dodicesimo capitolo.

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Eravamo ancora in bagno, una di fronte all'altra a ridere. Non so bene perché stavamo ridendo, so solo che stavo bene. "Grazie" le dissi io guardandola negli occhi. "Ma no, se ti riferisci alle medicature sono sempre disposta ad aiutarti" disse lei con il suo sorriso così genuino. "No, non mi riferisco a quello" dissi io. "E allora a cosa?" mi chiese lei con un'espressione dubbiosa. "È che da quando ci sei tu sono più felice, ci conosciamo da poco però con te mi sento al sicuro, mi sento bene" dissi io sistemandole i capelli. "Può darsi che io abbia una cotta per te dalla prima volta che ci siamo incontrate" affermò lei abbassando lo sguardo. Sorrisi e arrossii a quelle parole. "Probabile che io provi lo stesso per te, sennò non starei quasi completamente nuda di fronte a te" dissi io ridendo. "In effetti hai ragione, ma ora rivestiti sennò potrei non controllarmi più" disse lei cercando di non guardare il mio seno. "Mh tu dici? e se rimanessi così invece?" chiesi io provocandola e spostando le mie mani fredde sotto la sua felpa e mettendole sui suoi fianchi. "Ti prego, non riesco più a trattenermi e le tue ferire sono ancora fresche. Non voglio farti del male" disse lei. "Se è corrisposto avremo tempo per fare tutto ciò che ti piace" continuò avvicinandosi al mio orecchio. Quelle parole mi mandarono fuori di testa ma infondo aveva ragione, non avevamo nessuna fretta.

𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖𝑝𝑖𝑡𝑦. || jenlisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora