Cap. 9
Maestro Fu quasi non ricordava più il suo cognome, tanti erano gli anni passati senza che nessuno lo avesse chiamato diversamente da "Maestro", ma nonostante l'età e per effetto del suo Miraculous, aveva ancora quella lucidità mentale tipica di un quarantenne in piena forma mentis.
Le candeline sulle torte dei suoi tanti compleanni erano molte di più di una qualsiasi persona normale, ma non tutte erano state spente con il classico soffio gioioso. Qualche lacrima aveva contribuito a rovinare le varie feste e, negli ultimi anni, Fu non aveva proprio avuto più lo spirito di festeggiare, tanto erano state amare le ultime.
Si sentiva in colpa.
Ultimo del suo ordine, aveva fallito nel compito di proteggere e celare i gioielli magici più potenti del mondo, perdendone addirittura due tra i più forti. E, come se non bastasse, aveva affidato i gioielli della distruzione e della creazione a due ignari ragazzini appena quattordicenni che, pur dimostrando tutto il loro valore, avevano agito senza pensarci più di tanto, accettando una responsabilità ben più grande di quando avrebbero potuto anche solo intuire. E tutto questo per porre rimedio al suo errore.
Effettivamente il cuore dei due giovani era subito apparso giusto allo scopo di Fu, che però aveva giocato sporco, confidando nella spensierata leggerezza dei due teenager per metterli di fronte, a fatto compiuto, ad un destino di grosse responsabilità ed altissimi rischi, se non la loro stessa vita.
"Parlerò con loro!" - si riprometteva ogni volta, ma i giorni erano passati ed il momento non era ancora arrivato.
Sentiva che non era la cosa giusta, come sentiva quanto la sua scelta egoistica di affidare a due ragazzini un simile potere fosse stata contemporaneamente corretta ed allo stesso tempo errata. Luce ed ombra. Yin e Yang. Creazione e distruzione. Vita e morte.
Questa situazione lo destabilizzava, ma doveva arrivare fino in fondo e quella era l'unica via: lo sentiva dentro di sé, nonostante tutti i dubbi ed i rimorsi.
Immerso nei suoi pensieri, reagì di soprassalto quando sentì il campanello squillare: non era da lui. Perché era così agitato? Non ricordava di aspettare nessuno, ma forse si sbagliava. O no?
Con stupore, aprì la porta del suo centro massaggi, trovandosi faccia a faccia con un Alya stralunata e pallida, appena dietro ad un Kwami rosso che lo fissava dritto negli occhi, con chiara preoccupazione nello sguardo.
Intuì immediatamente che qualcosa fosse andato storto, ma non si capacito' ancora quanto.
"Maestro Fu" - disse l'esserino rosso volando all'interno dell'edificio - "abbiamo urgenza di Rena Rouge e del suo aiuto: Chat Noir e Marinette sono feriti!".
Fu non ci mise più di una frazione di secondo a recepire il messaggio: Tikki aveva parlato di Marinette e non di Ladybug, di fronte ad Alya e ad una richiesta di un Miraculous, segno che l'identità dell'eroina a pois fosse saltata, mentre quella di Chat Noir no. Se Tikki si esponeva in quel modo, la cosa era sicuramente grave e questo bastò a convincerlo ad aprire lo scrigno dei Miraculous per prendere la collana contenente Trix, il Kwami della volpe e consegnarlo ad un Alya silenziosa ed ammutolita.
"Sicuramente avrai molte domande" - le disse Fu - "ma tutto a tempo debito. Dobbiamo aiutare Marinette e Chat Noir!" - disse mettendole in mano la collana che subito Alya riconobbe, avendoci già avuto a che fare più volte.
Fu prese una borsa capiente e vi mise dentro anche gli altri gioielli magici.
Appena indossata, Trix comparve gioiosa di fronte alla ragazza - "Ciao Alya!" - le disse l'esserino. "Ciao Trix! È un piacere!". "Andiamo! Trix, trasformami!".
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Marinette
AventuraCosa può accadere in una sola settimana? Pochi giorni possono cambiare la vita di una persona?