capitolo 1

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Le sirene della polizia risuonavano lungo la città di Mystic Falls, nel mentre i cittadini si chiedevano cosa fosse successo.

Un altro omicidio?

Altre vittime?

In questo momento l'Ispettore Grey insieme all'agente John, stavano in ufficio a sistemare alcune cartelle, fino a quando il telefono squilla. John prese il telefono e si precipitò in macchina insieme a Grey, il quale ancora non aveva capito niente.

John si mise al posto di guida e fece partire la macchina, mentre Grey prese la radio.

"Qui Ispettore Grey in linea passo"

"Ispettore Grey mi sente passo"

"Si passo"

"Bene. Deve andare alla Wall street 16 passo"

"Arriviamo subito, state in allerta passo"

"D'accordo passo"

John premette l'acceleratore sentendo l'adrenalina salirgli su tutto il corpo, mentre Grey comincia a caricare le pistole.

Si fermano davanti a una casa, scendono dalla macchina, e si avvicinarono alla porta, cercarono di aprirla ma era chiusa a chiave, a quel punto Grey lha sfondò con un calcio, fece segno ad alcuni agenti di sparpagliarsi in tutta la casa, mentre lui saliva le scale assieme a John.

Si dirige davanti a una porta bianca e macchiata di sangue, prese un respiro, cercando di mantenere la calma e diede un calcio alla porta sfondandola, quando varcò la soglia ciò che vide lho lascio senza parole.

Le pareti della stanza erano sporche di sangue, a terra si trovavano due corpi oramai morti, una donna e un uomo, e sul letto si trovava una bambina che abbraccia un orsacchiotto, questultima cullava il suo pupazzo come se fosse un bambino, gli occhi erano terrorizzati e spalancati, non emetteva un suono, guardava davanti a sé come se ci fosse qualcuno, e intorno a lei non esisteva nessuno.

Grey cercò di avvicinarsi nel tentativo di tranquillizzarla o quanto meno di verificare che non avesse danni fisici, sventolò la mano davanti agli occhi della bambina, ma non ottenne nessuna reazione, stava per prenderla in braccio, ma ad un certo punto la bambina si tira indietro gridando dalla paura, come se si fosse risvegliata da un incubo.

"Shhhh sono un tuo amico, sei al sicuro con me" sussurrò Grey

La bambina lo guardò con occhi lucidi, e Grey la prese delicatamente in braccio, mentre lei piangeva sulla sua spalla, e lui gli accarezzava delicatamente la schiena, cercando di consolarla. Salì in macchina e aspettò che John venisse per dargli uno strappo a casa, mentre la creatura che teneva in braccio dopo essersi sfogata piangendo si addormentò.

John salì con aria stanca e scioccata.

"Che facciamo con la bambina ispettore?"

"Mi prenderò cura di lei come se fosse mia figlia"

John annuì e mise in moto la macchina

______________

John parcheggiò la macchina davanti alla casa dellispettore, scesero dallauto silenziosamente con la speranza che la piccola non si svegliasse, entrarono in casa e si dirigono verso la camera degli ospiti mettendo bambina a letto.

Entrambi andarono in cucina a prendere una tazza di tè caldo, nessuno dei due parlò stettero per un po' in silenzio emersi dai loro pensieri.

"Non ha alcun senso" disse Grey posando la tazza sul lavandino, mettendo così fine al momento di silenzio.

"Perché secondo lei Jeff ha risparmiato la bambina?"

"Perché è uno psicopatico"

Entrambi erano a conoscenza della bravura di Jeff nel uccidere, sapeva sempre come finire il suo lavoro e come andarsene senza farsi prendere.

Grey si voltò verso la porta della camera in cui dormiva la bambina.

Jeff sarebbe tornato a prenderla e questa volta non l'avrebbe risparmiata, il solo pensiero Gray strinse i pugni dalla frustrazione, ma fece una promessa a sé stesso quella di proteggere la bambina anche a costo della morte.

__________

Nel frattempo.........

Jeff entrò silenziosamente nella camera della bambina attraverso la finestra.

Mentre la piccola era seduta sul letto che abbracciava il suo orsacchiotto, Jeff si sedette sul letto di fronte a lei, stette in silenzio per qualche secondo il giusto tempo per contemplare quegli occhi cerulei illuminati dalla luna piena.

"Ciao piccolina, ti ricordi di me? chiese compiaciuto dalla sua reazione di paura e terrore che gli provocava.

La bambina fece segno di sì con la testa.

"Bene piccola. Come mi chiamo?" chiese

"Je........ff th.......... e kil....... ler" disse balbettando dalla paura, non riuscendo a mettere una sola parola, sentiva il corpo immobile, il sangue gelare le sue vene, e il petto farsi sempre più pesante ad ogni secondo che trascorreva davanti a lui e ai suoi occhi gelidi, privi di emozione.

Jeff sorrise ancora di più per la sua paura, adorava essere temuto, ma la cosa che adorava di più e che le sue vittime avevano paura di lui.

Chiuse gli occhi e poi li riaprì nella speranza che il mostro scomparisse, ma niente, era ancora davanti a lei.

Forse era un fantasma? Si chiese nella speranza che fosse vero.

Ogni volta che vedeva un mostro nei suoi sogni improvvisamente si svegliava e accorgendosi che era solo un brutto incubo, ma stavolta sentì che era diverso, era la realtà.

Si mise in ginocchio avvicinandosi a Jeff e guardò attentamente il suo viso, alzò la manina che tremava e sfiorò leggermente la sua guancia fredda, ricoperta da un lungo e largo taglio, ritirò improvvisamente la piccola mano rendendosi conto che non era un fantasma, o un incubo, ma era la pura realtà, si sedette di nuovo sul letto, cercando di sognare a occhi aperti, come solo i bambini sapevano fare, tranne lei.

D'altro canto Jeff rimase immobile a ciò che aveva fatto la bambina sentendosi strano sentì una strana sensazione al tocco di quella mano calda e spaventata, ma poi ritorno alla realtà e sorrise vedendo che gli occhi della piccola erano persi in sé stessi, nel vuoto.

"Molto bene T/n" disse alzando il mento alla bambina e guardandola negli occhi, per un attimo si soffermò ai colori dei suoi occhi, un miscuglio di verde e azzurro, ma anche di grigio che contornava le sue pupille.

Jeff smise di guardarli lasciandola andare, e se ne andò lasciando la bambina da sola e abbandonata a sé stessa, questultima si mise dentro il letto stringendo il suo orsacchiotto, con la speranza che quel peso che aveva nel petto si alleggerisse

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