay"
Risposi prima di seguirlo nel suo laboratorio.

Tony's pov
Quasi mi sembra inverosimile ritrovarmi qui con mio figlio. Sembra così uguale a prima eppure se guardo Peter non vedo più il ragazzino con in volto sempre un sorriso ma sul suo volto ci sono solo gli occhi rossi, e mi fa male vederlo così. Ma farò di tutto affinché lui troni come prima. Lavorammo su dei progetti,ma bastarono pochi minuti affinché il ragnetto crollò con la testa china su un pezzo di motore. Il mio sguardo si addolcì nel vedere ciò, anche se cresce conserva sempre il suo sguardo da cucciolo.
"Va bene Spiderboy ti porto a letto"
Gli sussurrai mentre lo presi in braccio.
"Non sono sveglio, ce la faccio"
Disse addrizzandosi sulla schiena.
"Petey non hai nemmeno gli occhi aperti....va bene visto che insisti resta qui, ma io ti aiuto nel caso vuoi farci saltare in aria"
Presi uno sgabello e lavorai con Peter, capisco perché vuole stare qui,ma se lavora da solo in queste condizioni può fare errori e farsi male.
Poco dopo crollò sulla mia spalla. Continuai a finire il progetto senza svegliare Peter, aspetterò un po' così che non si sveglierà quando lo prenderò.
Aspettai una mezz'ora e dopo lo presi portandolo di sopra. Nel corridoio incontrai Pepper che aveva appena cambiato la bambina.
"Il campione è crollato"
Le dissi facendomi strada e lei mi seguì.
"Fammi indovinare è uscito in pattuglia?"
"Si, ed è crollato come una foglia d'autunno, deve essere proprio stanco"
"Sarà che in questi giorni non ha dormito"
Mi disse mentre lo posai sul letto e lo coprii.
"Come?"
"Continuava ad avere incubi quasi ogni notte."
"E come mai io ne vengo a conoscenza solo ora?"
Risposi con un tono sarcastico e un po' arrabbiato.
"Uhm forse perché fino a ieri eri nello spazio!"
"Vero. Comunque che genere di incubi sono?"
"Diversi. Alcune notti si sveglia urlando, altre si agita e urla senza riuscire a svegliarsi"
Mi spiegò Pepper preoccupata, mentre dolcemente accarezzava i capelli di Peter.
"Quel Misterio è un uomo morto. Appena lo trovo rimpiangerà di essere ancora vivo"
"A proposito di Misterio, dobbiamo organizzarci per la conferenza stampa di domani mattina"
Uscimmo dalla stanza di Peter per organizzarci per la mattinata e infine andammo a letto.
Mentre Peter sembrava dormire tranquillamente.

Peter sto venendo a prenderti


¡Hola!
Come vi è sembrato il capitolo?
Cosa farà ancora Misterio?
~Leo.

La fine del ragno🕸️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora