Capitolo 13

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Alla fine Clarke aveva ceduto e si era lasciata convincere a passare il tempo con Lexa e sua figlia. Ed era proprio per questo che si trovava in un negozio di decorazioni natalizie con gli occhi fissi su Madi. La bambina si aggirava tra quegli enormi scaffali ripieni di addobbi e alla bionda sembrava così piccola rispetto agli espositori, nonostante ciò il suo sorriso sembrava sovrastare tutte quelle luci piene di colore. Clarke si ritrovò a sorridere, in quel modo genuino e spontaneo a lungo latitante sulle sue labbra.

"Ehi... stai per caso sorridendo?!", esordì Lexa beccandola in flagrante.

Clarke la guardò, distogliendo lo sguardo dalla piccola, senza smettere di sorridere.

"Ebbene sì, a volta capita anche me di farlo", replicò scherzosamente.

"Lo so bene e sei ancora più bella quando lo fai", constatò Lexa, arricciando anche lei le labbra in un sorriso.

"Stai per caso flirtando con me?".

"Può darsi", minimizzò facendo spallucce, per poi avvicinarsi alla figlia spingendo il carello ormai pieno.

Clarke rimase indietro, ritrovandosi ad osservarle da lontano. Inspirò profondamente liberandosi di dubbi e perplessità e le raggiunse.

"Clarke... questo è per te", disse Madi, porgendole un buffo capello da elfo di Babbo Natale.

"Grazie tesoro, è bellissimo!", le sorrise la bionda, abbassandosi poi alla sua altezza per consentire alla piccola di metterle il copricapo, cosa che aveva appena fatto a sua madre.

"Madi e per te... nessun cappello?", le domandò Lexa.

"Beh per me c'è questo... quello da Babbo Natale", rispose come se fosse ovvio la figlia, prima di infilarselo in testa.

Quello che aveva scelto Madi, le stava decisamente grande, ma la rendeva ancora più dolce e tenera agli occhi di Lexa e Clarke. Le quali non riuscirono a trattenersi e risero ancora una volta in modo genuino e spontaneo, poi allungarono il passo per seguire la bambina proseguendo il loro shopping.

"Dimmi la verità, è stata un'idea di Madi quella di volermi qui, o sei stata tu a convincerla?", domandò Clarke dopo un po' di tempo.

"Non ha bisogno di essere convinta da nessuno Clarke. Madi è una forza della natura, anche se è ancora piccola, se le piace una cosa sa come ottenerla".

"Non dovrei essere così stupita, mi ricorda vagamente qualcuno... ", alluse l'altra neanche troppo velatamente.

"Ok, lo ammetto, ha preso da me e sinceramente non ci trovo nulla di male. La vita è una Clarke e non è poi così lunga, quindi non ha senso perdere tempo... non mi piace, la trovo una cosa stupida".

"Lo so Lexa, lo so eccome", disse sospirando mentre continuavano a vagare per il negozio tenendo d'occhio Madi.

"Credo di aver sempre apprezzato questo lato di te. Sono quasi certa che se non avessi fatto tu il primo passo, cinque anni fa, tra di noi non sarebbe mai successo niente di quello che c'è stato".

Sentendo quella ammissione Lexa cominciò a ridacchiare, attirando lo guardo leggermente accigliato dell'altra su di sé.

"La mia non era una battuta... ma forse per te era divertente?!".

"No, scusami, è che mi ricordo tutt'altra cosa. Mi ricordo di una ragazza entusiasta, frizzante, che se aveva qualcosa da dire la diceva senza peli sulla lingua e che non aveva problemi a vantarsi delle sue conquiste durante le pause lavorative. Quindi, scusa Clarke, ma mi riesce molto difficile credere che non avresti mai fatto la prima mossa con me... beh a meno che non ti interessassi veramente, ma questo è un altro paio di maniche", spiegò continuando a sorridere.

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