ventunesimo capitolo.

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Era passata qualche settimana ed ero con Lisa a casa mia quando mi arrivò una lettera proveniente dal tribunale. In essa vi era scritto che dovevo presentarmi in tribunale per il processo con Kai. Il nervosismo salì alle stelle mentre Lisa cercava di calmarmi. Decidemmo di fare una passeggiata e nella tasca del giubbotto, che non usavo da un po', trovai un pacchetto di sigarette e la tentazione salì. Lisa era al mio fianco ma presi ugualmente una sigaretta e l'accesi, lei però la prese e la buttò a terra. "Ma che cazzo fai?" le dissi urlando. "Non ti serve il fumo per calmarti" mi disse lei urlando a sua volta. "Pensi di poter controllare sempre tutto? se voglio fumare, fumo e basta. Tu non devi intrometterti nelle mie scelte" le dissi continuando ad urlando. "Ah non devo? allora fai come vuoi, fai le tue scelte da sola" mi disse lei andandosene. Ero incazzata e tremavo dalla rabbia. Presi un'altra sigaretta e tornai a casa iniziando così a bere un po' visto che era da tanto che non lo facevo e ne avevo bisogno. Presi il telefono e non vidi messaggi da parte sua e iniziai a piangere. In fondo avevo sfogato la rabbia con lei che non c'entrava niente. Uscii di casa e iniziai a correre verso la sua ma iniziò a piovere e così iniziai a bagnarmi i vestiti e i capelli ma non importava molto perché dovevo scusarmi. Lei era più importante di qualunque altra cosa.

-6 alla fine

𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖𝑝𝑖𝑡𝑦. || jenlisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora