Capitolo 44

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Cap. 44

Il trio di eroi arrivò in zona Rue de Pont, cercando più riferimenti possibili alle immagini viste durante la festa.

I ricordi sfumati e la mancanza di dettagli non aiutavano.

Fu in quel momento che una chiamata di Chloé, sul sistema di comunicazione magico, li distolse dall'impresa.

"Adrien e' sano e salvo!" - confermò didascalica la regina delle api.

Un sospiro di sollievo allentò la tensione del momento ed il gruppetto si fece forza: non tutto era perduto.

La volpe prese il bastone e rispose direttamente all'ape:

"Siamo a Rue de Pont, in cerca degli orecchini di Marinette" - rispose Rena - "venite qui".

"In realtà ci sarebbe un problema con Adrien" - rispose titubante Queen Bee.

"Abbiamo saputo che Adrien e Chat Noir sono la stessa persona" - confermò senza esitazione la volpe, fraintendendo le rimostranze dell'ape - "ce l'ha detto il suo Kwami: ora Marinette è trasformata nella versione femminile di Chat, ma ci servono gli orecchini per sistemare questo disastro!".

"Va bene, arriviamo, ma non dite che non vi avevo avvertito!" - rispose stizzita Chloé.

I tre si guardarono dubbiosi: che diavolo passava per la bionda testa della figlia del sindaco per tergiversare in un momento simile?

I loro dubbi furono dissolti pochi minuti dopo, quando Queen Bee atterrò con Adrien nudo in mezzo alla strada, a pochi passi da loro.

Le facce sbalordite del trio furono immediatamente spazzate via dall'espressione di apparente vergogna del modello che, con una finta nota di imbarazzo, cercò di coprirsi alla meglio.

"Non pensiate che fare il modello implichi mostrarsi sempre così!" - provò a spaccare il ghiaccio il biondo con un sorriso a trentadue denti, mentre Marinette, pur ancora trasformata, aveva perso completamente raziocinio nel vedere tanto spettacolo.

"Marychat!" - la chiamò la mora, avendo ripreso coscienza prima degli altri ed avendo notato l'effetto dirompente del biondino sull'eroina ora in nero -"a quello ci penserai dopo!" - aggiunse ridendo maliziosamente e colpendola con un buffetto leggero sulla mascella spalancata.

"Si... Dopo ..." - ebbe comunque la forza di rispondere la corvina, pur senza nascondere il rossore diffuso che oramai le illuminava il viso a giorno e la faccia colpevole di mille pensieri non adatti alla situazione.

"Io vi avevo avvisato! Ma voi non mi avete creduto!" - partì in quinta la bionda.

"Marinette, mi potresti ridare l'anello?" - chiese con un sorriso più che strafottente Adrien, allungando una mano verso di lei e scoprendosi quasi del tutto.

Eccolo lì. Adrien Agreste, il modello, il perfetto, il suo amore, con tutto il suo ben di Dio in vista, eppure così vanesio, così sbruffone, così esibizionista, così Chat!

Marinette ebbe un flash con tutte le avventure, le emozioni, i giochi di parole, i tentativi di approccio ed i giorni di scuola vissuti col modello e col supereroe in nero: una lacrima le bagnò il viso coperto dalla maschera del suo compagno: "Sei tu!" - ebbe la forza di rispondergli, puntando i suoi occhi blu contro quelli verdi del modello e distogliendoli dagli addominali del ragazzo.

"Sei sempre stato tu!" - continuò con la voce tremante.

"Ehmm ... ecco ... io ..." - provò a ribattere il biondo.

"Io non me ne sono mai accorta!" - continuò lei, facendo un passo verso il ragazzo che, spavaldamente, non indietreggiò.

"Mi hai sempre preso in giro!" - cominciò a ringhiare la giovane corvina.

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