Capitolo 7
Sentimenti forti si fanno strada sempre di più nel cuore dei nostri protagonisti...
Capitolo 7: Love Is in the Air
Amore.
Sensazioni forti, emozioni intense...
Sentimento unico e potente... l'Amore.
Scossa elettrica, che attraversa ogni cellula del corpo, e conduce ad uno stato di euforia perenne...è ancora l'Amore.Se Bulma avesse dovuto riassumere le sensazioni di quella notte, allora le avrebbe descritte di sicuro parlano d'amore. Cos'altro poteva essere così potente da farla sentire così...così...felice!
Ebbene si: Bulma Brief, 25 anni, era totalmente e incondizionatamente innamorata di Vegeta, alieno di razza sayan.
Crogiolandosi nel suo letto, mentre si sentiva ancora accaldata per il bacio, anzi i baci, ricevuti da Vegeta, finalmente Bulma comprese tutto.
Si rese conto che quel sentimento, così travolgente e profondo, non era nato per caso qualche settimana prima.
L'amore si era annoidato nel suo cuore sin dalla prima volta che aveva visto l'affascinante sayan ed era cresciuto in lei lentamente e inconsapevolmente, fino ad esplodere in quel delirio di emozioni, di cui si sentiva totalmente in balia.
E, fatto ancora più sorprendente, Vegeta sembrava ricambiare i suoi sentimenti.
Non si poteva negare che, forse, mettere le parole 'Vegeta' e 'sentimenti' nella stessa frase era un po' azzardato, ma Bulma era assolutamente certa che non si trattasse solo di attrazione fisica.
Non che lei fosse un'esperta in materia- e la cosa la metteva a disagio- ma semplicemente pensava che, se solo Vegeta avesse voluto, avrebbe potuto approfittarsi di lei in qualunque momento.
Erano rimasti a casa da soli per due intere settimane...Bulma aveva tentato quell'approccio involontario e, se lui avesse voluto fraintendere il gesto di lei a suo vantaggio, avrebbe colto al volo l'occasione.
In ogni caso, non è che i suoi genitori, le porte o le finestre chiuse delle stanze fossero ostacoli impegnativi da superare per il giovane sayan.
'Si...se Vegeta era a caccia di un rapporto fisico non si sarebbe fatto tanti scrupoli nel prendersi ciò che voleva...' pensò Bulma, che ormai pensava di aver compreso la psicologia contorta del sayan.
'E poi stanotte, quando mi ha baciata, avrebbe anche potuto tentare di toccarmi, come faceva Yamcha...
e invece si è limitato ad accarezzarmi dolcemente la schiena e i fianchi...' a quel pensiero, Bulma sussultò scossa da brividi di piacere.
Il corpo e le mani di Vegeta emanavano un piacevole calore, che lei aveva potuto sentire sulla sua pelle...
Bulma senti una fitta al basso ventre.
'Ora ho anche le farfalle nello stomaco? Allora sono proprio innamorata...' pensò Bulma sorridendo. Che tutti quei brividi caldi e freddi sul suo corpo al pensiero di Vegeta fosse il famoso 'piacere' che con Yamcha non era mai riuscita a provare? Bulma ci rifletté un po' su, dato che era troppo agitata per prendere sonno.
Cosa avrebbe fatto, se Vegeta avesse tentato davvero di toccarla o di spogliarla?
Bulma si voltò e si rigirò nel suo grande letto da un piazza e mezza.
'La verita è che l'idea non mi infastidisce proprio per niente...anzi... in quel momento avrei quasi voluto che mi toccasse ancora...' pensò Bulma prendendosi il viso, bollente per il rossore, tra le mani fresche. Si sentiva sollevata...dunque aveva avuto ragione a lasciare Yamcha.
Non era lei ad essere anormale, semplicemente non era innamorata di lui, e forse non lo era mai stata davvero...Doveva essere così perchè, se in passato avesse già sperimentato delle sensazioni così bruciati, di sicuro se le sarebbe ricordate.
Invece, in quel momento, ogni cosa era nuova per lei.
'Chissà cosa starà facendo Vegeta...avrà trovato le tute che gli ho preparato? Ho cavolo...che cosa farò domani quando lo vedrò??? cosa gli potrei dire??? Non riesco a smettere di arrossire ora che sono sola, figuriamoci quando lo incontrerò di nuovo...' pensò Bulma.
Per quelle poche ore in cui riuscì a dormire, Bulma fu cullata dal dolce ricordo delle labbra di Vegeta sulle sue.Vegeta invece non riuscì a dormire proprio per niente.
Era troppo spossato per tentare di superare la gravita 450, così decise di usufruire solo del suo nuovo bagno super tecnologico. Era gigantesco e lussuoso, ma al contempo molto confortevole.
Aveva i sanitari, un'enorme vasca idromassaggio e una doccia in cui potevano starci comodamente almeno tre persone. Tutto era suo tono del blu e dell'azzurro chiaro, persino gli asciugamani e gli accappatoi erano cordinati. Vegeta si chiese se Bulma avesse scelto quei colori consapevolmente oppure no...il blu ricordava molto quello della sua tuta da combattimento e l'azzurro dei soffiti e delle piastrelle era della stessa tonalità dei favolosi occhi di Bulma.
"-PREGO SELEZIONARE TEMPERATURA E PROGRAMMA DESIDERATO-" disse la solita voce metallica, che fuoriusciva dal piccolo schermo sulla porta di cristallo della doccia.
'Dunque vediamo un po'...pensò Vegeta
'Doccia energizzante...no grazie...doccia rilassante...humm, ci vuole ben altro per calmarmi...temporale monsonico...che roba è?' pensò tra sé e lo selezionò per avere spiegazioni.
"- HAI SELEZIONATO IL PROGRAMMA 'TEMPORALE MONSONICO': CASCATA DI ACQUA A -5 GRADI CENTIGRADI, INTERVALLATA DA FRAGRANZE AROMATICHE-"
'Doccia gelata dunque...si, è proprio quello che mi ci vuole!" disse Vegeta attivando il programma e spogliandosi.
Sotto l'acqua a temperatura glaciale, Vegeta riuscì a placare i bollenti spiriti che aveva in corpo.
Mai quanto quella notte ne aveva avuto bisogno.
Un conto era fantasticare, un altro era sperimentare il piacere del sentire il corpo di Bulma sulla propria pelle...
"Ma vedrai quando l'astinenza si farà sentire...diventa un po' come una droga, non puoi farne a meno..."
Gli tornarono in mente le parole di Radish di 11 anni prima...anche se, in quel caso, non era solo questione di astinenza, che lui aveva sempre sopportato senza problemi...Dopo quella prima esperienza carnale ritualizzata, Vegeta aveva sempre considerato il sesso come un diversivo, più che come un'esigenza.
Napa e Radish invece, ne sembravano talmente drogati da farsi andare bene qualunque essere femminile con la facoltà di respirare.
Lui non era mai stato così. Raramente si era trovato nella situazione di avere così tanto desiderio da accontentarsi di una donna che non gli piaceva.
Ma quella non era l'unica differenza tra Vegeta e i suoi vecchi compagni di razze.
In tutta la sua vita il principe dei sayan aveva fatto cose davvero atroci, che non poteva rinnegare, ma almeno di una colpa non si era macchiato: non aveva mai abusato di una donna.
Non discuteva sui piaceri che il sesso poteva offrire, ma Vegeta riteneva che, se volevano distinguersi dagli animali, allora gli esseri superiori come i sayan non avrebbero dovuto abbassarsi a seguire gli istinti più bassi della natura umana.
Gli altri due sayan e gli scagnozzi di Freezer non la pensavano allo stesso modo.
Ad esempio, Napa sosteneva la cieca convinzione che violentare una femmina aliena era l'atto che sanciva la totale supremazia sul popolo sconfitto. Vegeta glielo aveva visto fare una volta soltanto, ma si era trovato a provare un sentimento sconosciuto come la pietà, di fronte a quella scena tanto animalesca.
Probabilmente fu da quel giorno che decise di considerare Napa come un puro e casuale compagno di viaggio sul suo cammino, ma nulla di più. E quando aveva avuto l'occasione di sbarazzarsene personalmente, lo aveva fatto senza indugio.
Ricordò invece che quel mostro di Dodoria- anch'egli eliminato con le sue mani su Namecc-provava un'insana passione per le ragazze illibate. C'era da immaginare l'esperienza traumatica che quelle poveve fanciulle subivano...di sicuro avrebbero preferito mille volte essere fatte saltare in aria, piuttosto che sottostare a quella tortura.
Probabilmente, se Dodoria fosse incappato in Bulma sul pianeta dei namecciani, lei si sarebbe di certo aggiunta alla lista delle sue vittime, perché il mostro aveva anche la presunzione di scegliersi belle donne.
Quel pensiero fece provare a Vegeta un lieve senso di nausea.
'Per fortuna che ho fatto fuori quel mostro pervertito prima che potesse anche solo avvertire in lontananza la presenza di Bulma...quella sciocca nemmeno si rende conto di quanto è stata fortunata ad uscire viva da quel viaggio...' pensò Vegeta crucciato.
In realtà nessuno dei terrestri, nemmeno Goku, potevano anche solo sospettare le atrocità che gli occhi d'ebano di Vegeta avevano visto, in un altro tempo e in luoghi lontani.
Esistevano peccati anche peggiori e decisamente più crudeli dell'omicidio, e il principe dei sayan lo sapeva molto bene.Assaporò le fragranze arromatiche vaporizzate sul suo corpo e scacciò dalla sua mente quei brutti pensieri.
'Chissà se Bulma mi bacerebbe ancora in quel modo, se sapesse tutte queste cose di me...' si chiese Vegeta mentre, tornato nella sua stanza, si rivestiva.
Guardò fuori dalla finestra. Era già mattina inoltrata. Non aveva fatto nulla in particolare, ma di sicuro quella era stata la notte più stancante della sua vita.
Vide Bulma intenta ad annaffiare i fiori in giardino. Il suo cuore ebbe un sussulto e prese a battere più velocemente.
'Chissà che diavolo mi sta succedendo per colpa di quella donna...'Se l'avesse chiesto a Bulma, di sicuro lei gli avrebbe risposto che era Amore.