Capitolo 12

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Capitolo 12
L'ambiante si surriscalda a casa Brief dopo la prolungata vacanza di Bulma...cosa accadrà? riuscirà Vegeta ad avere finalmente dei magici momenti intimi con la sua terrestre? chi lo sà...il destino è sempre in agguato...:)

Capitolo: 12 Back Home, Sweet Sweet Home

Era notte fonda quando Bulma atterrò nel giardino della Capsule Corporation.
"Haaaaaaaaaaaa....casa dolce casa!" disse Bulma, stiracchiandosi un po', dopo tutte quelle ore passate a guidare.
Quando fece il suo ingresso nel soggiorno, fu sorpresa nel trovare i suoi genitori ad accoglierla.
"Mamma! Papà! Mi avete aspettato fino ad ora? Non dovevate disturbarvi..." disse Bulma, commossa dal gesto dei due anziani Brief.
"Ma dai tesoro stai scherzando? Non vedevamo l'ora di riabbracciarti! Ci sei mancata moltissimo!" disse il dottor Brief, abbracciando la figlia e rischiando di stritolare il micetto nero che portava sempre sulla spalla.
Poi fu il turno di sua madre, che non riuscì a trattenere le lacrime...
"Ma mamma, non sono mica tornata da una trincea di guerra! Non c'è bisogno di fare così..." disse Bulma, anche se dentro di sé era felice che i suoi le volessero così bene.
"Ho tesoro, hai preso davvero un bel colorito! Hai fatto tante foto spero! E...hai conosciuto qualche bel ragazzo?" chiese la madre.
"Tesoro, non vedi che la nostra Bulma è stravolta? Lasciamola andare a riposare... domani ci racconterà tutto per bene!" disse il dottor Brief.

In effetti, Bulma si sentiva davvero stanca. Non vedeva l'ora di mettersi comoda nel suo letto morbido. Per fortuna, non faceva più il caldo torrido di due settimane prima. Dato che non aveva voglia di svuotare la valigia, optò per uno dei pigiami estivi corti che aveva tenuto nel cassetto.
Era di cotone bianco, con dei piccoli ricami di raso blu sulla canotta e sui pantaloncini.
Era uno dei suoi preferiti in assoluto.
Si stava mettendo una crema idratante sul viso abbronzato, quando all'improvviso avverti un fruscio vicino alla finestra e immediatamente senti qualcuno che l'abbracciava da dietro.
"Vegeta..." disse.
"Bentornata a casa..." le sussurrò lui all'orecchio.
Lei si voltò verso il sayan e lo baciò con passione.
Vegeta venne travolto da tutto quell'ardore, e, per quella volta, fu lui a doversi staccare per riprendere fiato. Si guardarono dolcemente e si sorrisero.
"Mi sei mancato da morire scimmione!" disse lei teneramente.
"Ti ho detto che non devi chiamami così....vuoi litigare subito?" disse Vegeta sorridendo.
"Bugiando! Ammettilo che ti piace il soprannome che ti ho dato!" rispose lei ridendo.
"Veramente mi piace più qualcos'altro..." disse Vegeta baciandola e stringendola a sé.
Una sua mano si infilò sotto la leggera casacca del pigiama di Bulma e le accarezzò il seno nudo, esplorandolo in tutta la sua forma. Bulma gemette di piacere, e Vegeta, predendo del tutto la sua lucidità, si gettò sul corpo di lei e insieme caddero sul letto.
Vegeta era sopra di lei e non smetteva di baciarla e di toccarla. Sapere che oltre quel sottile tessuto non c'era nessun altro ostacolo, aveva reso Vegeta più vulnerabile del previsto.
Quelle 2 settimane erano state atroci...se davvero Vegeta aveva una dipendenza non era dal sesso ma da Bulma. Non stuzzicarla e non litigare con lei durante il giorno, e non poterla sentire vicino di notte lo aveva reso ancora più irrequieto del solito. I signori Brief se n'erano accorti e avevano cercato di non disturbarlo in nessun modo.
L'unica nota positiva era che tutta quella desolazione che provava dentro di sé, a causa dell'assenza di Bulma, lo aveva portato a trovare uno sfogo negli allenamenti, e Vegeta riteneva di essere migliorato moltissimo in poco tempo.
"Vege...Vegeta..." disse Bulma gemendo di piangere.
Vegeta non capì più nulla e le sollevò la canottiera fino a scoprire i meravigliosi seni tondi e sodi. Subito si gettò su di loro con la bocca e li esplorò con la lingua, causando a Bulma un delirio di fuoco all'interno del suo corpo.
"Ti voglio! Ti voglio adesso! Non ce la faccio più ad aspettare!" disse Vegeta, in preda alla passione e continuando a baciarla senza sosta.
"....anch'io ti voglio!" rispose Bulma.
Vegeta si fermò per un momento, e la guardò negli occhi. Da quell'unico sguardo, Bulma capì a cosa il sayan stava pensando.
"Sono sicura Vegeta! Non ho più nessun dubbio e nessuna paura...voglio fare l'amore con te..." disse Bulma dolcemente.
"Fare l'amore? Che significa?" chiese Vegeta, temendo che si stessero riferendo a due cose diverse.
"Ma...come che significa?" disse Bulma confusa.
"Non ho mai sentito questa espressione..." rispose Vegeta, che in quel momento si sentiva un po' a disagio.
"Vuoi dire fare sesso con..." disse Bulma.
"Con...?" chiese Vegeta.
"Bhé...con la persona che si ama..." disse Bulma sorridendo e tornando a baciarlo.
Vegeta era un po' confuso con tutti quei termini nuovi, ma capì che l'idea di fondo era la stessa, perciò tornò a seguire il suo istinto e prese ad accarezzarla su tutto il corpo.
Le sfilò la casacca del pigiama, abbandonò la bocca e iniziò a baciarle e a mordicchiarle dolcemente il collo delicato e profumato. Una mano si fiondò impazientemente tra le gambe delicate della ragazza.
Bulma gemeva e si agitava convulsamente sotto il corpo di lui.
Vegeta non poteva credere che stesse accadendo davvero. Quanto aveva aspettato qual momento! E quanto aveva faticato per trattenersi sempre con lei...ma finalmente sarebbe finito tutto!
Quella notte lui si sarebbe preso la purezza di quell'adorabile ragazza, e poi sarebbe stata completamente sua, senza più limitazioni...totalmente e completamente in suo possesso...
"Hasaaaaaaaaa!!!! ASPETTA UN ATTIMO!!!!" urlò Bulma all'improvviso.
"Che ti prende? Ti ho fatto male? Ma è impossibile, non ho nemmeno cominciato!!!!!" disse Vegeta frastornato.
"Guarda!!!!! la tua mano!!!" disse Bulma.
Vegeta si inginocchiò sul letto e guardò le sue mani. La sinistra era sporca di sangue.
"Ma come è possibi..."
"HO NO NO NO!!!!" urlò Bulma disperata, guardandosi i pantaloncini del pigiama. In mezzo alle gambe erano sporchi di sangue.
Vegeta era confuso...l'aveva sfiorata appena... e indossava ancora i vestiti...perciò non poteva essere colpa sua...
"Bulma io..." disse Vegeta confuso.
Bulma si coprì il seno nudo con il lenzuolo, lo guardò imbarazzata e disse:
"Ma no...non è colpa tua Vegeta...è solo che..."
"Non sarà ciò che penso vero?" disse Vegeta, intuendo tutto all'improvviso.
"Si! Ma si può essere più sfigate di me???" disse Bulma alzandosi di corsa e correndo in bagno.
Si tolse i pantaloncini e le mutande. Aveva delle fitte tremende allo stomaco. Le aveva avvertite anche mentre Vegeta la stava spogliando, ma era troppo presa per farci caso. Riempi velocemente la vasca da bagno e si immerse nell'acqua calda piena di soffice schiuma.
Vegeta entrò in bagno e si lavò le mani.
"Mi dispiace tanto..." disse Bulma mortificata.
"Mi ero dimenticata che mi doveva arrivare il ciclo proprio oggi...io...non so che dire..." per la vergogna immerse la testa nell'acqua.
Vegeta si sedette accanto alla vasca, dando le spalle a Bulma per rispetto, anche se, con tutta quella schiuma, non si vedeva nulla del suo corpo nudo.
Quando riemerse, Vegeta disse solo:
"L'importante è che non sia stato io farti male..."

Bulma non fece in tempo a rispondere nulla, Vegeta si alzò silenziosamente e la lasciò sola.

SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGETA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora