capitolo 24

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Pov Narratore
Passarono due mesi in cui T/n dovette affrontare  il dolore e l'orrore di ciò che aveva appena passato.

Ogni sera si ritrovava con una bottiglia di vodka, o anche di più, cercava di dimenticare tutto ciò che aveva passato, di dimenticare persino il suo nome.

La mattina si ritrovava divorata dai sensi di colpa, allora riprendeva la bottiglia di vodka e cominciava a bere, si ritrovava a scuola distratta e teneva sempre nella giacca una bottiglietta di ferro piena di vodka, e quando arrivava la ricreazione la beveva tutta.

Venne a trovarla Anna ed Alison a casa cercando di riprenderla, ma non ottennero niente fallirono miseramente.

Ma poi arrivò la dottoressa Jonesy che gli mise in faccia la realtà.

Avrebbe dovuto lottare per la sua medesima volta le diceva la dottoressa Jonesy.

Cercò di portare T/n alla realtà e in un certo senso ci riuscì, dopo due mesi si ritrovò senza alcol, si alzò dal letto facendo la sua solita corsa mattiniere, e allenandosi alla boxe, per poi andare a farsi una doccia, si ritrovò a guardarsi allo specchio

Il suo corpo era quella di una anoressica, non mangiava da giorni, e a mala pena riusciva a stare in piedi, ed era completamente ripieno di tagli e lividi.

Si mise dei vestiti a caso non facendo caso ad abbinare i  vestiti, visto che non le importava così tanto, e scese di sotto a fare colazione.

Si ritrovò accanto una bottiglia di vodka, ebbe l'impulso di berla, di dimenticare e far zittire le voci dentro la sua testa, la prese un momento e la guardò attentamente, aprì la bottiglia di vetro stava per berla, ma si fermò ricordando quello che aveva detto la dottoressa, getto la bottiglia nella spazzatura e prese qualcosa da mettere sotto i denti e andò a scuola.

Grey d'altro canto continuava a cercare il famoso animale, e cercando un collegamento con Jeff anche se le sembrava che erano due cose diverse, ma continuò le sue ricerche.

Jeff arrivava ogni notte da T/n trovandola ubriaca, ma continuò sempre le sue torture fisiche, anche se lei non riusciva a sentire niente, e non faceva altro che ridere ad ogni suo taglio provocato dal suo coltello

T/n d'altro canto quando si risvegliava dopo la sbronza non ci fece cosi tanto caso, sapeva che avrebbe dovuto sopportare Jeff per tutta la vita.

Jeff aprì gli occhi ritrovandosi in un'altra casa con altre vittime che secondo lui erano molto noiose, morivano subito dissanguati, prese una semplice bottiglia di vodka annoiato e cominciò a spargierla per tutta la cosa, prese un fiammifero e lo accese, per poi buttarlo a terra e andandosene.

Quando vide che T/n dopo tanto tempo cercava di riprendersi, sorrise di gioia all'idea di risentire i suoi lamenti di dolore, di vedere le sue lacrime scorrere sulle sue guance, andò in una casa qualsiasi andando a festeggiare, si ritrovò davanti una casetta di legno sopra un albero.

Salì ed entrò trovando una coppia baciarsi, lui tossì facendosi notare, i due lo guardarono terrorizzati e Jeff sorrise, il ragazza cercò di colpirlo, ma Jeff le spezzò l'osso del collo, e si avvicinò alla ragazza che piangeva terrorizzata.

Jeff si avvicinò a lei e gli accarezzò i capelli, per poi fermare le sue mani sul suo collo, avvolse le sue fredde e bianche mani attorno a esso, cominciò a stringere.

La ragazza cercò di fermarlo, e cercò di combattere fino a quando sentiva che la sua vita stava per andarsene, e lasciò andare e lei riprese fiato, toccandosi il collo sentendo ancora la sensazione di avere le mani di Jeff.

Jeff si inginocchiò davanti a lei e gli sorrise per poi dargli un colpo in testa facendola svenire, la legò e gli mise uno straccio in bocca aspettando la sera.
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T/n entrò a scuola dopo tanto tempo senza alcol, si controllò la tasca accorgendosi di non avere la bottiglietta e sospirò.

Le maschere che aveva dentro cominciarono a riprendere il controllo fortunatamente.

Si sedette nel suo solito banco con Alison vicino, in quei due mesi le era stata molto vicina più di Anna che passava molto più tempo con Sara, ma T/n oramai non ci fece più caso, anzi andò avanti.

Loro due si parlavano, ma non passavano così tanto tempo insieme come prima.

Questa mattina vide Anna non rivolgerle la parola, e T/n si insospettì cercò di capire il perché, e di chiederglielo, ma lei non rispondeva si limitava a ignorarla.
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Nel frattempo Grey aspettava il dottore che le diceva le analisi del corpo colpito da un animale.

Quando arrivò si salutarono e prese il corpo da una cassetto di ferro.

"I corpi hanno dei morsi, sono riuscito a capire che animale fosse grazie a un pelo sul collo, era un lupo, ma non un lupo normale, il morso è troppo grande considerato che il lupo normale ha la mascella un po' più piccolo"

Grey annuì e ringraziò il dottore andandosene pensando a una teoria, ma non le veniva niente in mente.

Andò da John che si trovava nel loro ufficio, e vide che stava leggendo le analisi dei corpi.

"Sono stato da dottore e mi ha detto un animale fuori dal normale" disse Grey.

"Ti sembrerà strano, ma nello stesso tempo folle, ma in quella sera c'era la luna piena, e non solo, ma a un miglio di distanza dai corpi c'erano delle catene che sono state spezzate, e vicino ai corpi delle impronte umane fresche, secondo me è un essere soprannaturale, un licantropo"

"È impossibile queste cose non esistono, e anche se fosse come facciamo a trovarli?" chiese Grey.

"Aspettando la prossima luna piena" disse John.

"Ti crederò solo quando lo vedrò con i miei occhi" disse Grey e John annuì convinto

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