14-Ho bisogno di te al mio fianco.

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-Rossella-
-3 giorni dopo-

Con le bambine va abbastanza bene.

È da due notti che non dormo perché quando piange una piange pure l'altra ed è difficile accordare entrambe, anche quando mi aiuta qualcun'altro.

Mi pesa non poter crescere le mie bambine con Jeff, mi pesa tanto.

Ora che le bambine sono nate pesa ancora di più di quando ero incinta, l'idea che un giorno loro mi chiederanno del padre e io non saprò cosa rispondere.

È pomeriggio, le 4 per precisare, e le bambine dormono da circa 5 minuti nelle loro culle rubate da Jane e Clockwork in una casa l'altro ieri sera.

Sono due culle di quelle che si possono dondolare, ne troppo grandi ma nemmeno troppo piccole, una rosa pallido e l'altra gialla pulcino.

In casa c'è solo Sally che sta giocando nella sua camera con le bambole, gli altri sono in giro e lo Smile dog è da qualche parte a inviare messaggi alle sue prossime vittime, gli ultimi messaggi che vedranno.

Sono al piano di sopra, nella camera in cui riposano le bambine, sul letto.

Sento la porta d'ingresso aprirsi per poi richiudersi, sarà ritornato qualcuno.

Non curante di chi possa essere arrivato, continuo ad osservare le bambine dormienti.

Fin quando la porta si spalanca e sulla soglia vedo una persona.

L'ultima persona che mi sarei immaginata di vedere.

Una persona che si è fatta viva dopo tutto questo tempo.
"Jeff..." sussurro io così piano che forse nemmeno l'avrà sentito,

"...Ross....io..."-comincia a tremare-"scusa..."

Mi metto in piedi e avanzo fino difronte a lui.

Una flebile fiamma di rabbia comincia a crescere, "ah...è tutto quello che sai dire?"-incrocio le braccia e gli occhi mi diventano lucidi-"Dove sei stato tutto questo tempo? Dove sei stato quando vomitavo e avevo bisogno di te? Dove sei stato quando ho partorito e anche lì ho avuto bisogno di te?" alzando leggermente la voce alla fine e sottolineando le ultime due parole,

Jeff abbassa lo sguardo, "ho avuto da fare."

"DA FARE?"-urlo-"DA FARE? PER DUE MESI? NON PRENDERMI PER IL CULO JEFFREY WOODS. NON. PRENDERMI. PER. IL. CULO." gesticolando con le mani,

"..dov'è il bambino?" chiede lui con voce calma,
"LE bambine. E comunque cosa c'è? Ora vuoi vederle?" chiedo io con disperazione,

"Scusa Rossella...è che...ci ho riflettuto, ok? So che ho sbagliato e a tempo debito ti dirò tutto quello che è successo."

"A tempo debito??? TU DEVI DIRMELO ORA."

"OKOK"-alza la voce-"Sono stato in Canada, un paesino in Canada. Sono stato da un mio amico, ha avuto degli affari da concludere e l'ho aiutato."

"E ci hai messo due mesi?"

"No..."

"e allora non sparare cazzate! Anche nella lettera hai scritto testuali parole 'non me la sento di fare il padre' "-mi si spezza la voce-"ma ti rendi conto? Sono cose da fare? Si lascia così la propia ragazza incinta?", comincio a piangere.
"...scusa"

"Smettila di scusarti!" dico singhiozzando, "mi fai arrabbiare ancora di più!"

"Cosa posso fare per farmi perdonare? Ok, sono stato un coglione. Ho abbandonato te e il bambino, anzi, le bambine. Ma ora, anche se continuo a non sentirmela, voglio prendermi le mie responsabilità. Questo mio amico mi ha fatto riflettere molto...ho capito che devo assumermi le conseguenze delle mie azioni. E crescere le bambine con te sarà magnifico..."-si mette in ginocchio e mi prende una mano-"io ti amo, Rossella, voglio essere il padre delle nostre bambine...dammi una seconda possibilità."

Change My Mind || Jeff The KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora