Epilogo

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Clarke bevve un sorso di cioccolata calda e sorrise assistendo all'entusiasmo di Madi, mentre scartava i regali ricevuti, uno dietro l'altro. Ad ogni gioco riservava delle feste esagerate e sul suo visetto si susseguivano una miriade di espressioni: dallo stupore, alla gioia, all'estasi pura! Faceva bene al cuore vederla così felice.

"Il pullman delle Barbie!", esclamò all'improvviso, guardando la grande scatola.

"Babbo Natale è stato davvero generoso", osservò Raven, stando appoggiata addosso alla compagna.

"A te cosa ha portato?", le domandò la nipotina.

"Niente", rispose l'altra mettendo su un broncio da bambina.

"Hai fatto la cattiva, allora", ribatté Madi, facendo ridere le quattro adulte.

"Oooh, non sai quanto, tesoro!", esclamò Anya.

"Infatti è ancora in punizione", aggiunse.

"Davvero?", la fissò sorpresa, la piccola.

"Devi fare la brava, oppure niente regali... lo sanno tutti!", aggiunse, facendo spallucce e tornando a contemplare i nuovi giochi.

"Eh, già lo sanno tutti!", ripeté Lexa, sorridendo all'altra coppia.

Dopodiché andò a sedersi accanto alla figlia e ne attirò l'attenzione.

"Amore, faresti una cosa per la tua mamma?", Madi la guardò con gli occhioni verdi e le guance arrossate dal calore del camino, e annuì.

La madre avvicinò le labbra al suo orecchio e le bisbigliò qualcosa, incuriosendo le altre tre.

"Hai capito?", chiese Lexa guardandola poi in viso.

"Sì... ma perché devo dirlo io?", domandò lievemente accigliata.

"Perché è una cosa bella, ma diventa bellissima se la dici tu", le sorrise la madre.

Madi si aprì in un sorriso enorme e annuì; dopodiché si spostò carponi avvicinandosi a Clarke, la quale la guardò sorpresa, ma senza perdere il sorriso che le aleggiava sulle labbra. La bambina rimase in ginocchio, sedendosi sui talloni.

"Mamma vuole sposarti", disse, ripetendo non proprio esattamente ciò che le aveva detto Lexa, la quale scoppiò a ridere insieme a Raven ed Anya, mentre Clarke tentava di metabolizzare lo shock.

Anche Madi rise e guardò la madre. "Ho detto bene?".

"Benissimo, tesoro", rispose Lexa, guardando poi la compagna negli occhi, aspettando una risposta, anche se più che una proposta, la piccola l'aveva imposto!

"Vuoi sposarmi?", mormorò Clarke, ancora incredula.

"Altroché se lo voglio", sorrise l'altra.
"Così dormite insieme", osservò Madi, tornando a giocare, poco interessata alle cose 'da grandi'.

"In effetti potreste sposarvi per semplice praticità", osservò scherzando Raven.

"Sta' zitta!", l'apostrofò Anya, poi si alzò e propose ad Madi di portare in camera tutti i regali e di mettere il pigiamino per la nanna, così le avrebbe raccontato una bella favola.  Ovviamente si portò dietro anche Raven e così le altre due rimasero da sole.

Per un po' si fissarono in silenzio, poi Lexa si avvicinò alla compagna, prese una sua mano e se la portò alle labbra, baciandola sul palmo.

"Ti amo e voglio trascorrere con te il resto dei miei giorni. Desidero che tu faccia parte della nostra vita e che cresca insieme a me Madi... nostra figlia", concluse, guardandola dritta negli occhi.

Clarke deglutì il groppo formatosi in gola, baciò Lexa sulle labbra, poi la guardò di nuovo e sorrise emozionata.

"Sì, voglio sposarti e crescere con te nostra figlia", mormorò con voce leggermente incrinata.

"Ti amo così tanto", aggiunse, per poi lasciare il posto a nuovi baci e ad un abbraccio che non avrebbe più avuto fine.

*****

Madi sbadigliò di nuovo, mentre faceva fatica a tenere le palpebre sollevate. Lexa la coprì bene baciandola sulla fronte, poi Clarke fece la stessa cosa, passandole le dita tra i capelli.

"Sogni d'oro, piccola", mormorò.

Madi strinse a sé Pluto e rivolse un ultimo sguardo assonnato verso le due adulte.

"Vi voglio bene... mamma... e mammina", sussurrò, prima di cedere alle lusinghe di Morfeo.

Clarke sentì il cuore riempirsi di gioia, poi insieme a Lexa uscì dalla camera della bambina. Si guardarono negli occhi sorridendo, entrambe al culmine di una folle felicità, per aver in un certo senso ottenuto il beneplacito da parte di Madi... cosa della quale non avevano mai dubitato.

"Dunque, adesso possiamo dormire insieme", mormorò Lexa, avvicinandosi alla fidanzata.

"Ancora non siamo sposate", rispose Clarke con un sorriso, indietreggiando verso la loro camera da letto.

"Meglio provare per un po', almeno se non dovesse funzionare ci risparmiamo il fastidio di un divorzio", disse l'altra, mentre entravano nella stanza e chiudevano la porta.

"Concordo", ribatté Clarke sfilando il maglione e gettandolo a terra.

"Spogliati e vediamo se siamo in sintonia".

Lexa sorrise e cominciò a spogliarsi, sfilò la t-shirt, mandandola a far compagnia al maglione. Inutile dire che la loro sintonia era perfetta, la loro unione era perfetta. Due cuori, una sola anima.





The END

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