Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
꧁D꧂꧁A꧂꧁I꧂꧁N꧂꧁T꧂꧁Y꧂
Da quando Kol è morto la mia vita è cambiata.
Lui era una delle poche cose che riusciva a farmi andare avanti, mi dava sempre quella forza di cui avevo bisogno e ora che lui non è più qui con me mi sento ogni giorno sprofondare e so che non voglio uscire da qualsiasi cosa sia.
I fratelli Mikaelson ogni giorni si accertano che io stia bene, passano al mio posto di lavoro, certe volte li vedo di fronte a casa mia.
Li ho confrontati chiedendo il motivo di tanta preoccupazione e tutti mi hanno risposto che Kol gli ha fatto promettere di badare a me e di proteggermi.
Questa cosa non fa altro che farmi stare male per la sua mancanza ma sto cercando di tenere duro per lui perché so che è quello che vorrebbe.
Oggi ho il giorno libero a lavoro, quindi mi dedico alla cura della casa.
Mentre sto sistemando il letto la televisione si spegne, lasciandomi senza fiato.
Continuo il mio lavoro, cercando di non pensare al fatto che ci possa essere un fantasma in casa mia.
Quando sento un vento freddo attraversami il corpo come se qualcosa mi fosse passata accanto, mi rendo conto che veramente la mia casa è infestata.
Mi giro inorridita cercando la fonte di quel vento strano e la trova, appoggiata alla soglia della porta della mia camera mentre mi guarda.
"Saluti dell'oltre mondo"
Il sorriso arrogante è sempre presente ed è questo che mi ha fatta innamorare di lui.
"Kol?" Chiedo credendo di star avendo un'allucinazione
"In carne ed ossa tesoro"
Sono ancora abbastanza sconcertata, Kol se ne accorge e si avvicina leggermente per poi abbracciarmi, quasi come se avesse paura di un mio rifiuto.
Le mie braccia vanno intorno al suo collo mentre la mia testa si appoggio al suo petto, mentre cerco di incanalare il suo profumo che in questi mesi mi era mancato.
"Comesei tornato?" Gli chiedo staccandoci
"I Mikaelson sono capaci di tutto"
"Mi sei mancato tanto" sussurro con la parola che una parola di troppo lo avrebbe portato via da me, di nuovo.
"Anche tu, eri l'unica cosa che mi dava la forza di combattereperritornare da te"
Ci abbracciamo di nuovo, promettendo di non lasciarci mai più.
