Capitolo 44

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E, come avevamo detto in prefazione, la storia avrebbe avuto come protagonista Akito, che abbiamo imparato a conoscere meglio.
Quel ragazzo taciturno, schivo e diffidente ci ha fatto vivere i suoi sentimenti più segreti, le sue emozioni più profonde, i suoi stati d'animo più taciuti... tutte cose con cui è stato perennemente in conflitto.

Godetevi appieno il penultimo capitolo!
Immedesimatevi in ogni situazione così da "vivere" i sentimenti del nostro Hayama!

Spero che il capitolo vi piaccia!

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Gesso tolto.
Problematiche relative alla febbre: del tutto superate.
Akito, tornato a casa di Sana, cominciò a preparare le valigie.

Ad un tratto sentì bussare alla porta.

- Hey, posso? -

Akito si girò: - Sana... -

- Come stai? Fai le valigie? Che tristezza! Per me la vostra presenza è stata una festa. Questa grande casa sembrerà vuota senza di voi. -

- Ti riabituerai...- rispose Akito, intento nel sistemarsi vestiti e quant'altro.

- Mi mancherà vederti tutte le mattine al mio risveglio...- sussurrò pian piano Sana.

Akito sentì solo un bisbiglìo indistinto: - Cosa?-

- Ehm... no, nulla... ti lascio finire il tutto, io vado a lavoro. Abbiamo una riunione import...-

- Ok. Quando esci potresti chiudere la porta?-

-Oh, sì... scusami! Allora vado, eh? A più tardi! Ci vediamo per pranzo.-

Sana chiuse velocemente la porta, credendo di essere stata invadente e di averlo disturbato.
Non stava molto bene emotivamente e questo la rendeva un po' triste, impacciata e insicura .

- Devo farlo, non devo farlo...- sussurrava tra sé e sé la ragazza mentre scendeva velocemente le scale, recandosi verso l'auto.

Appena chiusa la porta, Akito si fermò un attimo appoggiandosi con le mani sulla pila di vestiti ben piegati.
Poi, di scatto, afferrò con veemenza tutta la roba che stava sistemando, gettandola per terra.
Dopodiché si sedette sul letto con i gomiti poggiati sulle ginocchia e le mani fra i capelli, disperato.

- Non ti voglio perdere ragazzina, non posso perderti!-

Tsuyoshi, spaventato dal rumore proveniente dalla camera di Akito, accorse e, senza bussare, spalancò la porta.

- Amico mio! Che succede!? -
Tsuyoshi rimase sconvolto dalla  confusione.

Vedendolo, Akito si alzò, e chiuse la porta dietro Tsuyoshi. Poi lo afferrò, facendolo sedere ai piedi del letto e gli disse di getto, senza pensare, senza più freni, senza più timori, senza più segreti, senza più taboo:
- Ieri sera ho sentito tutto, come hai potuto farmi una cosa simile! Ti credevo un amico!-

Tsuyoshi, stranito e confuso, chiese:- Ma di che diamine parli?-

- Ho visto come abbracciavi Sana... e ho sentito quelle parole sdolcinate...
Non hai pensato ad Aya?! E non hai pensato a me?!-

Tsuyoshi, che conosceva l'amico meglio di come Akito conosceva se stesso, avendo capito tutto, sospirò frustrato.

- Amico mio, non hai sentito tutto... infatti non hai capito un bel niente. Capisco che ieri sera con le mie parole io ti abbia scosso... ma arrivare addirittura a pensare che ci sia qualcosa tra me e Sana, mi sembra troppo!-

- Ma io... -

- Ferma, ferma, ferma un attimo! Ascolta! Io per Sana ci sarò sempre, come ci sarò sempre per te. Sono solo un caro amico che le ha dato conforto in un momento molto delicato...-

In un attimo, Akito passò dall'essere amareggiato e deluso, all'essere estremamente preoccupato!
-Cosa è successo a Sana? -

- Se solo le avessi mostrato più attenzione, caro il mio Akito, ti saresti accorto tu stesso che c'era qualcosa che non andasse in lei.
Ha avuto problemi lavorativi... e non solo... -

- Ma se l'abbiamo vista pochissimo! Come avrei potuto accorgermene!?
Nonostante il disastro naturale, la sua azienda ha lavorato, forse più di prima, in filiali di paesi circostanti dove i danni sono stati minimi. Inoltre, quando era presente rideva e scherzava come al solito, io come avrei dovuto...-

Interrompendolo, Tsuyoshi rispose adirato: -Ma come puoi essere così superficiale! -
Non tollevarava che l'amico fosse concentrato solo su se stesso.

- Ti dico solo questo...- disse infine Tsuyoshi alzando la voce.

-TU UNA COME LEI NON LA MERITI!-

Gli occhi di Tsuyoshi cominciarono a infuocarsi di rabbia! Come al suo solito in queste circostanze, nell'impeto di rabbia, il ragazzo mise la stanza a soqquadro... una tra le sue poche sfuriate incontrollabili.

Akito, in un primo momento di collera, si alzò e colpì l'amico in testa con un pugno poco delicato.
L'unico modo di routine per farlo smettere.

Tsuyoshi si bloccò, posò al suo posto la scrivania che aveva preso fra le mani e che stava per tirare dalla finestra, prese un bel respiro, si calmò, si sistemò gli occhiali e, infine, disse ad Akito:- Come puoi essere così cieco...-

Detto questo, Tsuyoshi uscì dalla camera.

In piedi, a pugni chiusi e testa bassa, Akito stava sempre peggio.
Le sue emozioni negative gli stavano rovinando la vita.
Il suo senso di inadeguatezza l'aveva portato a pensare l'assurdo.
Si sentiva cadere in un baratro di confusa disperazione.

Alzando la testa in modo deciso, aprì subito la porta, afferrò il braccio di Tsuyoshi, che stava per scendere le scale, riportandolo di fretta in camera sua. Poi, chiuse la porta dietro a sé.

Tsuyoshi era basito.

Akito, senza più esitare, cominciò a dire:- In questo istante ti chiedo qualcosa che non avrei mai pensato di chiedere a qualcuno in vita mia: - Che cosa devo fare adesso!? -

Tsuyoshi abbassò la testa e si mise a riflettere.

Dopo una breve pausa, Akito continuò dicendo: -Cosa devo fare con Sana!?
Cosa diamine sta succedendo!?
Di cosa sono all'oscuro!?-

- Va a parlarne con lei...- disse Tsuyoshi, infine, con aria decisa.

Akito guardò l'amico negli occhi e pensò tra sé: - Com'è cambiato! Sei davvero in gamba, Tsuyoshi...-

Dopo pochi attimi di silenzio, Akito rispose: - Va bene. Le parlerò. -














L'Alba Di Un Nuovo Giorno (❤Heric x Rossana❤) Akito x SanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora