"Come ti senti?" chiese la dottoressa Jonesy.T/n guardò la finestra, per poi soffermarsi sulla domanda.
"Triste" disse T/n.
"Interessante"disse scrivendo nel blocchetto che teneva sempre nelle mani.
Era il 1 Luglio, non era un giorno qualunque, era il giorno in cui era nata, il giorno della morte dei suoi genitori.
Era passato esattamente un anno da quando T/n perse i suoi genitori, da quando frequenta la dottoressa Jonesy.
Da quando continuava ad andare all'asilo senza fare amicizia con nessuno.
Nessuno riusciva a capire cosa stesse passando.
Nemmeno Grey riusciva a capire la sua anima piena di caos, dolore, rabbia, perciò pensò a qualcuno che si occupava di questi casi, e riuscisse a capirla più di lui.
Gli incontri di Jeff con T/n non smettevano, tutte le sere dopo aver ucciso qualcuno per sfogare la sua continua e incontrollata rabbia, andava da lei.
T/n oggi avrebbe fatto 4 anni senza i suoi genitori, si alzò dalla sedia e se ne andò non volendo ascoltare più nessuno, voleva richiudersi dentro, in modo che nessuno entri dalla sua stanza.
Chiuse la porta alle sue spalle, e si incamminò per il corridoio, mentre le persone che aspettavano la dottoressa si soffermavano su T/n, provando pena e pietà, ma lei non voleva tutto questo.
Non voleva la loro pietà, non voleva i loro sguardi di comprensione, non le servivano a niente.
Fuori dall'edificio c'era Grey che l'ha aspettava, impazientemente.
T/n aprì lo sportello della macchina, e si sedette sul sedile, si mise la cintura e chiuse lo sportello.
"Ciao" disse T/n per poi girarsi verso il finestrino, e perdendosi nei suoi pensieri.
La dottoressa Jonesy le aveva raccontato i pensieri dei grandi poeti, di cui uno le era interessato, Pirandello.
"Secondo lui ognuno di noi indossiamo delle maschere, quali sono le tue T/n?" chiese la dottoressa scrutando ogni suo movimento
T/n sospirò non sapeva che cosa fosse la sua maschera, non sapeva nemmeno cosa fosse, ma poi pensò.
"Ognuno di noi nasconde la sua vera identità" disse la dottoressa
"Perché?" chiese T/n curiosa di sapere.
"Alcuni per nascondersi dal mondo, altri per sembrare forti quando sono fragili come un fiore"
T/n cominciò a riflettere su quale fosse la sua identità, da cosa si nascondesse.
Da Jeff ovviamente, ma non solo da lui
I suoi pensieri furono fermati appena arrivarono a casa, e Grey prese la mano di T/n, facendola sussultare, non era abituata ai contati fisici.
Andarono in cucina, e T/n si sedette sulla sedia osservando Grey aprire il frigo e uscire la torta del suo compleanno.
"Tanti auguri T/n" disse Grey sorridendo, mentre lei rispose con un sorriso tirato.
"Grazie" disse mentre osservò la torta.
C'era una foto sulla torta di lei quando aveva un anno e rideva,ed era seduta sull'altalena che gli aveva fatto suo padre, dove quest'ultimo trovava dietro alle sue spalle, ricordava qualche dettaglio quel giorno.
La mamma di T/n aveva appena comprato una macchina fotografica, e cominciò a fare delle foto di lei, per ricordi.
Mentre lei era sull'altalena, e suo padre la spingeva, facendola volare, e T/n rideva dalla gioia ed era felice.
STAI LEGGENDO
solamente un gioco
HorrorT/n (tuo nome)Evans a soli 3 anni è sopravvissuta a un tragico omicidio ritrovata abbracciata a un orsacchiotto, seduta sul letto e piena di sangue. Gli agenti non sanno come ha fatto a sopravvivere. I suoi genitori ritrovati morti e squartati. Seco...