"Sembra stia bene"
Disse Natasha parlando a Pepper e Bruce mentre i tre, seduti su una panchina del parco, guardavano da lontano Mark che faceva giocare la sua sorellina sulle giostre.
"È solo apparenza, dobbiamo essere cauti con lui. Anche se si sta riprendendo ad una velocità strabiliante la sua mente è come un castello di carte, basta una piccola raffica di vento."
Parlò Bruce, che era lì principalmente per osservare come il ragazzo reagisce al mondo esterno dopo tutto questo tempo di detenzione.
"Pepper tutto okay? Ti vedo pensierosa"
Chiese Nat alla donna che con un viso preoccupato sembrava stesse guardando nel vuoto.
"Oh si si. Stavo solo pensando a quanto tutto questo sia assurdo. Stanno accadendo una moltitudine di cose in così poco tempo. Mark, poi Morlun e ora Peter..."
"Peter? Che gli è successo?"
Intervenne Nat, improvvisamente preoccupata.
"È da circa un paio d'ore che non ci risponde, è andato a caccia di un criminale e non è ancora tornato, e considerando la nostra ultima conversazione temo che possa succedergli qualcosa"
"Tranquilla, Peter è un bravo ragazzo vedrai che ritornerà a casa in men che non si ca. Non devi neanche preoccuparti per Morlun, Tony e Steve hanno un piano, Wanda si sta già allenando per l'incantesimo di Strange e Loki la sta aiutando."
Si intromise Bruce per cercare di tranquillizzare le due donne. Poco dopo Nat e Bruce ebbero una chiamata da Steve, per un nuovo allenamento; da quando Steve e gli Avengers erano stati avvertiti di questa nuova minaccia, tutti i loro sforzi confluivano nel prepararsi al meglio per questa battaglia. E così i due dovettero andare via.
Tutto sembrava andare per il meglio, stavano passando una normale giornata a New York, dopo aver lasciato il parco si fermarono ad un chiosco.
"Allora Mark ti sei divertito oggi?"
Domandò Pepper sperando di iniziare un discorso, ma il ragazzo di parlare non ne aveva la minima voglia, e rispose con un freddo gelido si.
"Cucciolo dal tuo viso sembrerebbe di no"
"Si mamma, tranquilla, è stato bello, davvero, e che sono solo stanco. Tutto qui"
Rispose staccando il contatto visivo e si concentrò sui waffle sul tavolo.
"Mark triste. Prendi biscotto"
Disse Mary sporgendosi verso il fratello per dargli uno dei biscotti che aveva difronte.
"No non solo triste"
Rispose con un sorriso finto.
"Però se sventoli così i tuoi biscotti Motti il mostro dei biscotti potrebbe mangiarli, per ciò mettili al sicuro nel tuo pancino."
Aggiunse sussurandoglielo ad un orecchio con tono scherzoso, poi si alzò e camminò verso l'auto.
"Mamma ti aspetto dentro che come ti ho detto sono un po' stanco."
Concluse......
Dopo il chiosco tornarono tutti a casa, Mark corse e si chiuse in camera, con la solita scusa del sentirsi stanco e chiuse gli occhi.
Chiuse gli occhi, sperando che tutto finisca, ma in realtà avevo solo accelerato l'esplosione.
"tu sei il figlio di Stark?"......."Sei così debole" Basta!..."Guardatelo, chiede anche pietà"...."solo un altro taglio e ti farò vedere chi è il più potente"
La mente di Mark continuava ad essere offuscata da ogni immagine e suono del suo periodo di torture.
"Rendimi le cose più facili, renditi utile per una volta."....."se servissi a qualcosa tuo padre sarebbe venuto a salvarti.."
Le torture inferte prima dall'Hydra poi da Luis lo avevano piano piano trasformato.
Torture fisiche e psicologiche erano pane quotidiano che l'Hydra somministrava affinché Mark potesse perdere la ragione e completare il lavaggio del cervello, ma sfortunatamente non funzionò e così le torture aumentavano di giorno in giorno, ora dopo ora, sempre più dure e dolorose. Luis per finire non migliorò la situazione, almeno all'Hydra importava un minimo della sua salute e gli fornivano un pasto quanto meno sostanzioso, Luis no. Col tempo l'accanita ossessione di trovare il siero per creare ibridi lo avevano fatto uscire fuori di testa, si curava a stento dei suoi bisogni figuriamoci quelli di un ragazzino.Mark pianse, silenziosamente, sperando di perdere la memoria e scordarsi di tutto.
"Mark, il tuo battito cardiaco è irregolare e il respiro accelerato, devo avvertire il Signor Stark?"
Disse Jarvis.
"No! J ti prego non chiamare nessuno. Sto bene"
"Ho precisi protocolli da seguire, dato le sue condizioni credo sia opportuno chiamare il signor Stark"
"No"
Urlò agitandosi ancora di più.
"Il suo ritmo cardiaco è appena aumentato."
"È aumentato perchè sto litigando con te!"
"Sto chiamando il signor Stark"
"No! Jarvis blocca tutto!!"
Urlò alzandosi in piedi di scatto.
"Il signor Stark è stato avvertito"
"no no no"
Imprecò a bassa voce, tra una frazione di secondi suo padre sarebbe venuto lì, doveva camuffare tutto al più presto.Tony nel suo laboratorio continuava a rintracciare il costume di Spiderman, usci da lì appena sentì che la sua famiglia era tornata.
Il tempo di raggiungere il salotto Mark era già in camera sua, in preda agli incubi. Mary corse tra le braccia di suo padre. Tony con Mary in braccio raggiunse Pepper sul divano.
"Non l'ho trovato, sembra sia sparito nel nulla, ho controllato anche tutte le videocamere della città, nessun risultato"
Annunciò Tony sistemandosi seduto con in braccio Mary che teneva la testolina sul suo petto e stringeva delicatamente la sua maglia.
"Hai sentito i suoi amici?"
Chiese Pepper guardando Tony negli occhi in una disperata ricerca di un segno di rassicurazione.
"Più di una volta, ma è stato come un colpo nell'acqua. Ned dice di averlo visto poco prima che scappasse per andare a combattere il crimine, e Michelle l'ha visto anche dopo, ha detto che andava di fretta, l'ha salutata ed è corso via."
"Aspetta quindi Peter è tornato a scuola?!"
"Si, ho già controllato, anche sapendo il luogo e l'ora esatta non si può rintracciare. Quel piccolo bastardello, non so come ha eliminato le proprie tracce."
"E se aveva un complice?"
"E chi? Il fantasma formaggino uscito dalla grotta? Deve essere qualcuno di davvero esperto, che sa fottere il sistema come lo S.H.I.E.L.D. e fino a prova contraria il suo amico nerd e la fidanzata spia sono innocenti."
"Fury ha qualche traccia?"
"Ci sta lavorando. Hey tesoro ti prometto che lo troverò, il mondo è piccolo riuscirò a scovare la ragnatela di quell'insetto"
Tony avvolte con un braccio Pepper e dolcemente la accarezza il braccio con il pollice, lei sospirò chiudendo gli occhi e si lasciò andare, scaricò tutte le tensioni poggiando la testa sulla spalla del marito.
Stettero così per una decina di minuti prima di essere disturbati.
"Signore, Mark sta avendo un attacco di panico abbastanza serio"
Disse Jarvis facendo solbazzare i due coniugi.
"Tranquilla vado io, resta qui con lei"
Rispose Tony alzandosi dal divano lasciando Mary che era ormai mezza addormentata, proprio come un piccolo angioletto, almeno lei.
Tony percorse a gran velocità le scale per arrivare alla camera del figlio, una volta fuori sbloccò la porta e entrò preoccupato.
"Mark!"
Lo chiamò iniziando a setacciare con lo sguardo la stanza, qualche secondo dopo Mark uscì dal bagno, sperando che una buona dose di acqua fredda lo aiutasse a sentirsi meglio o almeno a dissimulare i 'sintomi', ma sfortunatamente per lui suo padre era Tony Stark.
"Si papà che c'è?"
Domando facendo finta di nulla.
"Stai bene?"
"Si certo, perchè?"
"Jarvis mi ha detto c-"
"Si sarà sbagliato, dopotutto è probabile no?!"
Disse sedendosi sul letto mentre Tony lo squadrava da capo a piedi.
"Si probabile.....avanti kid per quanto tempo vuoi tenere questa falsa?"
Rispose avvicinandosi al figlio sedendosi al suo fianco e lo tirò a se, per sentirlo più vicino, per cercare di proteggerlo dal mondo
"Allora cosa devi dirmi?"
Gli domandò dolcemente accarezzandogli i capelli
"Credimi, non vorresti ascoltarla"
"Invece sono tutt'orecchi"
Mark scosse la testa.
"Cucciolo lo so che non vuoi, neanche io voglio che tu ricordi quello, ma stare in silenzio non migliorerà le cose.<->
"Sei sicura che funzionerà?"
Chiese Peter a Liz, incerto del piano della ragazza,
"Che c'è ragnetto non ti fidi?!"
"Diciamo che avrei i miei motivi per non farlo, il primo è perchè lo stai facendo, non ci guadagni nulla, e per di più Spiderman ha mandato in prigione tuo padre"
"Lo faccio perchè sei mio amico. Forza prendi la tua roba e preparati per il volo"
Peter ingenuamente aveva dimenticato il motivo velato per cui Liz lo aiutava, se Peter sparisce vuol dire niente Spiderman tra i piedi.
"Ti ricordo che mio padre è Tony Stark sei sicura che non riuscirà a fermarci?"
"Gli aerei delle piccole compagnie non si accorgeranno mai dell'imbroglio, e se tuo padre lo scoprirà tu sarai già altre oceano, ricorda se ti chiamo significa che Ironman sta arrivando, tu prendi subito un altro aereo come ti ho fatto vedere e vai a qualche nazione più lontana possibile, al più presto."
"Si va bene."
"Ricorda non metterti in mostra, resta nell'ombra. Ora vai o perderai il volo, io mi occuperò di cancellare il resto. Nessuno saprà mai che sei venuto qui o i tuoi spostamenti."
Peter salutò Liz e corse via diretto verso l'aeroporto.¡Hola!
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~Leo.
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La fine del ragno🕸️
Hayran KurguTerzo libro della saga. Thanos è arrivato sulla terra, ora tocca agli Avengers combattere e salvarla ed evitare che il titano pazzo commetta il suo terribile piano di sterminio. Ci riusciranno? E riuscirà Spiderman a salvare il mondo da minacce futu...