Capitolo 25

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Momenti di incertezza per la coppia...come reagirà Vegeta alla notizia della gravidanza di Bulma?

Capitolo 25: Cold War, Hot War.

Trascorsero alcuni giorni.
Le nausee non erano più così insopportabili e Bulma riuscì a tornare al lavoro senza troppi problemi.
Vegeta contava di partire al più presto, ma la fortuna non era dalla sua parte.
La navicella, riparata più volte, presentava diverse anomalie, e il dottor Brief se ne stava occupando, ma andava un po' a rilento, e la cosa iniziava a indispettire il saiyan.
'Bulma avrebbe risolto il problema in un giorno o due...' pensò Vegeta con amarezza.

"Cosa? Non l'hai ancora detto a Vegeta?"
Chichi era passata a trovare Bulma con un pacchetto di prodotti naturali, coltivati da lei stessa.
Ora che era in dolce attesa, Bulma doveva alimentarsi al meglio.
Le due donne erano sedute in cucina e Bulma stava sorseggiando una tisana rilassante.
Aveva letto che il bambino era in grado di sentire se la madre soffriva di depressione, e non voleva assolutamente che il suo piccolo la credesse triste.
Voleva essere una madre esemplare, sempre gioiosa e in salute. Non avrebbe permesso a Vegeta di rovinarle la gravidanza...
"....E perché dovrei dirglielo? Sta per partire per un viaggio di un anno....a che gli servirebbe saperlo?"
rispose tranquillamente Bulma.
"Primo, perché ha il diritto di saperlo...e secondo, non credi che questa notizia potrebbe indurlo a ritardare il viaggio...? o addirittura a non partire....?" disse Chichi speranzosa.
"No...conosco quel testardo di un saiyan troppo bene...ormai ha deciso e non c'è nulla che lo può trattenere...a parte mio padre, che però sta giocando con il fuoco..." disse Bulma guardando fuori dalla finestra.
Aveva cominciato a piovere.
"Tuo padre...?" chiese Chichi, che non stava capendo.
"Si...ovviamente ai miei genitori l'ho detto...mio padre la pensa come te, e sta allungando di proposito i tempi di riparazione della navicella...come se io non mi fossi accorta della sua brillante strategia...ma anch'io ho deciso: Vegeta non è mio marito....non ha alcun diritto su di me...e io non sono tenuta a renderlo partecipe della mia vita, dato che lui stesso non ne vuole fare più parte..." disse Bulma sicura di sé.
"Ma....non pensi a tuo figlio? Avrà bisogno di un padre..." disse Chichi, tenendo la mano dell'amica.
Bulma non rispose.
Rimase con lo sguardo perso nelle goccs di pioggia che bagnavano il vetro della finestra.

Non era una situazione facile.
Quella casa, che spesso era sembrata troppo grande, in quei giorni di tacita guerra tra Bulma e Vegeta appariva decisamente piccola.
Il saiyan era combattuto tra il continuare a ignorare la ragazza o il tentare un ultimo avvicinamento prina della partenza.
Non aveva dovuto sopportare molti addii significativi nella sua vita, quindi non erano decisamente il suo forte.
Tuttavia, trovava strano l'atteggiamento di Bulma.
Non c'era nessun tantativo di chiarimento da parte sua, cosa piuttosto insolita.
Per di più, quando litigavano lei gli diceva spesso cose orribili, perché era nella sua indole ribelle, ma mai che lo detestava.
E, cosa ancora più sconcertante per lui, gli occhi celesti di Bulma avevano una strana luce in quei giorni, ma solo se rivolti altrove...quando posava accidentalmente lo sguardo su di lui, i due diamanti blu diventavano improvvisamente freddi e senza il calore a cui era abituato.
Certo, farsi odiare sarebbe servito per renderle più facile la separazione, ma Vegeta, in cuor suo, non credeva che Bulma, così pazza di lui, potesse iniziare a detestarlo sul serio.
Un'ondata di malinconia travolse il giovane saiyan.

Bulma si stava spalmando una crema all'aloe sulle gambe, fino alle cosce.
Anche se ancora non si notava nulla della gravidanza, qualche piccola smagliatura sulla pelle liscia era fastidiosamente visibile, e Bulma era corsa subito ai ripari.
Vegeta la osservava da dietro la finestra. Non sapeva cosa fare.
La desiderava pazzamente, perché non facevano l'amore da quasi due settimane, un tempo decisamente inaccettabile.
Quando non l'avrebbe più avuta continuamente sotto gli occhi, Vegeta credeva di poter riuscire a resistere senza problemi in astinenza totale, ma, finché si trovava ancora alla Capsule Corporation, il corpo di Bulma era un richiamo irresistibile.
Si fece coraggio ed entrò nella stanza.
".....Lo sai....ho riparato la tua dannata navicella di nascosto pomeriggio...è quasi pronta...mio padre pensava di potermi fregare...non preoccuparti, domani potrai andartene..." disse Bulma, continuando a spalmarsi la crema, e non degnandolo di uno sguardo.
"Bene...è una splendida notizia..." rispose Vegeta confuso.
Era tutto così strano. Vegeta si aspettava pianti, tentativi di persuasione, implorazioni...ma forse era stato presuntuoso a pensarlo.
L'idea che Bulma desiderasse così tanto liberarsi di lui, gli gelava il cuore.

SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGETA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora