cap.27

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Spiderman indossò il costume e seguì il boato dalla Stark Tower ad una banca.
"Ciao ragnetto ci rincontriamo a quando pare!"
Esclamò l'abile ladra che Peter o meglio Spiderman aveva conosciuto qualche giorno prima, era tornata e Peter ricordava bene cosa era successo quel giorno, quella strana sensazione e dopo quel bacio.
"Non ricadrò si nuovo nella tua trappola"
Disse Peter atterrando difronte a lei.
"E chi ti vuole costringere, ricordi il bacio, se stato tu a non opporre resistenza. Ora scusami ma vado di fretta"
Gli lanciò contro un rampino anti gravità, simile a quelli da spia ma molto più sofisticato, che lo immobilizzò.
"Dai Peter, non guardarmi così, è il mio lavoro. Io il gatto tu il topo"
"Ti prenderò"
Gli rispose Peter cercando di liberarsi.
"Per la cronaca carino il discorsetto di tuo padre, ma ciò non cambia la situazione per me. Io ti ho amato e sempre ti amerò Peter Parker."
Disse scattando verso Spiderman ancora immobilizzato gli sollevò la maschera fino al naso e  lo baciò, dinuovo.
"Ora scusami ma devo andare. Sai tra un po' arriverà la polizia."
Rispose liberando Spiderman, che ancora scosso gli ci vollero qualche secondo per realizzare. Nel frattempo gatta nera stava scappando e stavolta Peter non se la farà scappare. Deve fermarla e vedere chi si nasconde sotto quella piccola maschera nera, anche se a Peter parve di riconoscerla, e questo lo portò a pensare alle parole che lei disse poco prima, ma poi un dato fondamentale nel video di Beck non parlava di Peter Parker, ma di Peter Stark, gli unici che conoscevano quel cognome erano i suoi compagni di scuola, e ciò ristringe di molto il campo di ricerca.
Si lanciò all'inseguimento saltando di tetto in tetto, altroché se quella ragazza è agile, è agile quasi quando Natasha e sembra avere dalla sua parte delle tecnologie sofisticate, al pari dello S.H.I.E.L.D. e di mio padre.
Gatta nera arrivò ai binari ferroviari e con agili salti riuscì a saltare sul primo treno che passò, Spiderman fece lo stesso. Così si ritrovò a dover rincorrere una ragazza sul tetto di un treno mentre questi correva chi sà per dove.
Ormai il treno correva così veloce che dovrebbero essere fuori New York, tra tutti i treni erano finiti su quelli ad alta velocità.
In questo caso le ragnatele di Peter non erano molto d'aiuto visto che il treno correva contro vento le ragnatele bloccavano più lui che la sua nemica.
"Siamo alle strette micetta vero?"
Nonostante il treno fosse molto lungo Peter era ad un passo da lei quando questa con un abile capriola all'indietro  finì alle spalle dell'uomo Ragno.
"Io non credo"
Gli rispose e con un gesto improvviso spinse Peter giù, che fu trascinato a terra dalla forza generata da un altro treno che passò accanto al loro, ma con un colpo di ragnatela riuscì a far si che un altro treno non lo colpisca in faccia e saltò sul tetto dell'altro treno.
"Ci rivediamo tesoro"
Gli urlò gatta nera. Questa volta ci pensarono i due treni che viaggiavano in due direzioni diverse a separare il gatto e il topo.
"Dannazione mi sei scappata dinuovo"
Sussurrò Peter sedendosi sul tetto del treno per riposarsi da quella corsa.
"Bene e ora come torno a casa, non so nemmeno dove mi trovo. Karen!?"
"Peter devo avvertire tuo padre?"
"Si va bene"
"Invio dati eseguito Jarvis ne è stato informato, suo padre ha inviato un'armatura."
"Grazie Karen"
Peter si stese stremato, aspettando suo padre.
Poco dopo vide una sagoma rossa e gialla avvicinarsi a lui.

Nel frattempo Tony alla torre aveva raccontato tutta quella assurda vicenda a Pepper.
"Oh Dio. Ma ma come è stato possibile.."
Rispose in lacrime, sorridendo al marito.
"Non so, tutto questo è stato più che assurdo, ma infondo  non possiamo sapere tutto sul mondo degli alieni, ma ti assicuro che quello Skrull era identico per filo e per segno a Mark, anche la sua mente, era tutto così perfetto"
"Tony. Non hai bisogno di giustificarti per ciò che è successo, mi sembra ovvio che non è colpa tua, nessuno sa cosa è capace di fare ogni specie dell'universo, guarda te ad esempio hai domato le sei gemme e questo era una morte certa e invece la tecnologia di Carol è riuscita a salvarti."
Lo confortò la moglie ma Tony restava della sua idea, aveva abbandonato Mark, così come aveva abbandonato Peter dopo il primo scontro con Thanos. Forse non era adatto a fare il padre.
"Come sta ora Mark?"
Gli chiese Pepper, risvegliando Tony dai suoi pensieri.
"Fisicamente abbastanza bene, psicologicamente no, ne ha passate di tutti i colori. Prima l'Hydra e le sue torture poi Baley con i suoi esperimenti. E ora sembra spaventato da questo Morlun"
"Morlun? Chi è? Qualcuno dell'Hydra?"
Chiese Pepper preoccupata.
"Non so, quando ne ha parlato sembrava stesse delirando, era scioccato. Può darsi che si sia inventato Morlun e abbia avuto una qualche allucinazione visto che non mangiava da giorni, ma qualcosa ha ucciso Luis, ed non era un uomo. Potrebbe essere uno dei potenziati registrati negli archivi dello S.H.I.E.L.D. o il discorso folle di Mark ha davvero un senso."
Jarvis fermò la loro conversazione e li chiamò nel laboratorio, dove Bruce lì aveva appena chiamati.
Pepper gli si illuminarono gli occhi appena vide Mark, certo stava dormendo ed era su un tavolo nell'ala medica con tubi ovunque, ma era vivo, e questo bastava.
"Bruce, che succede? Scoperto altro?"
Chiese Tony preoccupato mentre Pepper prendendo una sedia si sedette accanto a Mark e gli accarezzò i capelli.
Lo scienziato con piccoli problemi di rabbia prese parola.
"Qui ho finito, ora sta dormendo, gli ho dato un sedativo potente, è stremato, così i suoi super poteri non dovrebbero darci intoppi."
"Sai cosa gli è successo, in questi gior...mesi in cui...bhe in cui non era con noi"
Chiese ancora Tony, con un tono misto tra la rabbia e la preoccupazione.
"Si, diciamo ho una visione abbastanza chiara.... Loro hanno usato Mark come se fosse il loro sacco da boxe, le cose che gli anni fatto sono le più immaginabili, neanche  Thanos si meriterebbe tutto ciò"
Disse Bruce senza voler scendere nel dettaglio.
"Ti prego dirmi cosa gli hanno fatto"
Lo supplicò Tony..
"Tony non penso che vorreste sentire ciò che ho da dirvi"
Continuò Banner ma Stark insistette, mentre Pepper ascoltò passivamente, per lei l'importante era riavere il suo piccolo gemellino. Ma probabilmente concordava con Tony.
"Bruce ti prego, è mio figlio. Devo sapere, qualunque cosa gli sia successa."
"Va bene, va bene. l'Hydra ha usato tutto il suo peggior arsenale, tagli ovunque anche molto profondi. A quanto pare volevano scoprire i suoi poteri o qualcosa di simile. Baley poi non ha fatto di meglio, l'ha usato come cavia da laboratorio. Nel suo sangue ci sono strane sostanze di natura chimica, che accompagnate a una scarsa nutrizione e violenze continuo non hanno migliorato a farlo stare bene. Gli ho dato dei farmaci per farlo stare meglio, appena si sveglierà bisognerà parlargliene. Sappiamo cosa ha subito ma non cosa ha visto"
Concluse Bruce, Tony strinse i pugni dalla rabbia. Ora si che voleva uccidere Luis, ancora di più, ora come ora ucciderebbe chiunque si avvicinasse ai suoi figli, e questo Morlun o chicchessia sarà il primo a morire.
Fury chiamò di nuovo alla Stark Tower.
"Banner ci servi alla base, abbiamo del materiale che devi analizzare, c'è un auto fuori che ti aspetta. Stark non c'è più bisogno che vieni anche tu. Rogers ha spiegato la situazione."
Esordì e dopo la chiamata si chiuse, strano ma  Nick era veramente felice e sollevato per la situazione. Steve gli aveva spiegato tutto, come Nick poco prima aveva imposto loro prima di mandare Cap e Nat in missione.
Tony ovviamente aveva già informato Fury di questo essere, Morlun e lui aveva già iniziato le sue indagini, perché ciò che riguardano gli Avengers il direttore dello S.H.I.E.L.D. le metteva al primo posto.
Bruce salutò la coppia e dopo uscì per tornare al quartier generale. Tony tornò dalla moglie e dal figlio.
"Finirà mai questa storia?"
Disse Pepper, stanca e irritata che i suoi bambini subiscano tutto ciò.
"Ti prometto che stavolta finisce qui, a costo di dovermi sdoppiare e seguire le tre pesti passo dopo passo. A proposito di tre pesti la nostra principessa?"
Disse Tony abbracciando da dietro la moglie e lasciandole un bacio sul collo.
"Su con Happy, le stava leggendo un libro, ma a questo punto credo che ora dorma. Peter?"
Chiese lei.
"Era in pattuglia, Jarvis lo sta portando qui, tra un po' dovrebbero arrivare, fortunatamente non si è ferito nello scontro con qualche criminale"
Gli rispose Stark, ci fu un silenzio, silenzio in che i due coniugi si presero per pensare alla loro famiglia, erano dinuovo tutti insieme. E anche se in una situazione particolare, e che nessuno genitore assicurerebbe ad un figlio, Tony e Pepper erano grati che qualcuno da lassù voi avesse ascoltati e fatto questo piccolo miracolo per loro.











¡Hola!
Che ne pensate della storia?
Molte cose dovranno ancora accadere da questa misteriosa ladra al misterioso mostro intento a uccidere tutti gli Spiderman.....
~Leo.

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