Capitolo 10

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Il rapporto tra Bulma e Vegeta si fa sempre più stretto, ed è ormai chiaro che tra i due c'è molto più di pura attrazione fisica...un sentimento puro e nuovo per entrambi li sconvolge dal profondo...

Capitolo 10: Amor Sacro

A Bulma le vacanze estive erano sempre piaciute un sacco.
Il sole, il mare, il relax...e soprattutto, l'abbronzatura. Finalmente avrebbe detto addio a quel colorito pallido che si ritrovava per la maggior parte dell'anno.

"Senti Vegeta, ma tu ti fai le lampade per caso?" aveva chiesto un giorno al sayan, che invece aveva una pelle sempre dorata dall'abbronzatura.
"Non so di che cavolo stai parlando terrestre, comunque questa è la mia carnagione...l'ho sempre avuta così..." aveva risposto Vegeta scontroso.

Dal giorno del chiarimento, tra loro si era ristabilito un equilibrio apparente.
Alla fine, Bulma aveva optato per un religioso silenzio riguardo alle motivazioni dello strano comportamento di Vegeta alias 'dinamitardo pazzo.'
Aveva compreso che le spiegazioni che il sayan le aveva già dato dovevano essere sufficienti per lei. Per il racconto di quella sera, Vegeta aveva pronunciato più di 300 parole di seguito, che già erano un record per lui.
Per farla breve, erano tornati ai soliti battibecchi quotidiani, che divertivano gli anziani Brief. Litigavano per qualunque cosa, proprio come i primi tempi della loro convivenza forzata.
"Sembrate quasi marito e moglie!" aveva detto la madre di Bulma una sera a cena, scatenando l'imbarazzo dei due e l'ilarità del dottor Brief:
"Ma che dici tesoro? Questi due sono come cane e gatto! Se si sposassero...poveri vicini di casa!!! Hahahahahahaha!!!" , e continuarono a scherzarci sopra per tutta la sera, provocando la fuga di Vegeta nella sua stanza prima del solito.

Per l'ultima settimana di agosto, Bulma aveva prenotato una settimana in un lussuoso hotel di una località balneare. Avrebbe tanto voluto chiedere a Vegeta di accompagnarla, ma non voleva insospettire ulteriormente i suoi genitori, che già facevano battutine maliziose alle sue spalle.
La cosa migliore era mettere Vegeta alle strette chiedendogli di andare con lei poche ore prima della partenza, e poi far sembrare il tutto causale.
Magari poteva inventarsi qualcosa tipo: - mi hanno offerto una promozione fantastica se ci vado con un ragazzo...però non conosco nessuno disponibile...-  -Perché non chiedi a Vegeta?- avrebbe detto sua madre.'
Si, come scusa poteva andare.
La voligia era pronta...a Bulma non restava altro da fare che andare da Vegeta e proporgli la vacanza.

"Cosa? Vuoi che venga con te al mare per una settimana? Ma sei pazza? E' fuori discussione..." disse Vegeta, seduto sul suo letto mentre cercava qualcosa di decente da guardare in tv.
Indossava solo dei bermuda leggeri e Bulma si sentiva un po' a disagio, perché non riusciva a smettere di fissarlo proprio in quel punto.
"Ho, ma dai che ti costa? Sono solo sette giorni! Vuoi davvero lasciarmi andare da sola?" disse lei in tono supplichevole da gattina.
"Non mi importa nulla di quello che fai tu... puoi anche andare ad abbrustolirti sulle pendici di un vulcano in eruzione, per quanto mi riguarda..." disse Vegeta continuando a scanalare nel mondo dell'etere televisivo.
Trovò un incontro di wrestling e, dato che non c'era niente altro di accettabile, decise che quello poteva andare...almeno c'era un po' d'azione, anche se secondo lui era tutta una montatura.
Quei tizi recitavano, e anche male. Avrebbe voluto andare lui in persona a metterli al tappeto, e senza usare tutte quelle mosse ridicole...
"Uffa quando fai così sei insopportabile! Cosa rimani a casa a fare? La gravity room che hai distrutto non è ancora pronta e anche gli operai sono in vacanza, perciò i lavori sono stati sospesi..." disse Bulma, fingendosi imbronciata e sedendosi a gambe incrociate in fondo al letto di Vegeta.
"Quanto rompi Bulma! Se dico di no è no! E poi posso sempre allenarmi nella navicella, che è meglio di niente, ti pare?" rispose Vegeta, degnandola finalmente di uno sguardo.
Bulma indossava un top rosso e degli shorts bianchi. La pancia e le gambe snelle erano totalmente scoperte. Vegeta sentì una fitta allo stomaco.
"Ti prego Vegeta! In fondo, mancano più di due anni all'arrivo dei cyborg...avrai tutto il tempo per allenarti no? Ti sto solo offrendo una settimana di totale relax, completamente gratis...non ti ho mica chiesto di sposarmi!" disse Bulma sorridendo.
'7 giorni interi con te accanto sarebbero tutto tranne che rilassanti...' pensò Vegeta, che invece disse:
"Senti, non cominciare anche tu con questa storia! Non bastano i vecchi a fare certe sciocche insinuazioni? Se penso che si prendono gioco di me impunemente..."
"Lo so! Quando scherzano con quelle battutine fanno venire i nervi anche a me..." disse Bulma, che non resistette alla tentazione di avvicinarsi a lui e abbracciarlo.
Facevano sempre così...di giorno si scannavano, persino sulle cose più stupide, mentre la sera passavano ore a coccolarsi, a baciarsi e a toccarsi. E, spesso, trovavano anche il tempo di chiacchierare sulle cose più disparate e si facevano un mucchio di risate.
Era davvero strano...forse alla luce del giorno si sentivano continuamente osservati e sotto pressione, per il fatto di non potersi nemmeno sfiorare, anche se l'avrebbero voluto immensamente.
Ma la notte era il loro rifugio. Creavano un mondo a parte, dove non esistevano differenze tra loro...non c'erano più la terrestre e il sayan...la ragazza indifesa e il potente guerriero...il candore del cielo e il mistero dell'oscurita...
Esistevano solo Bulma e Vegeta. Con i loro pregi e i loro difetti. Niente di più.

SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGETA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora