Vegeta alle prese con una sconcertante rivelazione....
Capitolo 26: Padre
Vegeta si stava preparando per un altra mattinata di allenamenti, quando sentì bussare alla porta della sua camera.
Una volta aperto, si trovò davanti una Bulma stranamente seria.
"Posso parlarti un attimo? È importante..." disse la ragazza.
Vegeta annuì e la fece sedere sul letto.
"Non mi va di girarci intorno perciò...te lo dico e basta..." iniziò Bulma.
Vegeta la ascoltava con attenzione. Si chiedeva cosa ci potesse essere di così urgente.
"....Sono incinta..." confessò infine la ragazza, abbassando lo sguardo.
"Co...cosa?" balbettò Vegeta.
"Vuol dire che aspetto un bambino..." rispose Bulma.
"Lo so cosa vuol dire! Mi hai preso per un idiota???!!!!" disse il saiyan, totalmente sconvolto.
Bulma si sentiva decisamente meglio. Le sue amiche avevano ragione, non era il caso di tenere nascosta una cosa così importante.
"Che hai da sorridere in quel modo? Scusa Bulma ma...com'è possibile che tu sia incinta? E poi... quando l'hai scoperto?" continuò Vegeta, in preda ad una crisi isterica.
"Ho...bè....saranno...2 settimane circa che lo so...." rispose Bulma.
"2 SETTIMANE???? mi prendi in giro? E te ne esci a dirlo solamente ora????!!!! Lo sai che sto per partire!
Dannazione!" disse Vegeta, dandole le spalle.
"Si, si....lo so, hai ragione...e che....non sapevo come avresti reagito...."tentennò Bulma.
La verità era che non esistevano scuse per la sua codardia.
Vegeta continuò a darle le spalle e d'un tratto disse:
"Io partirò comunque...anzì, partirò oggi stesso."
"Cosa? ma....non avevi detto di volerti fermare ancora un..."
"Piantala! Ormai ho deciso!" disse Vegeta risoluto, interrompendo la ragazza.
Bulma non sapeva che pensare.
Aveva sempre temuto che Vegeta potesse prendere male quella notizia, ma certo non si aspettava una fuga istantanea."Io...non riesco a crederci..." disse Vegeta tra sé.
Poi si voltò verso Bulma, con sguardo severo. Sembrava davvero irritato.
"Per....per il bambino dici? Lo so...insomma, la cosa ha sorpreso anche me...ma, credo si colpa mia...
ho....ho dimenticato di prendere qualche pillola....non credevo fosse grave..." balbettò Bulma, in preda al nervosismo.
"Zitta, non sto parlando della gravidanza....sto parlando di te, Bulma!" disse il saiyan.
"Come...di me? Che intendi dire?" chiese Bulma confusa.
"Non credevo fossi quel genere di donna...mi hai davvero deluso." rispose Vegeta, senza distogliere i suoi grandi occhi d'ebano da lei.
"Scu...scusa ma non capisco....che stai dicend...."
"Sto dicendo che questa è tutta una messa in scena per incastrarmi! Sei venuta qui, dopo 2 settimane, mentre si avvicina il giorno della mia partenza...e vorresti farmi credere che non è stato programmato?
Diamine, ho sempre saputo che eri contraria al mio viaggio, ma non credevo saresti arrivata a tanto, pur di impedirmi di partire!" disse Vegeta, alzando la voce.
"Vegeta...io..." balbettò Bulma.
Era costernata, e non sapeva davvero cosa rispondere.
"E ora dimmi...secondo il tuo ingegnoso piano, cosa avrei dovuto fare ora? Avrei dovuto rinunciare al mio viaggio e rimanere qui con te...dato che è anche una mia responsabilità...giusto? E' così???" continuò il saiyan.
Bulma abbassò lo sguardo. Si sentiva tremendamente colpevole.
Non era stata certo una strategia studiata a tavolino ma, alla fine, era davvero quello lo scopo che Bulma voleva ottenere? Vegeta aveva ragione? Era diventata una specie di manipolatrice?
"Non rispondi he? Va bene...allora ti dirò io come andaranno le cose..." disse Vegeta, dirigendosi verso il suo armadio.
"Io non sopporto i ricatti...e, per tua sfortuna, non rispetto nessuna etica di comportamento...odio le regole, odio i vincoli e odio anche i bugiardi...certo, un buon compagno ora ti metterebbe al primo posto e ti sosterebbe ma...come ti ho ribadito più volte, io non sono quel genere di persona..." disse Vegeta, mettendo disordinatamente le tute in una delle sue sacche da viaggio.
"....non ho mai avuto intenzione di farmi una famiglia...la relazione con te mi sembrava già abbastanza impegnativa...non sono adatto per fare il padre...non so nemmeno che cosa significhi questa parola...immagino che tu abbia già deciso di tenerlo, giusto?" chiese, voltandosi per un attimo verso di lei.
Bulma annuì. Le lacrime iniziarono a pungerle gli occhi.
"....Bene...allora è un TUO problema! Perché, semmai tu ti fossi degnata di chiedere un mio parere, io ti avrei detto di abortire! Per me questo 'coso' non esiste, dovrai vedertela da sola...e ti dirò di più: scordati di vedermi di nuovo! E' finita Bulma, e per sempre!" disse il saiyan, chiudendo fiorisamente una delle borse.Bulma era senza parole. Le lacrime presero a solcarle il viso.
"Non piangere, tanto non attacca con me...dannazione Bulma! Dovevi proprio farmi incazzare vero?!! E io che stavo anche pensando di chiederti di continuare la nostra relazione...che idiota! Avevo riflettuto sul fatto che sarei potuto tornare di tanto in tanto sulla Terra...o, magari, diventare un super saiyan non mi avrebbe richiesto un anno intero, e il mio viaggio sarebbe terminato prima...Perché...perché hai tentato di ingannarmi Bulma? Io sono stato sempre sincero con te...ti ho fatto soffrire, ma ti ho sempre detto la verità...invece tu...tu, alla prima occasione, ti inventi questi giochetti da sue soldi? No...non posso accettarlo..." disse Vegeta, andando alla finestra e guardando fuori, verso il cielo oscuro che presto avrebbe solcato con la sua navicella.
"Io...io....non volevo ingannarti...te lo giuro Vegeta! Non volevo!" disse Bulma singhiozzando.
Vegeta si sedette accanto a lei e la fissò, con sguardo truce.
"Come posso crederti?" chiese il saiyan.
Bulma continuò a piangere.
Non aveva una risposta. Non aveva nemmeno la forza di lottare.
Vegeta le aveva detto delle cose orribili e lei non era riuscita a replicare nulla.
"Non puoi..." riusci a dire la ragazza, tra le lacrime.
Vegeta scostò lo sguardo dalla donna che amava, e che aveva sempre amato.
Si sentiva ferito.
Bulma si fidava così poco di lui, da farsi mettere incinta per ricattarlo?
Non poteva fare a meno di pensarlo, per quanto quella convinzione fosse spaventosa e dolorosa.
"Vattene ora...devo finire i bagagli...non ho intenzione di stare su questo dannato pianeta un'ora di più..."
disse Vegeta, alzandosi dal letto e aprendo la porta della stanza, invitando Bulma ad uscire.
Bulma corse fuori dalla stanza. piangendo disperata.
Vegeta richiuse la porta alle sue spalle.In quel momento era deciso più che mai.
Per un attimo, si senti di nuovo il saiyan privo di scrupoli di un tempo.
Non aveva più vincoli ne legami.
Dopo tanto tempo passato in un' inebriante cattività, senti vicino il profumo della libertà selvaggia.Ma quella dolce sensazione durò solo qualche minuto.
All'improvviso, il viso disperato di Bulma cancellò dal suo animo tutti i pensieri spaventosamente negativi che aveva avuto su di lei.
Il suo pianto sembrava sincero...e poi, Bulma sarebbe stata davvero in grado di architettare un piano simile? Era roba da femmine perverse, e lei non lo era di certo.
Ripensando alle terribile accuse lanciate alla ragazza, Vegeta si senti in colpa.
'No...non è vero che non ho più legami...volevo tremendamente sentirmi in quel modo...ho colto un'occasione per liberarmi di Bulma...ho voluto ferirla più del dovuto...ma ora....ora io....' pensò il saiyan tra sé, mentre un fitta al petto lo trafisse con forza.
Subito dopo, un altro dolore lancinante al cuore lo fece sobbalzare.
Stava pensando al bambino.
'Un figlio....io avrò un figlio da Bulma... sangue del mio sangue...un saiyan...bè....mezzo saiyan....sarà debole come un terrestre o forte come me? Un figlio....è incredibile....io....io sarò padre...'
Pensò Vegeta, il cui viso per un solo, quasi impercettibile istante, si colorò di un sorriso.Un dolce sorriso, sinceramente commosso.