Capitolo 4

62 4 0
                                    

"Siamo arrivati" mi disse Simon davanti a casa sua.
Ero davvero emozionata all'idea di sentir suonare una band, ed ero super convinta che Simon se la cavasse magnificamente, me lo sentivo.
"Mamma, Selena, sono a casa" urlò facendomi quasi saltare dalla paura.
Gli diedi un leggero schiaffo sul braccio per poi scoppiare a ridere.
"Si ma almeno avverti, mi hai fatto prendere un colpo. E poi chi è Selena?" dissi curiosa.
"Sono io, piacere di conoscerti, sono la sorella di questo pazzoide" disse scombinando i capelli al fratello.
Per un attimo era sembrato di vedere esattamente me e Jhonatan.
"Io sono Isabella, piacere mio" dissi porgendole la mano. Era davvero carina e soprattutto assomigliava tantissimo a Simon. Aveva gli stessi occhi del fratello e anche i capelli, solo che lei era leggermente più alta.
Vidi poi apparire dal nulla una signora, abbastanza giovane uscire dalla porta della cucina.
"Ciao, tu devi essere Isabella, da quando sei arrivata Simon non fa altro che parlare di te, io sono Lana."disse dandomi due baci sulla guancia per poi dare un bacio sulla fronte a Simon.
Lei era totalmente diversa da Simon e Selena. Era bionda ed aveva degli occhi verde smeraldo, nulla a che vedere con quelli dei figli.
Sicuramente avevano ripreso dal padre, di cui ancora non avevano accennato,c'era un motivo se non era presente probabilmente.
"Ragazzi venite a mangiare, ho preparato un po' di pasta, ora scappo al lavoro che è super tardi, Selena andiamo?"
Lei annui per poi salutarci dolcemente.
"Ah in frigo c'è un pezzo di torta alla nutella e panna se volete."
Simon annuì per poi mettersi seduto accanto a me.
"Devi sapere che lei e mia sorella non ci sono mai a casa, fanno dei turni strani in ospedale quindi non le vedo spesso, infatti non mi aspettavo nemmeno che ci fossero in casa." Mi spiegò con la bocca mezza piena.
Stesso vizio di mio fratello.
Aaah questi maschi.
"E tuo padre?" mi azzardai a chiedere con più tatto possibile.
"Oh lui ci ha lasciati 5 anni fa, purtroppo era tanto malato e non ce l'ha fatta. Per questo sia mamma che mia sorella hanno scelto questo lavoro, forse volevano salvare qualcuno non essendo riuscite a salvare papà, ma ovviamente non è colpa loro. Ce ne siamo accorti tardi purtroppo."
A quelle parole mi alzai e andai ad abbracciarlo.
"Mi dispiace aver tirato fuori il discorso davvero." dissi con gli occhi lucidi.
"Ei tranquilla, anche se non me lo avessi chiesto prima o poi te ne avrei parlato, hai fatto bene a chiedere e io ormai ho accettato che mio padre non ci sia più. Anche se a dire la verità come è ovvio che sia ci ho messo il mio tempo. Invece mamma e Selena ancora non lo hanno accettato in parte." disse con tono di voce bassa, come se in fondo anche lui non avesse accettato al 100% la cosa..
mi si spezzava il cuore a vederlo così.
"Parliamo di cose belle, tra poco verranno i ragazzi della band. Intanto vieni ti faccio vedere dove suoniamo." Disse prendendomi la mano e trascinandomi nel garage.
"Ormai è da 3 anni che suoniamo e avevamo in mente di andare a vivere tutti insieme. E ne stavamo parlando in questi giorni." mi disse mentre mi mostrava la stanza.
Era piena di strumenti, tra batteria, chitarra e piano. Mi brillavano gli occhi.
"Davvero? Io e mio fratello cerchiamo dei coinquilini se volete. Possiamo passare a casa dopo così ne parlate con Jhonatan." Dissi euforica.
"Sarebbe fantastico, dopo sentiamo gli altri."disse lui.
"Si può?" Dissero due voci maschili.
"Certo entrate."
"Loro sono Jordan e William." disse Simon indicandoli " lei ragazzi è Isabella, una mia compagna di classe e spero futura migliore amica, ci stiamo lavorando" disse sorridendomi.
Speravo davvero che ci sarebbe stata quel tipo di amicizia.
In fondo sembrava ci capissimo senza il bisogno di parlare a volte e eravamo davvero molto simili.
"Ei, potevi avvisare che c'era questa bella ragazza mi sarei vestito meglio." Disse Jordan facendomi un occhiolino. Era un ragazzo abbastanza alto, biondo e con gli occhi blu, quasi grigio. Mentre William era simile ma aveva la faccia più dolce. E la cosa che li differenziava era che Jordan aveva dei tatuaggi mentre William no.
"Prima che mi dimentichi ragazzi, lei e suo fratello cercano dei coinquilini, che ne dite di andare a vivere da loro?" disse speranzoso Simon.
"Abbiamo tantissimo spazio in casa anche per mettere gli strumenti e non credo che a Jhonatan dia fastidio." aggiunsi io.
"Beh dai perché no, però prima dobbiamo vedere la casa e parlare con tuo fratello se va bene." Disse William dolcemente.
"Certo, se volete dopo passiamo a casa mia. Avverto Jhonatan." dissi prendendo il cellulare in mano.
Cercai il numero tra la rubrica e chiamai .
Al terzo squillo rispose.
"Ciao Fratellone, volevo chiederti se dopo potevano venire Simon e due suoi amici per vedere casa, vorrebbero vivere insieme così ho pensato di accennargli il fatto che stavamo cercando dei coinquilini. Per te va bene?" Chiesi speranzosa.
"Certo volentieri, almeno parliamo bene e ci organizziamo" disse Jhonatan.
"Perfetto allora a dopo." Dissi per poi chiudere la
chiamata. "Ah Simon, oggi Alicia non c'è, si è ammalata quindi siamo senza cantante." Disse Jordan
"Alicia è la cugina" mi disse Simon per farmi capire meglio.
"Beh potrei provare a cantare io se volete. Me la cavo abbastanza." dissi, diventando rossa.
Okay forse non era stata una mossa molto intelligente la mia. Mi ero sempre vergognata a cantare. L'unico ad avermi sentita ovviamente era mio fratello che si era sbalordito del fatto che io sapessi farlo così bene ma io non mi sentivo poi così brava.
Loro annuirono e diedero inizio alle prove.
Simon mi passò il testo e mi posizionai davanti al microfono.
Intonai la prima parte.

"Let me down and I'm right here where you want me
All your words, but it hurts I'm a thorn on a vine
Hanging on every line

Let me in and I'll never try to save you
Fever hearts, burning dark, I'm a fire in the rain
Hanging on every flame

But you, ooh you leave me paralyzed,
and you bring me back a thousand times Oh you,
sweeter than your hold over me,
Tainted too you take my breath away
Nightshade, Heeeey Nightshade, Heeeey"

Improvvisamente mi bloccai.
Avevo paura di aver fatto schifo. Ma al contrario tutti e tre rimasero di stucco.
"Isabella ma sei stupenda. Hai una voce davvero da urlo. Hai preso lezioni?" Disse Jordan con la mascella ancora giù.
"In realtà no, e comunque Jordan chiudi la bocca prima che ti entrino le mosche. Non credo sazino più di tanto." Dissi cercandi di sdrammatizzare.
"Dai continua" mi incitò Simon.

"Waves of pain, but you know that I won't rush you Poisoned
fruit, by the root and I can't get enough You can take what you want But you, ooh you leave me paralyzed,
and you bring me back a thousand times Oh you,
sweeter than your hold over me,
Tainted too you take my breath away
Nightshade, Heeeey Nightshade, Heeeey

Nightshade, Heeeey
Nightshade, Heeeey Nightshade"

A fine canzone mi applaudirono e che volevo sotterrarmi era dire poco.
"Sei stata fantastica Isabella davvero. Spero davvero che ci canterai qualcos'altro un giorno.
Magari una tua canzone chi lo sa." disse Simon sorridendomi.
"Ragazzi credo sia ora di andare a casa, non vorrei si facesse troppo tardi." Dissi a tutti e tre per poi fargli da guida verso casa mia.


_ _ _ _
Ciao a tutti, volevo ringraziare tutti coloro che stanno leggendo questa storia e spero davvero vi piaccia, ci sto mettendo tutto l'impegno che posso. Vorrei gentilmente chiedere a tutti coloro che leggono di votare la storia se volete, e magari farmi presente cosa cambiereste e se ci sono errori di cui magari non mi accorgo.
P.s. la canzone scritta sopra è intitolata "Nightshade" di Alberto Rosende.
Vi invito a cercarla su YouTube perché secondo me merita tantissimo.
Un abbraccio e alla prossima.

E poi arrivò lui..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora