Tony camminò fino alla camera di Peter, dato che Mark ancora dormiva, e spalancò la porta, trovando suo figlio piegato in due in bagno a vomitare.
"Che strano, non avrei ma detto che un giorno Spiderman possa trovarsi in un bar notturno alle tre del mattino a bere alcolici nonostante non abbia 21 anni."
Disse avvicinandosi alla porta del bagno.
"Non stavo bevendo alcolici. Cos'è successo? Non ricordo nulla"
Rispose Peter alzando la testa.
"Oh e quindi ti ricordi che non stavi bevendo alcolici ma non il resto!? Beh è quasi normale considerando quello che ti hanno dato"
"Che mi hanno dato?"
"Niente, lascia perdere. Ora fatti passare in fretta la sbornia e poi torna a dormire"
Sbottò con un tono abbastanza duro, non potendo credere a quanto suo figlio fosse così sconsiderato.
"Non sono ubriaco!"
Esclamò Peter che ancora piegato in due sul gabinetto continuava a vomitare.
"E allora perchè stai ancora vomitando!!??"
Tony alzò un po' il tono della voce credendo che Peter continuasse a mentire, non sapendo che ciò che diceva era la verità.
"E secondo te se lo sapessi continuerei a vomitare"
Gli rispose esausto. Ciò che quel uomo gli aveva messo nella limonata lo aveva completamente scombussolato, la testa era in piena confusione e non riusciva a ricordare come dal bar fosse arrivato in camera sua e a giudicare dall'orario segnato sulla sveglia deve essere passato pure un bel po'.
"D'accordo ragazzino, ne riparliamo domani quando sarai di nuovo in te"
Disse Stark avvicinandosi a Peter, che pallido stava fermo appoggiato ad un muro.
"Su Petey"
Lo incitò abbassandosi al suo fianco per dargli un aiuto ad alzarsi, ma Peter restò fermo ancora una volta. Solo in quel momento Stark capì che quei sintomi non erano dovuti all'alcol, e che forse aveva sopravvalutato troppo il suo super metabolismo e che probabilmente la droga che gli avevano dato circolava ancora nelle sue vene.
"Petey" Lo chiamò tirandolo a se e gli fece poggiare la testa sul suo petto. "Calmo va tutto bene"
Cercò di rassicurare più se stesso che il ragazzo, data l'agitazione che iniziò a crescere in lui.
"Sono qui, tu solo respira. Con calma, segui me, okay?!"
"Ho preso solo limonata"
Si sforzò di dire Peter, cercando far capire al padre che era vero, voleva scusarsi per essere scappato via di casa in quel modo e che ora voleva solo il suo aiuto, ma Peter non aveva forza per dare voce ad altre parole.
"Si lo so piccolo, scusami, dovevo crederti fin da subito. Sono stato così cieco da non accorgermi che c'era altro. Ora con calma torniamo a letto, okay kid?"
Disse Tony accarezzandogli i capelli e dopo la risposta di Peter, che annuì non riuscendo a parlare, Tony lo aiutò ad alzarsi da quel pavimento e raggiungere il letto, dove lo fece stendere e gli sistemò un paio di cuscini dietro la testa.
"Gira tutto"
Sussurrò.
"Si tra un po' si fermerà tutto, promesso. Aspetta qui ti porto qualcosa"
Tony uscì dalla stanza per poi ritornarci qualche minuto più tardi.
"Tieni bevi questo"
Disse porgendo a Peter un bicchiere.
"Cos'è?"
"Acqua"
Peter prese il bicchiere sotto gli occhi attenti del padre che lo scrutava, o meglio lo analizzava, poi iniziò a bere accorgendosi dopo qualche secondo che oltre all'acqua c'era qualcos'altro e lo sputò di getto.
"Che schifo è?"
Chiese guardando suo padre, che a sua volta guardò l'orologio sul polso.
"Ti ci sono voluti......4 secondi per accorgerti che stavi bevendo più sale che acqua, davvero complimenti, poi non lamentarti se brutta gente riesce a drogarti e rapirti"
Tony rispose sarcastico.
"Oh fantastico in questo momento non distinguo una sedia da un canguro e tu mi fai bere sale"
"Siamo suscettibili vedo, poi perché mai dovresti trovarti difronte ad un canguro!?. Su dammi il braccio ti do qualcosa per farti stare bene, veramente questa volta"
Peter alzò un braccio verso il padre che subito lo afferrò prendendo il necessario per inserire una flebo.
"Wo wo wo, sei sicuro di quello che fai?"
Chiese Peter scostandosi un po'.
"Non ti fidi di me Spiderboy?"
"Mi ha dato del sale!" Rispose con ironia.
"È una soluzione fisiologica, onestamente non so se con i tuoi poteri ti possa far passare tutti questi brutti sintomi, ma di sicuro male non ti farà. Reintegrerai i liquidi persi e aiuterà il tuo corpo a stare meglio e con una buona dormita espellere ogni tossina."
Tony sistemò tutto in modo che Peter possa stare comodo.
"Io non ho dimenticato, dobbiamo ancora parlare di quella cosa"
Disse Peter mezzo assonnato
"Si ma ora dormi"
Tony uscì chiudendo la porta e sospirò.
"Quel ragazzino è davvero un osso duro"
Dato che per miliardario dormire è un optional decise di passare quel che restava della notte in laboratorio.
Uscì da quella stanza solo quando il sole era già alto.
"Jarvis che ore sono?"
"Sono le 10 di mattina signore"
"Oh di già?!"
Rispose Stark lasciando su un tavolo gli attrezzi che stava usando per migliorare il motore di un'auto.
Camminò per la torre alla ricerca di qualcuno.
"Jarvis dov'è Pepper?"
"La signorina Pepper Potts è all'ufficio principale alle Stark industries"
Tony stava per chiedere altro ma si fermò una volta arrivato in cucina.
"Oh Pete, finalmente qualcuno in questa casa. Allora ti sei ripreso da ieri sera?"
Gli disse con un tono bonario per evitare a qualunque costo di sfociare in un litigio, di nuovo. E si avvicinò al figlio che seduto al tavolo mangiava del latte con i cereali, deve essersi appena svegliato a giudicare dal suo aspetto.
"Si tutto okay, Mary è all'asilo e Peter a scuola. Avevo un po' di fame e così ho pensato di fare colazione"
Rispose.
"Aspetta un attimo.... Mark?"
Corse al suo fianco e gli poggiò una mano sulla spalla per scostarlo e poter esaminarlo.
"Come ti senti? Perché sei qui? Non dovevi alzarti dal letto, e perché diavolo non mi hai chiamato!"
"Papà. Papà, sto bene. Calmo. Volevo solo fare una passeggiata, non ce la facevo più a stare chiuso in una stanza."
Rispose abbassando lo sguardo.
"Capisco, e non intendo tenerti chiuso in gabbia, solo che... Voglio assicurarmi che tu stia bene. Tutto qui."
Tony stette in silenzio, guardando il figlio che con uno sguardo spento consumava la sua colazione, doveva tirarlo fuori da quella situazione. È stato rinchiuso per mesi in quella stanza e usato come cavia da laboratorio.
"Hey raviolo che ne dici di fare qualcosa di pazzesco?"
"Tipo cosa?"
Parlò Mark guardando il padre negli occhi, Tony camminò tranquillamente fino a raggiungere la parte opposta e poggiò le mani sulla sedia, e il figlio lo seguì con lo sguardo.
"Sai ho fatto alcune modifiche all'armatura di Peter..."
"Intendi dire il costume di Spiderman giusto?"
"Si, quello. Se mi dai dieci minuti potrei applicarle al tuo costume"
"Come il mio costume?"
"Si non ti ricordi? Dovrei averlo ancora nel mio laboratorio, allora Black spider sei pronto a tornare?"
Gli disse Tony con una luce elettrizzante negli occhi. Mark si prese un secondo per riflettere e poi tutto gli balzò in mente, si ricordò di come insieme al fratello formavano un duo e sventravano i crimi insieme.
Il ragazzo sorrise e entusiasta si alzò pronto per andare nel laboratorio con il padre.
"Con calma però, prima devi allenarti un po', sicuramente non combatti da tempo"
"Okay"
"Sì ma con calma"
Disse Tony seguendo il figlio fino all'ascensore e dopo mentre il maggiore andò nel suo laboratorio a aggiustare il nuovo costume, Mark scese in palestra e iniziò ad addestrarsi.¡Hola!
Vi sta piacendo la storia?
~Leo
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La fine del ragno🕸️
FanficTerzo libro della saga. Thanos è arrivato sulla terra, ora tocca agli Avengers combattere e salvarla ed evitare che il titano pazzo commetta il suo terribile piano di sterminio. Ci riusciranno? E riuscirà Spiderman a salvare il mondo da minacce futu...