Tony's pov
Qualche istante dopo quella chiamata io e Fury partimmo sul mio Jet privato e Fury impostò le coordinate per andare a prendere Peter.
"Allora Nick, dove stiamo andando di preciso?"
Chiesi curioso di dove quel piccoletto si sia nascosto.
"Danimarca" Rispose.
"Danimarca? E come diavolo gli è venuto in mente!!"
"Non dovevi fargli studiare tutta quella geografia fin da quando era un bambino."
Rispose ironico Fury. Dopo aver ripassato il 'piano' il viaggio filò tranquillo, e per via del fuso orario anche se partimmo in tarda mattinata arrivammo in Danimarca per il pomeriggio.
Una volta atterrati prendemmo un'auto rigorosamente nera dello S.H.I.E.L.D. che Fury aveva fatto preparare e una manciata di minuti dopo ci ritroviamo difronte ad una tranquilla e normale casa di periferia.
"Cos'è questo posto?"
Chiesi a Nick mentre scendiamo dall'auto.
"Un posto sicuro, o chiamala base segreta dello S.H.I.E.L.D. con 25 piani sotterranei, se preferisci."
"25 piani sotterranei!?"
Esclamai sbalordito da quanto bene sia nascosta questa base, sicuramente sarà inespugnabile.
"Che ti aspettavi, dove dovevamo trasferire tuo figlio? Di sicuro non in una semplice abitazione civile. Su forza entriamo"
Concluse capitan Harlock e dopo mi fece strada all'interno, scendendo nel seminterrato; attraversammo un classico soggiorno con tanto di quadri e decorazioni che la facevano sembrare come una normale casa, ma bastava fare qualche scalino verso il seminterrato che si apriva un mondo, apparecchiature tra le più tecnologiche adatte allo spionaggio. Un laboratorio in piena regola ed era solo il piano più superficiale! Si sa in questi casi più si scende nel profondo più i laboratori si fanno seri.
"Agente Scott"
Disse Fury salutando una delle persone che prontamente si alzò dalla sua postazione, una scrivania circondata da tre schermi, e ci venne incontro.
"Si, direttore"
Rispose con un tono fermò e deciso, caspita sembra quasi un militare col suo sergente.
"Stark questo è l'agente Scott, si trova in Danimarca da molti anni, e recentemente ha agito sotto copertura e teneva d'occhio tuo figlio"
Disse Fury presentandomi l'uomo difronte a me.
"Oh bene, mi fa piacere conoscerla, e grazie per aver badato al mio bambino"
Lo ringraziai stringendogli la mano.
"N-no piacere mio di conoscerla signor Stark, ed è stato un onore poter prendere parte a questa missione"
"Bene ringraziamenti a parte dove è finito Spiderman?"
Disse Fury rivolto all'agente difronte a noi.
"Oh sì ecco lui è andato qui"
Si affrettò a dire cercando tra le varie tasche della classica tuta scura dello S.H.I.E.L.D. e prese un bigliettino porgendocelo.
"Doveva distrarsi e voleva vedere questo spettacolo delle luci con alcuni suoi compagni. Non si preoccupi direttore è qui vicino ed è stato scortato da due agenti. Essendoci i suoi compagni di scuola la mia copertura sarebbe saltata, e il ragazzo ha insistito tanto per andare"
"Ottimo lavoro agente, non era nel piano ma hai saputo gestire tutto nel massimo ordine"
Rispose Fury, che si girò verso di me e aprì la bocca per parlare, ma l'intervento di una bella ragazza gli fece serrare la mascella.
"Signor direttore abbiamo un problema in uno dei nostri laboratori, ci sono dei valori che fuggono ad ogni classifica e parametri, impulsi sismici e molto altro"
Spiegò di fretta, era palesemente agitata, segno di qualcosa di grosso stava succedendo.
"Che livello?"
Domandò Fury come se quella domanda possa cambiare le sorti di un pianeta.
"Ventesimo piano, signore"
"Argh, dannazione. Chiamate subito gli altri reparti, in tutti i paesi, non mi importa se il fuso orario è scomodo, è un emergenza a livello globale, contattate anche l'Avengers Facility ."
Ordinò, con uno sguardo preoccupato che cercava di nascondere.
"Stark, tu vai a prendere tuo figlio e dopo vai dagli altri Avengers. Non so prendi un aereo, contatta quel tuo amico mago, va ovunque tranne che qui!"
Mi ordinò passandomi il foglietto che prima aveva in mano Scott con su una descrizione dell' evento e il posto in cui prendeva luogo
"Non capisco Nick cosa sta succedendo, che c'è al ventesimo piano? Poi sai che è più facile far muovere un albero che parlare con Strange."
"Allora fa preparare subito il tuo aereo, Stark! Non discutere e per una volta fa come ti ho detto"
Ordinò con un tono più duro e deciso, simbolo di dovergli davvero dargli ascolto.
Lasciai la casa e raggiunsi la piazza piena di gente dove c'era quello spettacolo di lui. Iniziai a cercare mio figlio, ma tra tutti i ragazzini e le altre persone fu molto difficile trovarlo, e chiedere indicazioni ai passanti risultava ancora più difficile, visto che ogni persona che interpellavo era più presa dal chiedermi una foto o un autografo. Per fortuna intravidi quelli che credevo agenti dello S.H.I.E.L.D così mi avvicinai.
"Salve, avrei bisogno di aiuto, st-"
"Signor Stark! È un onore incontrarla. Posso chiederle una foto?"
Mi rispose uno dei due uomini, dannazione un'altro buco nell'acqua, come faccio ora a trovare due agenti sotto copertura.
"No grazie sono alquanto indaffarato al momento, devo andare."
Risposi e mi allontanai di qualche passo alla continua ricerca degli agenti o di mio figlio, poi sentii l'altro uomo dire qualcosa al suo amico allarmato.
"Dov'è il ragazzo!"
A quelle parole scattai indietro verso i due uomini, capendo che ci avevo preso stavolta.
"Avete perso mio figlio?"
Gli domandai allarmato e loro rimasero scioccati da quella mia affermazione, forse non sapevano tutto.
"Il ragazzo era suo figlio?"
Mi domandò uno dei due mentre l'altro con degli occhiali particolari si guardava in torno cercava Peter.
"Oh mio dio signor Stark non avevamo idea che quello fosse.."
"Si si non attaccare la filippica ora dov'è"
Gli dissi preoccupato.
"Eccolo è lì"
Indicò l'altro verso un posto più isolato, ci giriamo verso il punto indicato e lo vidi. Il cuore mi saltò in gola. Era lì, per davvero, a un passo da me.
Stava seduto a terra in disparte, con le mani a coprirgli con forza le orecchie, qualcosa sta succedendo. Con un gesto della mano feci capire ai due agente che me ne sarei occupato io, loro rimasero sull'attenti pronti a intervenire in caso di necessità, è vero io sono Ironman, ma la loro missione resta sempre proteggere mio figlio.
Mi avvicinai ancora incredulo di avere Peter qui, dopo giorni di fatica chiusi in un laboratorio e ora eccolo.
"Hey"
Mi avvicinai accovacciandomi e gli toccai leggermente il braccio. Peter teneva con forza gli occhi chiusi e le mani sulle sue orecchie sembravano volergli entrare nella testa talmente della forza che metteva. Non si accorse nemmeno che ero lì, così lo scossi di più, ma senza esagerare sembra che i suoi super sensi stiano esplodendo, so cosa devo fare, e parlare forte o scuoterlo eccessivamente peggiorerebbe le cose, ma dato che da Peter non ricevevo rispose dovetti usare metodi un po' più 'rudi'. Così strappai con forza le braccia di Peter dalle sue orecchie.
"Peter, guardami!"
Gli urlai, per fortuna con tutto il casino di quella fiera nessuno si accorse di noi.
Lui aprì gli occhi, occhi rossi è gonfi, restò sorpreso di vedermi lì ma non si soffermò molto poichè distratto da qualcosa, e quel qualcosa lo stava facendo impazzaire.
"Pete, dimmi cos'è"
"Il mio senso di ragno sta impazzendo."
Disse a fatica, poi tornò a coprirsi le orecchie.
"Cosa posso fare? Ti devo portare in un posto più isolato?"
Gli chiesi, non so veramente come muovermi, il suo senso di ragno non aveva mai dato problemi così, di solito era il suo super udito a dare di matto e bastava un luogo isolato, il suo senso di ragno si era sempre limitato ad un prurito.
"È qui!"Esclamò
"Chi?" Gli chiesi, poi avvertii una presenza vicino a noi.
"Carne fresca "¡Hola!
Fatemi sapere che ne pensate.
~Leo.
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La fine del ragno🕸️
Fiksi PenggemarTerzo libro della saga. Thanos è arrivato sulla terra, ora tocca agli Avengers combattere e salvarla ed evitare che il titano pazzo commetta il suo terribile piano di sterminio. Ci riusciranno? E riuscirà Spiderman a salvare il mondo da minacce futu...