Capitolo 1

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"Isabella alzati, è pronta la colazione !" Urlò mio fratello dal piano di sotto.
"Due minuti e arrivo." Sbuffai.
Da quando abitavo nell'appartamento di mio fratello ogni mattina era così. Non facevo in tempo a svegliarmi che lui era pronto ad urlare di svegliarmi. Neanche la decenza di controllare.
"Quando la smetterai di urlare di alzarmi senza controllare che io mi sia realmente svegliata?" gli dissi scocciata per poi dargli un bacio sulla fronte e buttandomi letteralmente sopra al piatto di bacon e uova che mi aveva preparato per colazione.
"Quando ti deciderai ad avvertirmi. Finché non sento che scendi o ti prepari per me è come se stessi ancora dormendo." disse con mezzo uovo in bocca.
"Jhonatan non si parla con la bocca piena."
Gli diedi una gomitata.
Aveva il vizio di fare così e detto tra noi a me non interessava sapere in che stato arrivasse il cibo nel suo stomaco.
"Allora? Programmi per oggi?" chiesi mentre addentavo l'ultimo pezzo di bacon rimasto sul piatto.
"Si, dobbiamo andare al college per l'iscrizione. E anche di corsa, oggi è l'ultimo giorno."
Era già un anno che dovevamo iscriverci, ma per problemi familiari avevamo deciso di prenderci un anno di pausa per riprenderci.
Mia madre era sempre assente, pensava non lo sapessimo ma avevamo scoperto che era andata con un altro e da una parte non potevo dargli torto visto che razza di marito si ritrovava. Ma non gli avrei mai perdonato l'aver abbandonato me e mio fratello. Ci aveva lasciato nelle mani di un alcolizzato, che non faceva altro che starsene al bar a bere con i suoi amici non curandosi del fatto che aveva due figli che avevano già perso la madre.
Ma a lui questo non importava. A lui bastava giocarsi gli ultimi soldi che aveva e ubriacarsi senza contegno. Finché poi non tornò una sera dicendoci con una bottiglia di vetro rotta di andare via di casa se non volevamo che ci uccidesse.
Per fortuna i vicini di casa avevano sentito tutto quel casino e mio "padre" fu arrestato.
Sinceramente non sapevo neanche se fosse ancora vivo. E detto francamente, dopo tutto quello che ci aveva fatto passare non mi importava.
Andai a farmi una doccia veloce. Decisi di mettere una felpa bianca e nera, dei jeans neri e delle converse basse di colore bianco, lasciando i miei capelli color rame sciolti e mettendo un filo di mascara e un po' di matita nera per far risaltare i miei occhi verdi.
Presi la borsa e mi avviai in salotto dove mi aspettava mio fratello con una semplice tuta e una maglietta a maniche corte.
Eravamo uguali tranne in questo e per l'altezza. Quando io mettevo la felpa lui metteva le maniche corte e viceversa. Non sapevo se ero io quella strana o lui. Per il resto sembravamo gemelli se non fosse che io ero alta quasi un metro e 60 e lui era 1.87.
Inutile dire che spesso e volentieri mi usava come comodino.
Andammo in college, 5 minuti a piedi da casa, con i fogli dell'iscrizione (entrambi compilati da mio fratello) e ci incamminammo verso la segreteria.
"Salve posso aiutarvi?" disse una signora sulla 60ina in tono molto gentile.
"Siamo qui per iscriverci, purtroppo non siamo riusciti a venire prima, ci sono ancora posti disponibili?" disse mio fratello prima che io potessi aprire bocca.
"Se aspettate un attimo controllo i corsi rimasti, intanto se potete sedervi qui arrivo subito."
Ci mettemmo seduti in attesa della signora quando improvvisamente sentii qualcuno parlare animatamente.
Mi affacciai e trovai due della sicurezza che tenevano un ragazzo. Mi affrettai a rimettermi seduta quando vidi che venivano proprio in segreteria.
"Joceline puoi dirmi gentilmente dove posso mettere questo ragazzo? Lo abbiamo trovato che cercava di imbrattare i muri dei bagni con dello spray." Disse scocciato uno dei due.
"Lasciatelo qui, ci penso io, potete andare."
Dal tono di voce che avevano usato probabilmente non era la prima volta che faceva una cosa simile.
"Jace puoi cercare di stare buono 5 minuti mentre finisco di fare l'iscrizione a questi due ragazzi (disse indicandoci)e poi parliamo? Te ne sarei grata se ora ti sedessi e stessi un attimo tranquillo"
Lui in risposta prese un chupachups dalla scrivania della segretaria e si mise seduto vicino a mio fratello iniziando a fissarmi dalla testa ai piedi.
"Isabella Morger?"
"Sono io" dissi alzandomi e avviandomi verso la segretaria.
"Questo è il tuo orario e questa è la sezione della tua classe. Buon inizio anno e buona permanenza"
La ringraziai e mi rimisi seduta aspettando che anche mio fratello prendesse le sue cose.
"Jhonatan Morger?"
Mio fratello si alzò, prese i fogli e ringraziò.
"Direi che possiamo andare ora" dissi a mio fratello.
Prima di uscire diedi un ultima occhiata al ragazzo di cui sapevo solo il nome. E lui mi sorrise.
"In quale sezione sei?" Chiesi curiosa a mio fratello.
"1 D tu?"
"Idem, dovrò sopportarti anche in classe perfetto." dissi in tono sarcastico ritrovandomi sulle spalle di Jhonatan a testa in giù"
"Dai Jhonatan scherzavo mettimi giù." stavo letteralmente morendo dal ridere.
"No no signorina, ora resterai così fino a casa"
Iniziai a prenderlo a pugni finché non si arrese e mi mise giù.
"Questa me la paghi, vedrai cosa ti farò in class.." non feci in tempo a finire la frase che mi riprese di nuovo in braccio come un sacco di patate.
"Ne sei così sicura Bell?"
"Okay hai vinto tu, ora mettimi giù ci stanno guardando tutti."
Non avevo speranza, era troppo alto, non potevo competere con lui.
Eravamo molto legati, soprattutto dopo tutto quel che era successo e lui era l'unico in grado di farmi ridere fino allo sfinimento.
Lui c'era sempre stato e non mi aveva mai lasciata sola.
Lui era la mia famiglia ed ero davvero felice. Probabilmente era l'unica cosa bella che i miei avessero mai fatto.
"Bell devi aiutarmi a cercare dei coinquilini. Abbiamo tante camere vuote e farebbe comodo qualche entrata in più, mi aiuterai?"
L'idea di mio fratello era ottima anche se avrei preferito non dividerlo con nessuno. Era bello stare solo noi due ma era anche vero che non aveva tutti i torti, ci avrebbero fatto comodo delle entrate in più.
"Vediamo cosa possiamo trovare, magari domani a lezione spunterà qualcuno che cerca, ho visto una bacheca in segreteria magari li c'è qualche annuncio o possiamo mettere lì il nostro."
"Buona idea, mi piace. A proposito, dopo andiamo in libreria così prendiamo i libri okay?" Annuii.
Aprii il frigo per cucinare qualcosa ma era vuoto. Perfetto direi.
"Jhon vado un attimo al supermercato, il frigo è vuoto."
"E se invece ordinassimo cibo cinese?"
Fui felicissima, adoravo il cibo cinese. Presi il telefono e cercai il numero del ristorante dove di solito ordinavamo e presi le solite cose.
Dopo 45 minuti finalmente arrivò il cibo.
"Che ne dici se ci guardiamo qualcosa in tv?" Dissi a john tutta entusiasta.
Senza dirmi nulla mise Shadowhunters (la mia serie tv preferita) e ci mettemmo sul divano.
Chi meglio di lui mi conosceva ormai?
Proprio sul più bello mio fratello spense la tv.
Misi il broncio come fanno i bimbi quando gli dici di no alle caramelle.
"Dai domani è il primo giorno di College e ti ricordo che andremmo in classe insieme quindi nulla mi impedisce di tirarti una scarpa se ti addormenti".
Scoppiammo a ridere.
Gli diedi un bacio sulla guancia e gli diedi la buonanotte.
"Ti voglio bene" gli dissi abbracciandolo.
"Anche io nana".

E poi arrivò lui..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora