Capitolo 9

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Capitolo 9

Vegeta è tornato dal suo viaggio misterioso ed è tempo di ricevere alcune spiegazioni...

Capitolo 9: Chiarimenti

Bulma doveva assolutamente trovare il modo di parlare con Vegeta.
Non aveva capito granché del discorso che il sayan stava facendo con suo padre ma, in quel momento, non gliene importava nulla.
Bulma doveva assolutamente mettere in chiaro che adescare scapoli impenitenti non era uno dei suoi hobby preferiti, e che era stata tutta una grossa incomprensione.
Nonostante i buoni propositi della ragazza, erano passati già due anni da quando Vegeta era misteriosamente tornato sulla terra (sottinteso: da lei).
Bulma aveva pensato di lasciarlo stare per un po', anche per non dargli l'impressione di sentirsi troppo in colpa (in fondo, lei non aveva fatto nulla di male...).
Ma quel giorno era assolutamente determinata: doveva chiarire le cose con Vegeta.
La giovane si trovava nella sua stanza e cercava di rimettersi in sesto dopo giorni di totale trascuratezza fisica e mentale, causati dalla mancanza del sayan.
Indossò un fresco vestitino estivo bianco senza spalline, e adormò i capelli con due fermaglia argentati a forma di farfalla. Si truccò solo lievemente, poiché faceva troppo caldo per mettersi un pesante fondotinta.
Completò il tutto con un paio di sandali bianchi col tacco. Si guardò allo specchio: si sentiva davvero in forma e sicura di se stessa.
Scese al piano terra e scorse la tavola apparecchiata in giardino per il pranzo e i suoi genitori intenti a cuocere carne sul barbecue.
Vegeta era seduto sul dondolo nelle vicinanze del tavolo....evidentemente aveva troppa fame per allenarsi.
Indossava una canottiera grigia attillata e un paio di bermuda scuri.
Bulma si fece coraggio e andò a sedersi vicino a lui.
"Ciao!" gli disse lei, sorridendo con entusiasmo.
"Ciao...carino il vestito..." le rispose Vegeta, sorseggiando una birra.
"Grazie!" disse Bulma.
'Credevo che mi avrebbe sbraitato addosso e invece mi ha addirittura fatto un complimento!' pensò Bulma stupida.
"Ce ne hai messo di tempo per venire a salutarmi....avevi paura che ti mangiassi?" le disse Vegeta.
con uno dei suoi soliti sorrisetti ironici.
"Come prego? Hai una bella faccia tosta, scimmione! Guarda che io sono sempre stata qui...sei TU che sei sparito senza nemmeno dire una parola! Perciò direi che siamo pari..." disse Bulma stizzita.
'Ma che cavolo sto facendo? Ero venuta per scusarmi e chiarire e invece lo aggredisco in questo modo...
stupida stupida stupida!!! ora magari non vorrà più palarmi...' pensò la ragazza tra sé.
"TU parli di faccia tosto a ME? Guarda che sei forte...se sono dovuto partire è stato solo per colpa tua, scema che non sei altro!" le disse Vegeta serio.
Bulma si rannicchiò sul dondolo e si fece piccola piccola. Era il momento di spiegare...
"Senti volevo parlarti proprio di questo... quella notte...all'hotel..." iniziò Bulma, che si sentiva davvero tesa. "Insomma io non so cosa tu abbia visto o capito, ma ti assicuro che è stato tutto un malinteso! Io quel tizio lo conoscevo solo di vista, e giuro che se mi ricapiterà di vederlo io....io...non so cosa potrei fargli! E' solo colpa della sua stupidità se la serata migliore della mia vita è finita disastrosamente!"
Bulma era decisa a dirgli tutto quello che aveva in mente, Vegeta doveva saperlo, altrimenti non avrebbe mai capito fino in fondo i suoi sentimenti per lui. Prese dolcemente la mano di Vegeta e, guardandolo negli occhi, trovò il coraggio di continuare. "Vegeta te lo giuro... se tornassi indietro non smetterei mai di farmi baciare da te per andare ad aprire quella stupida porta...avrei dovuto farmi gli affari miei e, per una volta, lasciar perdere gli altri...Vegeta io...."
'IO TI AMO!!!' avrebbe voluto dirgli, ma si limitò ad arrossire e ad abbassare lo sguardo.
"Io non capisco perché cerchi di giustificarti..." disse lui, che nel frattempo le aveva stretto la mano, con grande sorpresa di Bulma.
I signori Brief erano troppo lontani e troppo presi con la brace per accorgersi di qualcosa...
"Ma...ma come scusa?" disse lei, tornando a guardarlo negli occhi neri come l'ebano.
"Non te ne sei andato perché eri arrabbiato con me? Per come mi sono comportata quella sera?"
Vegeta aveva uno sguardo confuso.
"Allora non hai letto la lettera che ti ho lasciato?" chiese.
Bulma cadde letteralmente dalle nuvole e fece un'espressione cosi sconcertata che Vegeta non ebbe bisogno di risposte.
'Non l'hai letta..." disse Vegeta, sospirando.
"NO CHE NON L'HO LETTA! Ma quale lettera scusa?" chiese Bulma stupida.
"Vuoi farmi credere che, quando sei tornata a casa, non ti sei precipitata nella gravity room per venire a scocciarmi, come fai sempre?" disse Vegeta sornione.
"Cosa? Nella gravity room??? no...io sono stata davanti alla porta per tutto il trmpo, ma non sono mai entrata...credevo che, se lo avessi fatto, tu ti saresti arrabbiato ancora di più..." rispose Bulma mortificata.
Vegeta emise un sospiro rassegnato.
"Quindi...tu non sei arrabbiata con me?" chiese il sayan.
"Io? E perché dovrei?" disse Bulma sempre più confusa.
Vegeta non disse nulla, la prese per mano e la guidò dentro casa fino alla gravity room.

SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGETA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora