Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
꧁D꧂꧁A꧂꧁I꧂꧁N꧂꧁T꧂꧁Y꧂
"NIGHT CLUB" è quello che dice l'insegna del locale in cui sto aspettandoMarcus, il ragazzo con mi frequento da alcune settimane.
Decido di entrare nel locale perché fuori fa freddo ma non appena metto piede nel club, la voglia di rimanere lì un secondo in più non c'è.
Resto comunque perché ormai ho un appuntamento, mi siedo in una poltrona, guardando le persone ballare, mentre aspetto.
passa un'ora e di Marcus non c'è nemmeno l'ombra, mi alzo decisa ad andare via, ma vengo bloccata da qualcuno che mi trascina di forza in una stanza, provo a svincolarmi ma la persona che mi ha presa e più forte di me e quindi mi ritrovo in una stanza buia.
"sei perfetta come spuntino" una voce dice facendomi rabbrividire
"chi sei?" chiedo guardandomi in giro non vedendo niente nonostante i miei sforzi
"davvero non mi riconosci?" La figura esce allo scoperto, rivelandosi in Marcus
la mia bocca si spalanca per prima cosa perché non so cosa stia succedendo e poi perchè in questo momento Marcus sembra un pazzo e il suo sguardo non promette niente di buono.
"Marcus smettila di scherzare e liberami, non sei divertente" gli dico cercando di liberarmi non riuscendoci
"cosa ti fa pensare che io stia scherzando?" si avvina e grazie alla poca luce che entra dalla finestra vedo i suoi occhi trasformarsi, diventando scuri.
inizio ad agitarmi, adesso veramente spaventata.
"che sta succedendo?"
"vedi.." inizia sfiorandomi con la punta delle dita
"sono parecchio affamato, ma non ho la voglia di cercare qualcuno e perdere tempo prima di mangiarlo quindi ho pensato che tu saresti stata abbastanza facile" dice avvicinandosi a me, tanto da sentire il suo respiro sul mio viso
non rispondo, non so cosa dire, lo guardo soltanto sperando che qualcuno apra la porta in qualsiasi momento dicendomi che è tutto uno scherzo.
ma capisco che non è così quando i suoi canini si avvicinano al mio collo, chiudo gli occhi pronta al dolore che mi sta per affliggere, ma ciò non succede.
"Marcus, non sei cambiato, sempre ad andare dietro a semplici umane" dice un uno entrando esaudendo il mio desiderio
quando l'uomo si avvicina, la luce proveniente dalla finestra lo illumina, facendo risplendere la sua bellezza.
"Klaus! Cosa ci fai tu qui?" gli chiede Marcus e capisco che dal tono di voce che Klaus non è persona qualunque e che lo stesso Marcus ha paura di lui
io intanto resto in silenzio, ascoltando la conversazione tra i due.
"lo sai che abbiamo delle cose di cui discutere" gli dice Klaus sorridendo in modo maligno
Capisco immediatamente che Klaus non è una brava persona ma nonostante ciò non ho paura di lui, anzi tutto il contrario.
Marcus deglutisce nervosamente, spalancando gli occhi.
Con uno scatto fulmineo, Marcus si ritrova al muro con Klaus che prendendolo dal collo, lo alza mentre Marcus lo guarda spaventato come io pochi minuti fa guardavo lui.
"vuoi essere così cortese da spiegarmi perché hai attaccato mia sorella?" gli chiede Klaus non allenttando la presa dal collo di Marcus
"Io.. inizia Marcus ma si blocca subito, non sapendo cosa rispondere
Klaus ride, ma tutto all'infuori di una risata divertita anzi sembra quasi malvagia.
"Non mi aspettavo niente di più di te, sei sempre stato un codardo" in pochissimi secondi il cuore di Marcus si ritrova a rotolare sul pavimento, fino ad arrivare ai miei piedi
non ho il coraggio di alzare gli occhi per guardare quello che è stato il mio salvatore ma che allo stesso tempo mi ucciderà come ha fatto con Marcus.
Klaus mi si avvicina da dietro, spaventata chiudo gli occhi, pregando di non sentire dolore
mi allenta semplicemente la corda con cui Marcus mi aveva legata alla sedia.
"non ho intenzione di farti nulla, in caso contrario saresti già accanto a lui" mi dice facendo segno verso il corpo ormai senza vita di Marcus
quando sono in piedi, mi giro verso di Klaus che mi stava già guardando
"Grazie" gli sorrido leggermente non sapendo come comportarmi di fronte ad uomo che ne ha ucciso un altro a sangue freddo
"sei qui con qualcuno?"
"no, aspettavo Marcus"
annuisce, andando verso la porta per poi aprirla
"vieni con me"
faccio come dice, camminando accanto a lui durante ilo tragitto verso l'uscita del locale.
"ho qui la mia machina, ti ringrazi ancora per quello che hai fatto"
Klaus mi rivolge un lieve sorriso e salgo in macchina, pronta a dimenticare questo episodio.
