Lawbringer ۵ Kol

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Sono conosciuta come la giustiziera di New Orleans e anche se quest'ultima è popolata di vampiri, gli umani si affidano a me quando hanno bisogno di sistemare altri umani.

Sono sempre riuscita a portare a termine ogni caso che mi venisse affidato ma l'ultimo che mi si è presentato davanti, non è semplice come gli altri.

E per questo avrò bisogno di aiuto.

Conosco bene la famiglia dei Mikaelson, so la loro storia e quello che hanno fatto, quindi mi tengo alla larga ma questo non significa che io non li abbia mai aiutati o viceversa.

Solo che ci piace prendere due strade differenti e va bene così.

Purtroppo però le nostre strade dovranno incrociarsi.

Entro nella residenza Mikaelson, aspettando che qualcuno mi accolga.

"La giustiziera, che piacere averti di nuovo qui con noi" 

Elijah.

"Saltiamo i convenevoli, dov'è Kol?"

Ride scuotendo la testa.

"È al club 'la bonne noite'

Mi avvio verso il club in cui Kol è solito andare e come abitudine lo trovo a cibarsi di una delle ballerine sotto ipnosi.

"Le vecchie sane abitudini"

Alza la testa, facendo vedere il suo volto ricoperto di sangue e se non fossi abituata a scene del genere, potrei seriamente rimanere traumatizzata a vita.

"La mia giustiziera preferita" annuncia buttando a terra il corpo ormai senza vita della donna

"Di cosa hai bisogno?" Mi chiede mentre con un fazzoletto, toglie il sangue

"Ho un nuovo obiettivo ma non è come tutti gli altri"

"Vuoi dire che è un vampiro?"

Annuisco facendolo ghignare

"Puoi contare su di me"

Insieme andiamo nel mio covo, in cui procedo a spiegargli ogni cosa.

"Un gioco da ragazzi"

"Sei sempre così pieno di te" dico prendendo il mio arco

"È questo che ti piace di me"

Diciamo che Kol ed io siamo più che alleati occasionali.

Chiudo la porta del mio rifugio, non rispondendo alla sua provocazione.

Dimitri, il mio bersaglio, è un vampiro molto antico che ha ucciso molte per prendere le loro anime e per quanto io possa essere brava, Dimitri è più forte e più veloce di me.

Anche volendo e provando non potrei mai batterlo da sola.

"È qua?" Chiede Kol indicando la struttura davanti a noi

Ovvero il rifugio di Dimitri.

Annuisco.

Agilmente mi arrampico, arrivando al tetto e con cautela mi posiziono sui bordi di una finestra che mi dà piena visione del cavo dell'elettricità.

Prendo la mira e con un colpo secco, la luce va via, ciò da il via a Kol di entrare in azione.

Dopo alcuni minuti, Kol ritorna con il corpo di Dimitri, svenuto per un probabile giramento di collo.

Ritorniamo nel mio covo, prima che Dimitti possa svegliarsi, lo leghiamo in modo che non possa slegarsi e aspettiamo che si svegli.

"Perché rimani?" Chiedo a Kol mentre giro tra le mani il pugnale di quercia che userò su Dimitri

"Mi piace vedere come lo ucciderai" dice alzando le spalle

"Lo sai che potrei usarlo anche su di te?" Gli chiedo alzo il pugnale

Annuisce per poi rispondere

"Ma non lo farai mai"

La voce di Dimitri mi vieta di rispondere, con calma mi posiziono davanti a lui, sorridendo alla sua espressione.

"La giustiziera, non mi sarei mai aspettato riuscissi a prendermi"

Cerca di liberarsi ma Kol lo ha legato troppo bene per poterlo fare.

"Anche io ho le mie risorse caro Dimitri" dico mentre gli mostro il pugnale che gli fa spalancare gli occhi

"Non ho fatto niente" si affretta a dire facendomi ridere

"Il mostruoso Dimitri ha paura di questo?" Lo prendo in giro

"Non ho paura né di te né del pugnale"  i suoi occhi si trasformano come per farmi paura

"Invece dovrebbe, perché un colpo di questo potrebbe portarti all'inferno"

"Anche se mi uccidi la mia figura sarà sempre nelle vite di tutti"

"Hai sempre cercato di essere come Klaus, ma non ci sei mai riuscito"

Detto questo, il pugnale entra in contatto con il suo cuore, riducendo il corpo in un cumulo di ceneri.

Tiro il pugnale a Kol che nel mentre si è avvicinato.

"Klaus sarebbe fiero di te" dice facendomi ridere

"Doveva sapere di non essere all'altezza di Klaus" dico alzando le spalle

Le sue mani si appoggiano sui miei fianchi mentre i nostri occhi si incontrano.

"Voglio aiutarti più spesso"

"Sai che non ne ho bisogno" ghigno facendolo sorridere

Mi bacia e ogni volta che lo fa capisco che non saremmo mai semplici alleati.

𝐃𝐀𝐈𝐍𝐓𝐘 ↝ 𝐓𝐇𝐄 𝐎𝐑𝐈𝐆𝐈𝐍𝐀𝐋𝐒 𝐈𝐌𝐀𝐆𝐈𝐍𝐄𝐒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora