Capitolo 17

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Preratevi ad un capitolo davvero bollente...io vi ho avvisati....:)

Capitolo 17: Amor Profano

La settimana seguente, il ricevimento dei Brief terminò, ma alcuni ospiti si trattennero più a lungo del previsto.
Vegeta si svegliò molto presto, anche se quel giorno non aveva nulla di particolare da fare.
Tutta quella gente in giro per casa lo infastidiva parecchio, e non riusciva ad allenarsi come avrebbe voluto. Comunque, dato che lui stesso godeva dello spirito di accglienza della famiglia di Bulma, non si sentiva in diritto di giudicare gli altri approfittatori.
Fu sorpreso nel trovare una busta sul suo comodino.
All'interno c'era ua lettera con un messaggio telegrafico:

"ISOLA DI EVOL, 200 KM A SUD DELLA CITTA' DELL'OVEST.
TI ASPETTO, MIO PRINCIPE.
TUA, BULMA."

"Ma che storia è questa....?" si chiese Vegeta, che però non esitò un secondo.
Si vesti e volò di corsa verso la destinazione indicata da Bulma.

Bulma aveva sempre pensato alla sua prima volta come un evento perfetto, qualcosa che avrebbe dovuto ricordare piacevolmente per tutto il resto della vita.
L'idea le era venuta quasi per caso.
Leggendo la posta, aveva trovato da pagare spese relative ad una isola nei mari del sud, acquistata molti anni prima dai genitori, che però non ci erano andati molto spesso.
L'isola comprendeva anche una villa equipaggiata di tutti i comfort e un parco naturale con molte specie protette.
Non appena si ricordò di quel paradiso sperduto di proprietà della sua famiglia, Bulma pensò che sarebbe stato perfetto per passare un po' di tempo in pace con Vegeta.
Così aveva detto ai suoi di doversi assentare per qualche giorno, aveva lasciato un bigliettino a Vegeta mentre lui era nella gravity room, ed era partita a gran velocità.
L'isola era stata battezzata Evol da suo padre in onore di Bulma che, molto piccola, leggeva la parola LOVE al contrario, e affermava con orgoglio di aver scoperto un nuovo vocabolo.
In pratica, quella era l'isola dell'amore...quale posto migliore per stare con il suo sayan ed evadere dalla stressante vita di città?
Bulma era arrivata a notte fonda, si era riposata un po' e poi aveva preparato tutto per l'arrivo di Vegeta.
Aveva cucinato un pranzetto con i fiocchi, cambiato le lenzuola, e aveva dovuto scegliere tra mille il vestito più adatto per accoglierlo.
Alla fine aveva optato per un semplice e fresco vestitino rosa (li la temperatura era ancora estiva...), aveva lasciato sciolti e capelli e rinunciato al trucco.
Cominciava ad essere impaziente...La mattinata e il pomeriggio erano passati, e di Vegeta non si era vista nemmeno l'ombra.
Era ormai il tramonto, e Bulma camminava nervosamente sulla spiaggia dorata dell'isola, che si trovava proprio di fronte alla villa.

"Stai aspettando qualcuno?" disse Vegeta, apparendo da dietro una palma.
Indossava una canottiera attillata nera e dei bermuda chiari.
"Si...stavo aspettando te..." disse Bulma dolcemente, correndo ad abbracciarlo.
"...tua madre mi ha intercettato mentre stavo volando via, e mi sono dovuto inventare qualcosa, perché immagino che tu non le abbia ancora detto nulla di noi due giusto?" disse Vegeta, baciandole il collo e le scapole.
"....non importa...allora, ti piace il posto? Sono proprio una stupida sai? Non capisco come mai non mi sia venuto in mente prima di venire qui!" disse Bulma, staccandosi dal sayan e saltellando sulla sabbia. Era un po' nervosa, ma non voleva che lui se ne accorgesse.
"Anche questo posto è della tua famiglia?" disse Vegeta, guardando verso la villa che recava il simbolo della Capsule Corporation sulla facciata.
"Si! Per essere più precisi, è stato il regalo di mio padre per il mio decimo compleanno...ma mi ero completamente dimenticata di questa bellissima isola...eppure da piccola la amavo tanto...il fatto che in seguito ci siamo venuti cosi poco, avrà influenzato la mia memoria a lungo termine...comunque sono contenta di essere qui con te!" disse Bulma sorridendo.
Vegeta sorrise a sua volta dolcemente.
"Allora...hai fame? Ti avevo preparato un pranzo spettacolare, ma non so ora quanto sia commestibile e...." come già successo in molte altre occasioni, Bulma si ritrovò travolta da un bacio di Vegeta.
Senza dire nulla, Vegeta la prese in braccio ed entrò in casa.
Non smise di baciarla un istante, finchè non trovò la camera da letto.
Era molto grande e le pareti erano turchesi, come le tende e il baldacchino del grande letto matrimoniale, che occupava il centro della stanza.
Vegeta adagiò Bulma sul letto e in un secondo fu sopra di lei.
Le tolse il vestito con estrema facilità, e Bulma gli sfilò la canottiera, baciando appassionatamente il suo petto muscoloso e possente.
Vegeta, non sapendo come slacciare il reggiseno di Bulma, glielo strappò, e iniziò a baciarla dappertutto.
Indugiò molto sui seni, che accarezzò e baciò ripetutamente, provocando a Bulma un delirio di fuoco ardente dentro il suo corpo. Poi Vegeta scese fino agli slip della ragazza. Lievemente iniziò a sfilarglieli.
Bulma oppose una muta resistenza, ma Vegeta la fissò intensamente e le disse:
"Voglio vederti completamente nuda..."
Bulma annui, e l'ultima barriera d'accesso al suo corpo venne eliminata.
Vegeta rimase per qualche secondo a fissarla estasiato.
In tutta la sua vita, non aveva mai visto nulla di così bello e delicato come il corpo di quella giovane donna.
Si sentiva davvero privilegiato per il fatto che Bulma avesse deciso di concedersi proprio a lui.
Vegeta si accorse che Bulma teneva lo sguardo rivolto verso la parete della stanza, e sembrava visibilmente imbarazzata.
"Bulma...guardami...." le disse dolcemente.
Lei fece cenno di no con la testa, coprendosi la faccia arrossata con le mani.
Vegeta le scoprì delicatamente il viso e la accarezzò sulla guancia vermiglia.
"Bulma non te l'ho mai detto prima d'ora ma...tu...sei davvero bellissima...sei la creatura più meravigliosa che io abbia mai visto..." disse Vegeta sorridendo.
Bulma non riusciva a trovare il coraggio di guardarlo. Si sentiva vulnerabile e indifesa, ma quelle parole d'amore sciolsero un po' la sua agitazione.
Vegeta le voltò delicatamente il viso verso di lui e la baciò.
Poi la fissò con i suoi occhi neri e profondi, con quello sguardo in cui Bulma amava perdersi.
"Guardami, almeno so che capisci quello che dico...sei stupenda..." le disse Vegeta, baciandola con passione.
"Ho...Vegeta...anche tu sei stupendo e io...io ti amo tanto!" rispose Bulma, totalmete in balia del sentimento unico e potente che provava per il sayan.
Vegeta continuò ad esplorare quel corpo giovane e delicato, facendo sussultare Bulma ad ogni bacio e ad ogni carezza.
Poi, Vegeta tornò a fissarla e disse ridendo:
"Hai quello strano colore proprio dappertutto...era una delle cose che mi domandavo sai?"
Capendo a cosa si stava riferendo, Bulma si senti avvampare ancora di più.
'Ma perchè fa di tutto per mettermi in imbarazzo? E' proprio dispettoso...' pensò Bulma tra sé, continuando a fremere sotto il dolce assedio del sayan.

SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGETA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora