ventitreesimo capitolo.

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Eravamo ancora in quella maledetta vasca e il mio ventre ormai era un fuoco ardente e non sapevo come farlo calmare. Era così dannatamente bella e non potevo fare a meno di non ammirarla in tutto il suo splendore. Lisa si alzò e mi prese la mano facendo alzare anche me per poi passarmi un asciugamano. Ci asciugammo insieme e appena buttai l'asciugamano che mi copriva a terra Lisa tornò da me in modo così sensuale. Avvolse le mie labbra con le sue in un bacio voglioso, umido e pieno di passione. La feci indietreggiare fino alla porta ancora chiusa e la feci appoggiare lì con la schiena. Mi staccai dal bacio e iniziai a baciarle il collo, poi passai la mia lingua sul suo petto fino ad arrivare al seno e dopo aver lasciato un piccolo bacio la feci allontanare dalla porta per poi aprirla, non resistevo più, lei mi trascinò in camera sua. Mi spinse sul letto senza pensarci due volte,  facendomi così sdraiare e tornò a baciarmi, la sua lingua scopriva ogni parte della mia bocca, come un ricercatore scopre nuovi mondi. Anche lei poi si staccò e scese al mio seno, lo baciò, lo succhiò, lo morse e lo leccò mentre io iniziavo ad ansimare e a sentire scariche elettriche provenienti dalla mia spina dorsale. Scese con la lingua fino alla mia pancia dove lasciò un paio di baci umidi e infine aprì le mie gambe, si fermò a guardare la mia intimità per pochi secondi per poi fiondarsi lì con le labbra e anche qui iniziò a baciarla e succhiarla mentre la mia schiena si inarcava e la mia bocca emaneva gemiti, giocò con il mio clitoride e mi sentivo in un mondo parallelo. Misi una mano sulla sua testa e avvicinai sempre di più il mio bacino alla sua bocca chiedendo di più. Si staccò un attimo e infilò due dita al mio interno muovendole inizialmente piano ma poco dopo i suoi movimenti diventarono più veloci e continuò ad usare la lingua. "Ti piace?" mi chiese. "Si" risposi balbettando. "Allora urla il mio nome Jennie" disse fermandosi per poi mettere un quarto dito al mio interno. "Lisa" lo urlai così forte che quasi sembrava una richiesta di aiuto, ma in realtà in quel momento stavo più che bene. Mentre la sua mano destra era impegnata con la mia intimità, l'altra si posizionò sul mio seno destro massaggiandolo. Gemevo e ansimavo sempre di più finché i ruoli non si invertirono e lei andò sotto. Contemplai per qualche secondo il suo corpo meraviglioso e cercai di riprendere fiato, dopo essermi fiondata sulle sue labbra scesi con la mano alla sua intimità. Prima la massaggiai sentendo che era già più che bagnata e poi entrai con convinzione al suo interno vedendo Lisa mordersi il labbro al di sotto di me. Muovevo le dita molto velocemente e intanto baciavo il suo seno. Tolsi infine le dita e abbassai anche io la testa leccando il liquido presente su di essa e assaporandola. Decisi poi di unire le nostre intimità e così iniziammo a muoverci in sincronia. Ansimammo insieme fino a quando non arrivammo al culmine insieme. Ero stanca ma completa.

-4 alla fine.
fa caldo no?

𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖𝑝𝑖𝑡𝑦. || jenlisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora