cap.39

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La camminata di Morlun fu arrestata da due fruste magiche dorate e da un inspiegabile campo di forza, che lo costrinsero a guardare dietro di lui.
Un portale, un grande portale era appena apparso e da lì uscivano le figure di Strange e Wanda che bloccavano quell'essere. Il secondo ad uscire dal portale fu Loki, che aiutò i due con una delle sue magie. Successivamente seguirono gli Avengers Mark e Pepper nella sua armatura azzurra.
Nessuno notò Tony sullo sfondo, né Tony avvolto nel suo dolore notò l'intervento dei suoi amici.
"Pranzo a domicilio"
Disse Morlun e con uno scatto si liberò dalle magie e illusioni dei tre Avengers, i quali restarono sorpresi.
"Trucchi infantili"
Si limitò a dire e riprese a camminare, ma questa volta in direzione del ragazzino vestito da ragno. Gli Avengers si mossero intorno a Mark per proteggerlo
"Ci rincontriamo" Disse.
"Non toccarlo"
Ringhiò Captain America, chiedendosi dove Peter e Tony si fossero cacciati. La magia di Strange doveva portali da loro.
"Captain America, l'uomo senza tempo"
"A te invece ne è rimasto poco di tempo"
"Suvvia non ricominciate anche voi, sono stanco dei vostri modi di fare, lottate per la vita e alla fine perdere comunque, in un modo o nell'altro alla fine morirete tutti. Perciò consegnatemi il ragazzo senza fare storie e ognuno tornerà sulla propria strada"
"Dovrai passare sui nostri corpi"
Disse Vedova nera.
"Già visto, già fatto"
Rispose e in quel istante una magia di Loki sembrò intrappolare Morlun.
"Davvero pensi che questo mi fermi Asgardiano?"
Rispose voltandosi verso Loki.
"Oh questo no, ma quello si"
Rispose il Dio delle malefatte e Morlun non ebbe tempo di voltarsi che ricevette una scaglia di tuoni e fulmini da parte di Thor.
Il colpo non lo danneggiò molto e dopo essersi scroccato qualche osso si rivolse a Mark.
"Tu devi essere Mark, il gemellino. Tuo fratello ti voleva bene sai. È un peccato se non lo ricevessi più"
Disse.
"Che cosa gli hai fatto"
Urlò Pepper, furiosa verso quel essere.
"Ho compiuto il suo destino"
Rispose Morlun guardando un punto fisso difronte a lui, e quel suo sguardo fisso fece girare ogni Avengers. E solo allora si resero conto, lo videro, Tony piegato in due dal dolore, non sembrava avere grosse ferite ma stringeva tra le braccia il corpo di Peter, lasciando tutti in un improvvisa confusione e dolore, e ciò bastò a spezzare Mark facendolo cadere a terra.
E in quell'attimo di confusione degli Avengers Morlun riuscì a liberarsi e si avventò sul ragazzo, che grazie al suo senso di ragno riuscì a non farsi prendere,ma ormai era k.o., non poteva più combattere per fortuna ci pensarono Rhodey e Bucky a proteggerlo. E immediatamente dopo gli Avengers ritornando all'attenzione tornarono a combattere Molrun.
"Non vorrete unirvi al vostro amico spero"
Disse ma in cambio ricevette solo pugni, calci e uno scudo.
"Ci puoi contare"
Disse Clint tirando una freccia, che come sempre colpì il suo bersaglio perfettamente.
Quello che segue fu una lotta vera e propria.
Gli Avengers uniti stavano per annientare Molrun, una volta per tutte.
La creatura era ferita, e stanca. Doveva resistere sia agli attacchi fisici da parte degli Avengers sia a quelli mentali da parte di Wanda, e i continui patetici modi di essere bloccato da parte di Strange e Loki.
Morlun per quanto invicibile ha comunque bisogno di riposo se non vuole soccombere, ma non voleva darla per vinta.
"Ragno. Datemi il ragno"
Urlò agonizzante mentre Wanda con i suoi poteri lo costringeva a inginocchiarsi contorcendosi dal dolore.
"Neanche dopo che sarai morto"
Rispose Pepper piena di ira.
Thor concentrò i suoi fulmini, Strange la sua magia, Rhodey e Pepper gli arsenali delle loro armature, e Morlun urlava ogni secondo sempre più forte. Ormai era quasi fatta, l'avevano sconfitto, ma uno squarcio nel cielo cambiò le carte in tavola.
Da quello squarcio uscirono due figure. Daemos, fratello maggiore di Morlun, e Verna, sorella di Morlun che era solita cacciare con i suoi cani da caccia, ovvero nemici storici di Spiderman presi da tutto il multiverso e che leí teneva perfettamente a bada.
"È così è questa la terra che ci tenevi così tanto nascosta, fratellino"
Parlò Verna piombando proprio al centro della battaglia.
"Su, chi incomincia?"
Disse rivolta agli Avengers.
L'attimo dopo fu una cruenta battaglia, le sorti si erano completamente ribaltate. Ora gli Avengers dovevano fronteggiare tre eredi, e alcuni dei più forti nemici di Spiderman, come avvoltoio, doctor Octopus, lizard, provenienti tutti da universi paralleli e controllati da Verna, erano in tutto sei.
C'erano spari di pistole ovunque, lotte insostenibili per un essere umano. E i due fratelli di Molrun erano carichi e sganciavano colpi pesanti che stesero Bucky e quasi sfinirono Thor. Gli altri non erano da meno, ogni Avengers sembrava reggersi in piedi per miracolo.
La battaglia era stancante e le forze degli Avengers erano concentrate su Mark, affinché non venisse preso. Certo potevano portarlo via, ma con Strange e Loki fuori gioco, e il bifrost ancora distrutto non poteva andare lontano, o almeno non così lontano da seminare i tre Eredi. Così al fianco di Capitan America combatteva contro una versione del doctor Octopus molto più avanzata. Natasha e Pepper con Wanda erano concentrate su Verna, una volta messa fuori gioco non poteva più controllare i suoi cani da caccia, e questo significava avere nemici in meno. Thor Sam e Clint cercavano di battere Daemos, ma lui sembrava ancora più forte di Molrun, mentre gli altri si concentravano sui due criminali, stendendo Lizard.
Morlun nel frattempo colse l'occasione per riposare e recuperare le forze, e lasciare ai fratelli il compito di continuare la sua battaglia, ma un istinto di egoismo e superbia furono più forti di lui. Quella era la sua caccia, non poteva  lasciare ai fratelli l'onere di poter vantare di aver combattuto e vinto insieme a lui, davanti al loro padre. Lui era il figlio prediletto e lui avrebbe portato i corpi dei due gemelli ragno alla tavola di Lord Solus, il padre, e preso le lodi che si meritava. Così si rialzò e corse verso Mark, nella speranza di prenderlo prima dei fratelli.
Una presenza, un eroe apparso all'improvviso sulla scena glielo impedì.
Stava lì fermo difronte a Morlun con il palmo ben aperto nella sua sfavillante armatura rossa fuoco, che gli copriva tutto il corpo eccetto la testa, non si mise il casco, voleva vedere con i suoi stessi occhi la faccia morente di quello stronzo.
"Tu bastardo infame non ti avvicinerai a lui"
Gli ringhiò Tony, che era rimasto fuori dalla scena accanto al corpo del suo figlio morente e inerme non aveva forze di reagire. Quel mostro gli stava strappando via tutto, stata facendo del male alla sua famiglia, ovvero gli Avengers e Pepper. Con l'unico scopo di ucciderli.
Caricò tutta la potenza del suo reattore nella mano tesa e sparò contro Morlun. Che spossato si lasciò distruggere e cadde al suolo privo di forze.
Tony guardò con occhi assetati di vendetta quel corpo ormai morto dell'essere che uccise suo figlio.


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~Leo.

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