Capitolo 19

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E' giunta l'ora di tornare alla Capsule Corporation....cosa accadrà alla coppia dopo ever sperimentato le gioie di un'isola deserta? :)

Capitolo 19: Insicurezza Canaglia

"Uffa!! Non mi va proprio di tornare...non possiamo fermarci un altro po'?" chiese Bulma, mentre Vegeta stava caricando le valigie sull'air car.
"Siamo qui da 15 giorni...il vecchio ha detto che devi tornare al lavoro....e anch'io devo ricominciare ad allenarmi...." rispose Vegeta.
"Humm...dai!! Ti prego! Ti prego!" frignò Bulma, abbracciando il saiyan.
"Non metterti a fare la bambina ora! A proposito...forse è il caso di dire ai tuoi come stanno le cose tra noi...anche se a questo punto credo che ci siano già arrivati da soli..." disse Vegeta salendo al posto di guida della vettura.
"Si...hai ragione...credo anch'io che l'abbiano capito...dovevi sentire le battutine di mio padre al telefono..." disse Bulma, chiudendo a chiave la porta di casa.
"Immagino...che dici? Mi sbatteranno fuori di casa, dato che ho rubato l'innocenza alla loro bambina adorata?" disse Vegeta ironicamente.
"Credo che mio padre abbia troppa paura di finire all'altro mondo per dirti qualcosa...e poi loro immaginano che io abbia perso la verginità già con Yamcha, quandi non c'è problema..." rispose Bulma, saltando in macchina.
"Hey, aspetta un attimo, tu non hai la patente!" aggiunse poi, mentre Vegeta metteva in moto.
"E allora? So pilotare qualunque tipo di mezzo, non mi serve uno stupido pezzo di carta!" rispose il saiyan.
"Non servirà a te ma...alla polizia si!" se ci fermano siamo in guai seri...dai, fai guidare me, dammi retta!" disse Bulma.
"Non mi faccio scarrozzare in giro da una donna, io! Piuttosto torno volando!" rispose Vegeta stizzito.
"Va bene, va bene...ma almeno cerca di evitare le pattuglie della polizia stradale..." rispose Bulma rassegnata.
"Devono solo provarci a fermarmi..." disse Vegeta sorridendo.

La prima ora del viaggio di ritorno fu piuttosto silenzionsa. La verità era che entrambi avrebbero preferito di gran lunga rimanere nella loro isola da sogno.
Ma, prima o poi, bisognava tornare alla realtà...
'Finché rimaniamo insieme, io sarò felice! E poi, potremmo sempre tornare sull'isola tutte le volte che vogliamo!' pensò Bulma, fissando Vegeta sorridente.
Il saiyan si voltò e le sorrise dolcemente.
"Che c'è? Ti è passata la tristezza?" le chiese.
"Si, certo! Non sono il tipo da rimanere depressa a lungo! Senti Veggy, non è che rimarresti con me mentre dico ai miei della nostra relazione?" chiese Bulma.
"...Vegeta non rispose.
"Veggy?"
"E va bene...ma giuro che se tua madre mi salta addosso la uccido!" rispose il saiyan.
"Hahahahaha!!! ma dai! Guarda che è lei è la tua fan numero uno! Io ho iniziato ad adularti solo dopo...
però devo dire che la mamma ci aveva visto lungo...mi ha sempre avvertito del fatto che mi sarei potuta innamorare di te..." disse Bulma, indossando gli occhiali da sole.
"Davvero? E tu cosa le rispondevi?" chiese Vegeta incuriosito, guardando la lunga distesa di mare davanti a sé. Mancava ancora un bel po' prima della terraferma.
"Io le rispondevo: 'quel brutto scimmione scorbutico? Ma sei matta mamma?' hahahahahaha!!!" rispose Bulma ridendo.
"Ha-ha...divertente Bulma! Molto divertente!" disse Vegeta, fingendosi imbronciato.
"Dai, lo sai che scherzo! Se vuoi la verità, mi sei piaciuto dal primo istante, ma ero troppo distratta per capirlo...allora pensavo ancora che mi sarei sposata con Yamcha..." rispose Bulma, guardando il mare sotto di lei.
"Ma che ci trovavi in quel tipo me lo spieghi? Sul serio, a parte quello che penso io di lui, mi sono sempre chiesto cosa ti spingesse a starci insieme...si vedeva chiaramente che tra voi non c'era alcun tipo di chimica..." disse Vegeta.
Era una cosa che si era sempre domandato, ma per esporre i suoi dubbi a Bulma aveva aspettato che Yamcha fosse per lei solo un ricordo sfocato e insignificante.
"Non saprei risponderti con esattezza...Ho incontrato Yamcha che ero solo una ragazzina...per me lui rappresentava il principe azzurro...era onesto, leale, coraggioso, forte...ma...non lo so...con l'andare del tempo credo di essermi adattata troppo a lui e al suo modo di fare...ero convinta di amarlo e che non avrei potuto avere di meglio..." rispose onestamente Bulma, e aggiunse sorridendo:
"In fondo, Vegeta, prima di incontrare te, nemmeno io sapevo cos'era l'amore...credevo di conoscerlo, ma mi sbagliavo...Volevo bene a Yamcha, ma nel momento esatto in cui mi sono resa conto di provare qualcosa di profondo per te, ho capito di non averlo mai amato..."
"Anche se ritengo che quel tipo sia un idiota, ha detto una cosa giusta quando avete litigato..." disse Vegeta, fissando davanti a sé.
"E cosa?" chiese Bulma guardandolo da dietro le lenti scure.
"Che sei una pazza ad amarmi..." rispose Vegeta serio.
"Davvero? E potrei sapere perché sarei matta?" chiese Bulma.
"Sinceramente non so se potrò essere il compagno che tu desideri...non ho mai avuto una vera relazione con qualcuno...e poi, tieni presente che io non ho rinunciato ad eliminare Kaarot..." disse Vegeta, consapevole di poter scatenare una reazione aggressiva in Bulma.
Lei però, indugiò un attimo e poi rispose:
"Fino ad ora non te la sei cavata affatto male come fidanzato...e per quanto riguarda Goku...è ovvio che preferirei che tu non lo odiassi così tanto, ma in ogni caso è una faccenda tra te e lui...A me basta averti accanto Vegeta, del resto non mi importa molto..." disse Bulma seria, accarezzando la mano di lui.
"Vuoi dire che se uccidessi Kaarot mi vorresti comunque al tuo fianco?" chiese Vegeta.
Per lui era importante saperlo.
In effetti più che di Yamcha, Vegeta era geloso del rapporto che Bulma aveva con Goku.
Lo considerava una minaccia anche su quel fronte.
Bulma lo adorava e non faceva che lodarlo, e Vegeta temeva che l'argomento potesse creare una spaccatura tra loro.
Ma il saiyan non era tipo da aggirare i problemi. Era meglio mettere subito in chiaro certe faccende scomode.
"....Quello che provo per te non è minimamente paragonabile a ciò che mi lega a Goku... però lo sai quanto lui sia importante per me..." rispose Bulma.
"In poche parole sceglieresti comunque lui..." disse Vegeta amareggiato.
"Non si tratta di scegliere tra te o Goku...sono due sentimenti diversi....diciamo che mi piacerebbe che tu rispettassi il mio rapporto con lui....e che non lo facessi fuori..." rispose Bulma tranquilla.
Vegeta continuò a fissare la strada davanti a lui. Non era per niente soddisfatto da quella risposta.
Temeva che l'odiato Goku potesse in qualche modo rubargli anche Bulma, oltre a tutto ciò che si era già preso, ovvero la sua dignità e il suo futuro come numero uno dell'universo...
'Goku è buono, Goku è generoso, Goku è il più forte di tutti...per quanto ancora sarò costretto a sopportare tutto questo anche dalla mia donna? L'unica cosa che vorrei fare davvero è spazzarlo via con un big bang attack e farla finita!' pensava Vegeta, continuando a guidare.
Non parlarono più finché non arrivarono davanti alla soglia della Capsule Corporation.
Era il tramonto. In città faceva decisamente più freddo e Bulma aveva i brividi, mentre scaricavano le valigie.
Quello stesso freddo Vegeta lo sentiva dentro di sé.
Provava una profonda tristezza all'idea che Goku fosse così importante per Bulma.
Vegeta si sentiva privato di tutti i suoi sogni a causa di quel saiyan trapiantato sulla Terra, come avrebbe potuto tollerare che anche solo un pezzetto del cuore di Bulma appartenesse a lui? L'idea gli fece venire la nausea.
Lo detestava ancora più di prima.

La confessione ai signori Brief era andata meglio del previsto.
I genitori di Bulma sospettavano già da tempo che tra la figlia e Vegeta ci fosse del tenero, e, alla notizia della loro relazione, reagirono molto bene.
Bulma era al settimo cielo, mentre Vegeta era rimasto in disparte e non aveva spiccicato una parola.
Sembrava davvero molto teso.
Dopo una cena ricca di pietanze e insistenti domande alla giovane coppia, Vegeta andò dritto in camera sua. Bulma lo segui istintivamente, dopo aver dato la buona notte ai curiosi genitori, che non facevano che sorridere compiaciuti.
Quando Bulma entrò nella stanza, Vegeta si stava spogliando. Lo abbracciò da dietro teneramente.
"E' andata bene non trovi?" disse la ragazza, baciando il saiyan sulla schiena.
Vegeta annuì silenziosamente.
"Si può sapere che ti prende ora? Come mai così cupo?" chiese Bulma aggirandolo e guardandolo negli occhi.
"Lascia perdere..." disse Vegeta scontroso.
Finì di spogliarsi e si sistemò nudo nel suo letto.
Bulma spense la luce, chiuse la porta a chiave, si spogliò a sua volta e corse sotto le coperte.
"Brrrrr!!!!!!!! accidenti, qui fa davvero freddo!" disse, abbracciando Vegeta, il cui corpo emanava sempre un dolce torpore. Bulma prese a baciarlo sul collo e sulle labbra, e con la mano si insinuò sotto le lenzuola e lo toccò in modo sensuale. Vegeta la bloccò.
"Bulma stasera no...." disse, sciogliendo l'abbraccio e voltandole le spalle.
"....ma....perché no?" disse Bulma.
Era la prima volta che veniva rifiutata. E la sensazione le faceva davvero male.
"Perché non mi va...anzi, sarebbe meglio se tu tornassi nella tua stanza...questo letto è troppo piccolo per tutti e due...." disse Vegeta, fissando la parete della camera.
Bulma non sapeva cosa pensare. Ora che non erano più sulla loro isola, le cose sarebbero cambiate così drasticamente? Perché Vegeta non voleva fare l'amore con lei? Una fitta lancinante al cuore la fece sussultare.
'In fondo...potrebbe essere normale che per una sera non gli vada...però...perché? Perché si comporta così?' pensò Bulma mentre si rivestiva.
Una volta finito, uscì dalla stanza senza dire nulla.
Corse nella sua camera, chiuse la porta a chiave e si buttò sul letto piangendo. Non voleva assolutamente farsi vedere da Vegeta.
Quello che era successo non era grave, ma Bulma sentiva che il saiyan la stava punendo per qualcosa che aveva detto o fatto nelle ultime ore.
Si chiese se Vegeta si aspettasse da lei un'altra risposta riguardo a Goku.
'Come può pretendere che io gli dia la mia benedizione per uccidere il mio miglior amico? Non potrò mai farlo! Ma questo non significa che io lo ami di meno....ma perché non riesce a capire quanto Goku è speciale? Perché non riesce a dimenticare il passato? Io non capisco...' pensò Bulma tra le lacrime.
Qualcuno bussò alla sua porta.
Era sua madre, con una tazza di camomilla calda e dei biscotti. Bulma si asciugò le lacrime e sorrise.

"....lui è davvero speciale mamma!" disse Bulma, mentre mangiava avidamente i biscottini al cioccolato.
Stava raccontando alla bionda Brief tutto, o quasi, sulla sua storia con Vegeta.
L'anziana donna ascoltava la figlia con attenzione, sorridendo felice.
"Mia cara, io l'ho capito subito che era uno da non lasciarsi sfuggire!" disse la madre.
"Si è vero! Però...a volte riesce a essere davvero crudele!" disse Bulma, sorseggiando la bevanda calda e zuccherosa.
"Tesoro, cerca di avere pazienza con lui...non è abituato a certe cose...devi essere tollerante e devi saperlo prendere nel modo giusto...non disperarti per così poco! Se davvero pensi possa essere l'uomo giusto per te, allora dovrai lottare ogni giorno per tenere vivo quel sentimento in lui!" consigliò la bionda signora.
Non appena sua madre andò a dormire, Bulma rifletté sulle sue sagge parole.
Era vero, non poteva abbattersi per così poco. Vegeta stava solo cercando di difendersi da qualcosa che lei aveva fatto, e non conosceva altro mezzo se non quello di ferirla moralmente.
Ma lei non avrebbe ceduto.
Si lavò, indossò della biancheria e una camicia da notte pulita, tagliò due fette di torta alla panna, prese due bicchieri di spumante e partì all'attacco.

Vegeta senti la porta della sua stanza aprirsi, e venne investito dal profumo intenso e inconfondibile di Bulma. Accese la piccola lampada sul comodino, e la vide, ai piedi del letto, sorridente e con un vassoio in mano.
"Che ci fai qui? Allora non hai capito quello che ho dett..."
"Si si! Ho capito benissimo che prima mi hai cacciata in malo modo...e credo di aver intuito anche il motivo...ma ora stammi a sentire stupido di uno scimmione: puoi tenermi il muso e ignorarmi, facendo del male a entrambi...oppure puoi mangiare questa torta con me e brindare al nostro ritorno a casa per fare pace, il tutto seguito da una notte di pura passione... che alternativa preferisci?" disse Bulma maliziosamente, appoggiando il vassoio sul comodino e fissando Vegeta con occhi carichi di desiderio.
Vegeta era senza parole. Non credeva che Bulma avesse il coraggio di metterlo alle strette in quel modo.
Non sapeva se detestarla o amarla ancora di più quel gesto.
Guardandola negli occhi turchesi, si dimenticò il motivo del suo rancore.
L'afferrò per un braccio, la gettò sul letto e iniziò a baciarla con slancio crescente.

Per quella notte, non ci fu più bisogno di parole.

SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGETA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora